LIII. Stringere un patto col diavolo

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«ho un mal di testa insopportabile» si lamenta Charlotte portandosi le mani alle tempie.

È il primo gennaio e io, Char, Ilary, James, Greg, Lara, Ed e, purtroppo, Karen, siamo buttati su una spiaggia.

«anche io» biascica Lara appoggiandosi al petto di Greg che a sua volta ha la schiena contro uno scoglio.

«non è stata un ottima idea ballare e bere fino alle 6 del mattino» dice Ilary.

«pienamente d'accordo però dai, ci siamo divertiti» faccio spallucce.

«io ho tanta fame» dice Ed toccandosi la pancia e tutti noi gli diamo ragione.

«ok allora vado a prendere la colazione per tutti, vieni con me piccola?» afferma James per poi rivolgersi a me.

«ovvio» confermo e prendo la sua mano come aiuto per alzarmi.
Mi avvolge in un abbraccio e subito mi sento meglio.

Raggiungiamo la macchina che abbiamo lasciato fuori dalla spiaggia abbandonata per poi salirci.

Prendo l'iPhone di James e apro Snapchat, che tra l'altro ho scaricato io, e faccio un paio di foto con qualche effetto molto aw.

«guarda qui come sei carino!» esclamo appena vedo il viso di James con una coroncina in testa.

«io sono sexy, non carino» si imbroncia e io gli strizzo una guancia. Poso l'iPhone sul mio sedile per poi salire sul suo bacino.

Posa le sue mani sui miei fianchi e io la testa sul suo petto. Il cuore gli batte forte e io mi avvicino al suo collo.

Poggio le mie labbra sulla sua pelle per poi lasciargli un bel succhiotto visibile.

«sei una piccola sanguisuga» mormora per poi gemere quando gli lecco la pelle dal colore rosso acceso.

«mh» mormoro per poi unire le nostre bocche tra loro. Durante il bacio sento le sue mani palparmi il sedere e di conseguenze un mio gemito va a fondersi al bacio.

«piccola se continuiamo così non riusciamo neanche a mettere in moto l'auto» ridacchia e io arrossisco.

Cerco di scendere dal suo busto ma lui mi blocca per la vita facendomi ritornare nella precedente posizione.

«non ti ho mica detto di smettere di baciarmi» dice accarezzandomi una guancia sicuramente rossa.

«ma dobbiamo andare a prend-» non mi fa completare la frase che si fionda sulle mie labbra.

Restiamo in macchina a baciarci per circa venti minuti, poi i brontolii dei nostri stomachi e i messaggi minacciosi dei nostri amici ci spingono ad andare in un bar a prendere cornetti, caffè e cappuccini.

«cosa ordini bellissimo?» chiede una ragazza notando James vicino al bancone. Si sporge dal davanzale per mostrare la sua "merce".

Ho l'istinto di scavalcare il bancone e strapparle tutti i capelli quando James mi avvolge un braccio intorno alla vita e avvicina il suo volto al mio.

«piccola tu cosa prendi?» mi chiede facendo sfiorare le nostre labbra. Di sottecchi vedo la troia ricomporsi per poi sospirare infastidita.

«oh un cappuccino e una brioche» mormoro appoggiandomi al suo petto con un sorriso soddisfatto in viso.

*

Oggi è il tre gennaio e fa un freddo cane, infatti sono sepolta tra le coperte calde del mio letto a guardare Shameless.

Innamorata del mio infernoWhere stories live. Discover now