XXXIV. Non può farti del male solo perché non la amo

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E io che pensavo che nessuno potesse rovinarmi questa giornata.

«brutta stronzetta! Io lo sapevo che James mi ha lasciata per colpa tua!» strilla Kayla arrabbiata.

Siamo in bagno ed è, ovviamente, affiancata da Nicole e Alesha.

«no non è vero!» mento ma lei si avvicina a me.

«bugiarda! Credi veramente che lui ti ami? Povera sciocca» mi deride con nervosismo.

«io non credo proprio a niente» ribatto e loro mi guardano velenose.

«l'ultima volta che sei stata con un ragazzo non è finita molto bene però» continua Kayla riferendosi a Richard.

Stringo i pugni al ricordo fino a farne diventare le nocche bianche.

«io non sto con nessuno, ora lasciatemi stare» mi oppongo ma Alesha mi prende per le spalle e mi schiaccia al muro.

Riesco a liberarmi ma, con l'aiuto di Nicole, Alesha mi blocca di nuovo contro la parete.

«stai lontana da James o per te saranno guai» Kayla mi tira una ginocchiata nello stomaco.

«pochi giorni e io e lui torneremo insieme quindi non farti tanti filmini mentali» continua tirandomi i capelli. Non gemo dal dolore anzi la guardo con disprezzo e odio.

Per fortuna dopo questa loro scenata la giornata passa abbastanza velocemente.

Quando esco da scuola, saluto le mie amiche e mi dirigo verso casa quando una moto inizia ad avvicinarsi.

«un passaggio piccola?» mi chiede il mio ragazzo.

«si, mi scoccio di camminare» mi lamento e salgo dietro di lui.

Gli circondo la vita con le braccia e gli lascio un bacio sulla nuca. Lo sento rabbrividire e sorrido.

Arriviamo in poco tempo a casa mia e una volta scesa dalla moto lo saluto con la mano ma lui mi afferra circondando il mio stomaco con il suo braccio.

Gemo involontariamente dal dolore e James mi guarda preoccupato.

«ti ho fatto male piccola?» chiede scendendo e avvicinandosi a me.

«no no» rispondo nervosa. Lui ancora le mani sui miei fianchi e mi solleva leggermente la maglietta appena vede che nessuno passa di lì.

«cosa fai?!» esclamo cercando di levargli le mani, preoccupata che possa vedere qualcosa.

Vedo le sue narici dilatarsi leggermente appena vede il quasi livido formatosi sulla mia pelle.

«chi cazzo è stato a farti questo?» chiede arrabbiato serrando la mascella.

«nessuno, sono urtata contro...un banco» mento leccandomi le labbra per inumidirle.

«non dirmi cazzate, è stata Kayla vero?» chiede prendendomi il mento tra le sue dita.

«no» rispondo guardando tutto tranne nei suoi occhi.

«se non fosse una donna adesso già sarebbe all'ospedale» impreca a denti stretti. Rabbrividisco per il suo tono freddo e lui se ne accorge.

«mi dispiace tantissimo piccola, so che è per colpa mia» si addolcisce e mi bacia tenendomi stretta al suo petto.

«no non è colpa tua, forse lei veramente è innamorata di te» dico mordendomi il labbro.

«peccato che io sia innamorato di te, non può farti del male solo perché non la amo» dice e sul mio viso torna il sorriso.

«sei bellissima quando sorridi» mi dice e arrossisco. Lo bacio e poi lo saluto entrando in casa, mia madre non c'è così prendo un panino e ci metto del prosciutto crudo dentro per poi mangiarlo.

Innamorata del mio infernoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora