XVIII. Siamo a Madrid ragazze!

25.4K 907 121
                                    

Il grande pullman blu e grigio fa la sua apparizione davanti al numeroso gruppo di ragazzi nel quale siamo presenti anche io, Char, Richard e Ilary.

«i posti nel pullman sono a tre quindi stiamo io, Amie e Ilary tu tesoro smamma» dice Char cacciando Richard che la guarda male.

«io vado piccolo» gli lascio un bacio sulle labbra. Mi prende la valigia dalle mani.

«questa la poso io nel pullman piccola» mi dice e io sorrido ringraziandolo.

«porta anche la mia allora stupido essere umano di genere maschile» si unisce Char facendomi ridere.

«dammi qua idiota» le dice facendole la linguaccia.

«Ilary vuoi darmi anche la tua? tanto ormai» continua il mio ragazzo e la ragazza dai capelli rossi gli lascia la valigia ridacchiando.

«ma quanto è bravo il mio ragazzo» gli dico all'orecchio lasciandoci un piccolo bacio.

La professoressa fa l'appello e piano piano tutti saliamo disponendoci nel modo in cui vogliamo.

Durante il viaggio si mette a spiegare la nascita di tutte le statue, strade e città che incontriamo per arrivare all'aeroporto.

Mentre scendiamo dal pullman James le si ferma vicino e le dice:

«sa prof volevo sapere quanti peli aveva sul culo il fondatore della città di cui non frega un cazzo a nessuno, questo si che è interessante» la prof sbianca per poi farsi rossa dalla rabbia, noi ridiamo per la sua faccia.

*

Con un piacevole viaggio in aereo arriviamo finalmente nella tanto amata Spagna, un pullman ci porta poi in albergo solo per posare le valigie.

Madrid è davvero bellissima.

«siamo a Madrid ragazze!» esclamo felice e Char e Ilary sorridono guardandosi intorno.

«ora ragazzi andremo a visitare il Palazzo Reale della Reina Sofia» dice.

Ad aspettarci alle porte di questo palazzo c'è una guida: è una ragazza dall'apparenza molto simpatica e umile ma che si rivela solo una troia del cazzo.

Sbatte il suo culo a destra e a sinistra solo per avere tutti gli sguardi maschili su di lei.

Mi giro verso Richard e anche lui sembra pendere dalle sue labbra così gli do uno schiaffo dietro il collo.

«cos'ho fatto?» chiede massaggiandosi il punto da me colpito.

«la finisci di guardare il culo della guida?» gli chiedo acida, lui mi circonda il bacino con un braccio.

«di quella? Preferisco il tuo piccola» dice strofinando il naso sulla mia guancia lasciandovi un bacio.

«leccaculo» gli dico e lui ride.

Mi giro poi verso James e noto il suo sguardo su di me.

Gli sorrido ma lui volta lo sguardo verso Kayla e mi viene voglia di fargli testa e statua.

Finalmente decidono di darci una pausa per mangiare.

La giornata passa con la fastidiosa voce della guida nelle orecchie che ci accompagna tra le vie più famose di Madrid.

Innamorata del mio infernoWhere stories live. Discover now