XXIX. Un Fanboy mi aiuterà a dimenticarlo?

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Pov.James

Amie è seduta sul divano di casa mia, al mio fianco. Indossa dei shorts di Jeans e un top a reggiseno.

Stiamo guardando un film e i nostri corpi sono vicini, anche se io al dire il vero sto guardando lei.

«perché mi guardi? Ho qualcosa che non va?» mi chiede mentre sono intento ad ammirare le sue bellissime gambe abbronzate.

Mi avvicino di più a lei e la prendo per i fianchi, la giro verso di me e la schiaccio contro il divano. Mi metto a cavalcioni sul suo bacino.

La bacio con frenesia e desiderio, le mie mani iniziano a viaggiare sul suo corpo, accarezzandolo.
Le mie labbra vanno a marchiare la pelle del suo collo, sento i suoi ansimi arrivarmi alle orecchie.

«J-James» geme appena porto le mie dita sulla sua intimità, inarca leggermente la schiena.

«ti voglio piccola, adesso» le sussurro sulle labbra, intreccia la mia mano libera con la sua e io sorrido.

«cucciolo» all'improvviso la voce di Amie diventa più acuta, più fastidiosa più da Kayla.

Infatti pochi secondi dopo mi trovo il viso della mia ragazza a pochi centimetri dal mio.

È stato solo un sogno. Cazzo.

«cucciolo sei eccitato già di prima mattina» dice maliziosa mordendosi il labbro.

Ora vi spiego, Kayla si è auto invitata a casa mia appena le ho detto l'esistenza di essa.

Abbiamo dormito insieme dopo una notte di sesso.
Porta le mani sul mio petto massaggiandomelo.

«vuoi che risolva il tuo problemino piccolo?» chiede portando una mano sul mio membro nudo e eccitato.

«mh si» gemo quando inizia ad usare le sue mani e la sua bocca su di esso.

Mentre lei è intenta a soddisfarmi io mi maledico per il sogno appena fatto. Io sono fidanzato e non posso fare sogni erotici su un'altra ragazza.

Penso che oggi non andremo a scuola.

*

Pov.Amie

Giovedì, solo altre dodici ore di lezione e inizia il weekend. Non vedo l'ora di uscire ed andare in qualche discoteca, mi sento libera quando ballo.

Stamattina appena mi sono svegliata, mi sono promessa di non pensare più a James ma ora mi sto chiedendo il perché non sia venuto a scuola.

Basta cazzo. Non deve fottermi il cervello, anche se in verità l'ha già fatto molto tempo fa.

«hey amore oggi ti vedo un po' giù» mi dice Char strofinando una mano sulla mia schiena.

«ah no niente» dico mettendo distrattamente dei libri nell'armadietto prendendone degli altri.

«non voglio insistere ma se è successo qualcosa con James, dimmelo, sfogati» mi dice e io pochi secondi dopo mi trovo a raccontargli la giornata in cui il moro è venuto a casa mia e quella di ieri.

«è uno stronzo, fa il doppio gioco ma tu non devi farti prendere di nuovo per il culo...rimarrai fottuta» mi dice.

Mancano pochi minuti alla prima campanella della giornata.

Innamorata del mio infernoOn viuen les histories. Descobreix ara