LXV. L'errore più bello

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La mia "meravigliosa" sveglia inizia a rompermi i coglioni dalle 6 del mattino fino alle 6:04 visto che poi la spengo per esasperazione.

Mi rigiro ancora per qualche minuto nel letto e vedo un piccolo bigliettino con scritto:

Sei bellissima quando dormi, piccola sei davvero un angelo, il mio. Ti amo

Se il buongiorno si vede dal mattino, si prospetta una bella giornata.

Vado a fare una doccia e poi scendo al piano di sotto trovando mia madre intenta a versare in due bicchieri la spremuta d'arancia.

«buongiorno tesoro» mi dice tutta bella pimpante. No okay se continua così la chiudo in una torre e butto la chiave.

«buongiorno mamma» dico con un sorriso finto in viso.

«che impressione ti ha fatto Eduard?» questa domanda è scontata come il lieto fine in una favola.

«può andare» mormoro non guardandola negli occhi. Non voglio parlare di quel uomo.

L'iPhone vibra sulla tavola e io lo prendo subito tra le mani, sorrido d'istinto vedendo il nome di James.

Alle 7:50 fuori casa tua piccola

Gli rispondo con un 'okay' per poi guardare l'orario e accorgermi che sono le 7:20 quindi ho tutto il tempo di finirmi di preparare.

«chi è?» chiede la donna di fronte a me mentre sorseggia la sua spremuta.

«Charlotte» mento e prendo due biscotti per poi mangiarli con tutta fretta e andare al piano di sopra.

Metto un po' di mascara e un rossetto nude opaco tendente al rosa carne.
Lascio i capelli sciolti e spruzzo un po' di profumo.

Prendo lo zaino e il giubbotto e vedo che l'orologio segna le 7:45 così inizio a scendere le scale con le cuffiette nelle orecchie.

«buona giornata tesoro» mi urla mia mamma e io le rispondo un "grazie mamma" con velocità.

Inizio a camminare allontanandomi di qualche metro da casa mia. Mia mamma non può vedere James.

Mi arriva un messaggio e la musica si interrompe per un secondo.

Il tuo culetto è perfetto in quei jeans

Rido e arrossisco al tempo stesso per poi alzare lo sguardo e vedere James appoggiato al muro con un sorriso sulle labbra.

Subito mi avvicino a lui e gli butto le braccia al collo.

«per la cronaca il mio culo è bello sempre» sussurro al suo orecchio.

«mh mh e io lo so bene» mi dice portando entrambe le mani sulle mie natiche per poi stringerle come fossero palloncini.

Quando decide di lasciar in pace il mio sedere, mi avvolge le braccia intorno alla vita per attirarmi contro il suo petto.

«ieri ero tentato di rimanere a dormire con te tra le braccia ma poi mi è venuto in mente il tuo tono minaccioso e ho pensato che era meglio andare» dice e io ridacchio.

Innamorata del mio infernoWhere stories live. Discover now