#41 - Il compleanno di Tommaso pt4

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"Dennis...aiutami ti prego" implorò ancora sdraiato al suolo Samuele piangendo e rivolgendo la mano verso Dennis.

Dopo aver sentito quella supplica, corse verso di lui ignorando la mano di Samuele e aiutandolo a farlo stare seduto per terra prendendolo da sotto le braccia.

Si mise in ginocchio controllando la ferita.

"Porca puttana...meno male come è andata...si vede che è ancora convinto di potervi distruggere"

"Distruggerci? A chi? Non sto capendo niente"

"Tranquillo Samuele. Cerca di calmarti fammi vedere la ferita"

"CONTROLLA SE TORNA INVECE! MI HA MINACCIATO DI UCCIDERMI"

"Calmati o non ne capiremo niente tutti e due. Se n'è andato a non tornerà fidati"

"Come cazzo fai a saperlo? Potrebbe essere già dietro di te!"

"Se ne sta tornando a casa sua! Ho visto la sua posizione prima che arrivassi"

"Ma come hai fatto?"

"Ti spiegherò tutto tranquillo. Ti porto a casa mia ora! Non c'è nessuno e starai bene. Telefonerò io a tua madre dicendo che dormirai da me. Domani, quando vedrà la ferita le dirai che hai spattuto contro lo spigolo di un mobile la sera prima! Ok?"

"Si...d'accordo...aiutami ad alzarmi ti prego".

Ero seduto al tavolo con mia madre, a magiare i dolci che aveva comprato. Avevamo riempito il vuoto della presentazione della torta con alcuni balli di gruppo. Ovviamente io rimasi in disparte.

"Ti senti un po' meglio adesso?"

"Un po' sì...ascolta ti devo chiedere una cosa"

"Dimmi pure"

"Quanto pagherai di danni?"

"Ah non ne ho idea...ma non ti preoccupare di questo...perché non vai a parlare coi tuoi amici?"

"Preferisco di no...sono riuscito a calrmarmi e voglio rimanere così fino a fine serata".

"Ecco siediti Samuè".

Dennis indicò il divano in sala da pranzo. Andò in bagno e tornò con cerotti, cotone e alcool. Si sedette vicino a Samuele, il quale lo guardava senza dire niente.

"Stai tranquillo, ora ti sistemo la ferita. Vuoi un po' d'acqua?"

"Si"

"Ok quando finisco di disinfettarti te la porto. Cerca solo di rimanere calmo" disse mettendogli la mano sulla spalla.

Il sorriso che aveva sparì quando notò che Samuele stava tremando. Tolse rapidamente la mano e prese il cotone, imbevendolo di alcool.

"Brucerà un po' ti avverto, ma è solo per qualche secondo. Poi ti metto il cerotto e non sentirai più niente. Va bene?"

"Si"

Quando Dennis mise il cotone a contatto con la ferita insaguinata, Samuele fece lo stesso verso di dolore di quando si trovava per terra. Tenne gli occhi chiusi e strinse i denti.

Dopo qualche secondo, il sangue era ripulito, e terminò la medicazione con un cerotto che ricoprì per intero il taglio.

"Ok abbiamo finito. Qualche secondo e il dolore sparirà".

Ripulì i prodotti per la medicazione, cestinando il cotone usato e la carta del cerotto.

Andò in cucina e riempì un bicchiere d'acqua e lo diede a Samuele, il quale lo bevette con entrambe le mani, come fosse una tazza, infine si sedette accanto a lui.

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