LXIV. Dovevo trovarti, per dirti quanto ho bisogno di te

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Eduard se n'è andato all'1:20, quindi il tempo di preparare lo zaino, darmi una sciacquata e mettermi nel letto si sono fatte le 2:30.

Ogni volta che chiudo gli occhi mi appare il viso dell'uomo e sento la sua voce che pronuncia parole orribili.
Non voglio pensarci anche se la mia mente si sofferma continuamente.

Due ore prima

«noi avevamo un patto ricordi dolcezza? Tu fai la brava con me e io faccio il bravo con te» dice portando le nocche della sua mano sulla mia guancia.

«non toccarmi» dico acida scostandomi dal suo viscido tocco.

«se tu ti comporti bene io potrei anche lasciar perdere tua madre e allontanarmi per sempre da lei» dice e io chiudo gli occhi per poi riaprirli.

«con comportarmi bene intendi farmi scopare?» chiedo disgustata e poco secondi dopo Eduard porta le mani sui miei fianchi.

«quando vuoi, sei intelligente» dice leccandosi le labbra per poi avvicinarle alle mie ma io giro il volto.

«cazzo perché non mi lasci in pace? Hai una moglie meravigliosa e una famiglia che vorrebbe la tua presenza» dico con gli occhi lucidi.

In questo periodo piango troppo.

«io non la amo, anzi forse non l'ho mai amata e poi io non ho bisogno di una famiglia e loro non hanno bisogno di me» dice con gli occhi azzurri tendenti leggermente al grigio.

«puoi avere tutte le donne che vuoi, perché io? Sono solo una stupida ragazzina di 17 anni!» affermo e lui mi solleva il mento con l'indice.

«sei diventata un'ossessione dolcezza, la mia ossessione» dice e mi salgono mille brividi lungo la spina dorsale e vi assicuro che non sono brividi piacevoli.

Due lacrime scendono da entrambi i miei occhi ma non sento il loro passaggio sulla pelle visto che vengono raccolte dalle labbra di Eduard.

«ti prego adesso vattene» dico con voce lieve e il cuore a mille.

«okay dolcezza ma sappi che tra me e te non è affatto finita» mi dice e ringrazio tutti i santi quando lo vedo andarsene senza che mi abbia rubato uno dei suoi baci.

Finirà mai? Mi lascerà vivere in pace? Quel uomo mi fa davvero tanta paura.
Perché non ho una vita normale?

Mio padre è tornato dopo tantissimi anni e lo condivido con la mia più grande nemica.
Non riesco a stare insieme al mio ragazzo per più di un mese senza litigare.
Il padre di quest'ultimo ha un'ossessione per me e ha iniziato a "stare insieme" a mia madre.
Le mie due migliori amiche mi hanno nascosto la loro relazione per due mesi interi.

E con questi pensieri cado tra le braccia di Morfeo.

*

Stamattina appena mi sono svegliata quasi sono svenuta vedendo il mio riflesso allo specchio.

Ho dormito giusto 3 ore che oggi mi permettono di stare in piedi.

«hey love cosa ti passa per quella testolina?» mi chiede Char poggiando il gomito sul banco e la testa sul palmo della mano.

«niente sono solo preoccupata...per il compito di inglese» mento e lei sospira.

«cazzate ma se non vuoi dirmi la verità vuol dire che non ti va di parlarne quindi okay, quando vorrai farlo io sono qui per te» mi dice e io la abbraccio.

Innamorata del mio infernoWhere stories live. Discover now