LV. Io e te sdraiati in un posto qualunque

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«non ti chiedo di farlo sul pavimento ma ho troppo bisogno di scoparti quindi accontentati del divano» mi dice James all'orecchio.

«mh...okay» mormoro mordendogli un lembo di pelle del collo.

Mi porta nel salotto e lascia andare il mio corpo sul divano con poca delicatezza. Subito adagia le mani sui miei fianchi scoprendomi la pancia.

Sento le sue dita sollevare la mia felpa, successivamente sale sul mio bacino senza però farmi male.

Levo la sua maglia mentre lui mi fa scivolare il leggins lungo le gambe fino a levarlo completamente.

«sei bellissima piccola» mi dice unendo le nostre labbra. Inizia ad accarezzare il mio interno coscia con la mano destra nel frattempo con la sinistra mi strizza una natica.

«lo sei anche tu» sussurro accarezzando il retro del suo collo.

In pochi secondi anche i suoi jeans finiscono sul parquet chiaro. Circonda i miei polsi con le mani e li porta sopra la mia testa.

«tienili fermi mh?» soffia sulle mie labbra per poi morderne la parte inferiore e io come risposta mugolo un lieve 'si'.

Sgancia il mio reggiseno che viene lasciato cadere in una parte a me sconosciuta della stanza.

Sento il suo respiro caldo sul seno destro e mille brividi caratterizzare il mio corpo fino alla punta delle dita.

Le sue labbra si chiudono attorno al mio capezzolo per poi applicare, con le dita, una lieve pressione sull'altro.

La sua lingua si posa, delicatamente, sulla mia pelle scendendo lentamente. L'istinto di portare le dita a stringere le ciocche morbide dei suoi capelli è forte infatti lo faccio.

James prende le mie mani piccole tra le sue grandi e me le riporta nella posizione precedente allontanandole.

«sei cattiv-cazzo» non finisco di parlare perché lui inizia a muovere le dita in modo circolare sulla mia parte più sensibile.

«cosa dicevi piccola?» chiede con un sorriso sfacciato sul viso.

«stronzo» mormoro mordendomi il labbro per non dargli la soddisfazione di vedermi gemere.

«oh piccola non ho bisogno di sentirti gemere, la pelle d'oca sulle tue braccia e le dita intrecciate tra loro sono una prova di come io ti faccia stare bene» mi dice leccandosi le labbra.

Le mie guance, dopo questa frase, sicuramente saranno ancora più rosse di quanto già non fossero.

Pochi minuti dopo mi ritrovo ad ansimare con il volto nell'incavo del suo collo venendo. Ci metto circa un minuto per riprendere fiato.

James mi guarda negli occhi e vedo un sorriso farsi spazio sulle sue magnifiche labbra.

«ti amo bimba» fa scontrare le nostre fronti e io porto una mia mano sul suo petto.

«ti amo anche io» dico per poi accarezzare la sua erezione con delicatezza.

«tu mi farai impazzire prima o poi» dice e io levo i suoi boxer per facilitare i movimenti della mia mano che pochi minuti dopo lo portano a mormorare parolacce tra i denti.

«porca troia piccola...hai delle mani fantastiche...dio come sei brava» le sue parole mi invogliano a scambiare le posizioni.

«cosa fai piccola?» mi chiede corrucciando le sopracciglia quando allontano le mani da lui per avvicinarmi con le labbra alla sua bocca.

«spero di avere anche una bocca fantastica» trascino la lingua dal suo mento fino al suo ombelico.

«tu sei completamente fantastica» dice e io continuo nel mio scopo.

Innamorata del mio infernoWhere stories live. Discover now