#46 - Passati alla luce

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Angela e Samuele stavano tornando al centro. Ad aspettarli fuori c'era Dennis, il quale aveva promesso di dare tutte le risposte alle sue domande.

In quel momento erano entrambi stanchi. Samuele di più, e non era neanche dell'umore adatto per una conversazione a a mezzanotte e 28.

"Ciao Denny" disse Angela

"Ciao a tutti e due. Allora, Samuele tu mi stavi facendo delle domande per telefono. Purtroppo come ti dicevo non sono cose che si possono dire così. Dimmi che sono esagerato però preferisco questo che essere scoperto. Ora che sono qui, chiedimi tutto quello che vuoi"

"Scusami, ma sono troppo stanco per fare questo discorso e mi dispiace che tu sia venuto fin qui, ma credimi che non ce la faccio più"

"Hai litigato con Tommaso immagino...lo so che non è facile. Se tutto fosse così semplice non avrei impiegato questi mesi a vuoto. L'unica cosa che ti dico è di riposarti. Ti sentirai meglio"

"A volte mi chiedo come faccia Marco a reggere il gioco così a lungo e così bene...non vorrei essere nella sua mente. Io ho parlato con Tommaso solo questa volta e guarda come sto..."

"Che dire...quando una persona si fissa su un qualcosa, un obiettivo, se è davvero interessato a raggiungerlo fa di tutto e Marco è uno di questi"

"Capisco...ora devo andare"

"Certo! Non vi trattengo oltre. Buonanotte a voi"

"Ciao Dennis" conclusero entrambi

"Dormi con noi, giusto? Altrimenti ti accompagno a casa" chiese Angela a Samuele

"Non esiste che dormo a casa mia dopo stasera. Non so quante domande mi farebbero"

"Ok. Anche se sapevo già la risposta, ma va bene comunque. Andiamo su"

Entrati al centro, notarono che quasi tutti erano a letto. Solo alcuni lumi erano accesi, tutto il resto era spento.

Samuele entrò nella prima delle due camere dove dormivano lui, Angela, Matteo ed Enrico, mentre nella seconda c'erano Chloe, Martina e Aurelio. In ogni caso le stanze erano composte solo da letti singoli, con accanto un piccolo comodino ciascuno.

Entrati nella stanza, videro che stavano già dormendo e per Samuele era una soddisfazione.

Dopo essersi cambiati, finalmente, poterono riposarsi dopo quella estenuante giornata.

Gli unici 2 lumi ancora accesi erano quelli di Aurelio e Martina nella camera affianco.

"Beh volete andare a dormire ora?" disse scocciata Chloe

"Okay...stavo solo finendo il discorso con Andy"

"Avrete la bellezza di 24 ore per parlarne domani, va bene? Ora state zitti e spegnete quelle luci"

"Guarda Chloe, se vuoi ti posso preparare un po' di camomilla per aiutarti. Comunque basta così Andy. Domani parliamo meglio"

"Okay...buonotte a tutte allora. Io vado a bere un po' d'acqua".

A questo punto, il centro era al buio.

Aurelio si aiutava con la luminosità dello schermo del suo cellulare per raggiungere la piccola cucina in sala da pranzo. Una volta entrato, poggiò il cellulare sul bancone tenendolo acceso.

Ore 0:52.

Mentre beveva, sentì un rumore di passi che si avvicinava a lui. Si affacciò per vedere chi fosse e riconobbe Matteo.

Aurelio tirò un sospiro esausto poiché era l'ultima persona che volesse vedere.

"Ehy Andy"

"Ciao..." rispose

"In questo periodo mi alzo spesso la notte per prendere da bere...forse sto mangiando troppa roba salata"

"A me non succede spesso"

"Meglio così no?".

Matteo entrò in cucina e bevette um bicchiere d'acqua, mentre Aurelio lo osservava pensando a quanto volesse rivelare a Matteo quella informazione così importante.

"Ehy, che hai?"

"Non ti preoccupare per me"

"Guarda che io mi accorgo di quello che succede qui...vedo quando Angela ti parla in disparte. È chiaro che hai qualcosa che ti tormenta...forse è un qualcosa legato al passato...ho indovinato?".

Aurelio rimase in silenzio, con lo sguardo perso nel vuoto.

"Si capiva Aurè. Dimmi, è qualcuno che ti piaceva tempo fa?"

"N...niente di tutto questo...non capiresti"

"Okok...allora guarda che facciamo. Ci sediamo qui per terra e ci raccontiamo tutto, va bene? Una volta detto non ci darai più peso"

"Non so...".

Matteo si sedette sul pavimento della cucina con la schiena poggiata sul bancone, facendo segno ad Aurelio di fare lo stesso. Dopo alcuni secondi di esitazione, lo fece mettendo il cellulare acceso per terra. Nel buio più totale, con solo lo schermo come fonte di illuminazione, si sentì senza pressione, senza fari puntati su di lui. Questo purtroppo non bastò a convincerlo per tirare fuori quello aveva dentro.

"Allora...raccontami dai"

"Come hai detto tu fa parte del passato e sinceramente non mi va di ricordarmelo"

"Però lo stai facendo da solo tutti i giorni, ascolta...posso capire quello che puoi provare in questo momento. Ognuno di noi ha un passato, che sia bello o brutto. Anche io ho passato tante cose prima di trovarmi qui"

"Non sembra sia stato facile per te"

"Ti faccio una proposta. Io ti racconto tutto di me, e tu poi mi racconterai di te. Ok?"

"Non so se ne avrò voglia"

"Anche se non vorrai non fa niente. Se questo serve per farti stare un attimo più tranquillo allora lo faccio"

"Racconta...sono curioso"

"Va bene..."

*INIZIO DI: ANIME MULTICOLORE - MATTEO ED ENRICO*

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