Epilogo

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Caro riccio,

Se iniziassi a ringraziarti per tutto quello che direttamente e indirettamente hai fatto per me, probabilmente non basterebbe una risma intera di fogli, quindi mi limito solo a dirti grazie, grazie di cuore per tutto!
Sto realizzando il mio sogno: girare il Mar Mediterraneo in barca a vela.
Ci sono momenti in cui siamo solo io e il mare e ora ho capito cosa volevi dire quel giorno, quando mi hai raccontato di come hai superato il tuo blocco. Io penso di averla trovata una parola per descriverlo: libertà.
Questo è quello che provo quando mi perdo nell'azzurro infinito, che scintilla sotto la luce del sole: libertà, allora mi metto a scrivere e quando inizio poi non riesco a smettere; Pietro deve richiamarmi altrimenti io starei ore a fissare quel punto indefinito in cui mare e cielo si fondono per poi abbassare lo sguardo sul foglio di carta e riempirlo di parole.
Ricordi il primo giorno in cui ci siamo conosciuti? Mi hai chiesto quale fosse la mia storia, io allora non ti avevo risposto, la verità è che non lo sapevo, che vedevo solo un foglio bianco e indistinto davanti a me.

Ora lo so.

Ora so che quel foglio devo riempirlo di colori.

Ho deciso di scriverci la mia storia, proprio come mi avevi consigliato tu: ho scelto di ricominciare da me. Sentivo l'esigenza di raccontarmi e mettermi sotto i riflettori, ripercorrendo questi due mesi intensi e pieni di emozioni, che mi hanno letteralmente cambiato la vita.
Pietro mi sta aiutando e insieme stiamo rimettendo insieme i pezzi che ci hanno portato a oggi, a essere quelli che siamo.
Non so come andranno le cose tra noi da adesso in poi e sinceramente non mi va nemmeno di pensarci; il futuro non mi spaventa, sono pronta a tutto.
Sono viva, riccio. Ed è bellissimo essere vivi.
Avevi ragione tu: sono viva e sento. Sento il profumo di salsedine, sento il vento che mi scompiglia i capelli, sento il sole che mi brucia la pelle, sento il sapore fresco del pesce, sento il cuore scoppiare tutte le volte che mi sfiora, okay, cancella l'ultima frase.
Sento tutto e non voglio smettere.
Mi farò sentire presto, lo prometto.
Intanto ti invio in allegato le bozze della storia. Ci sei anche tu, sai? Ma tranquillo, ti ho descritto come uno di quei personaggi un po' matti, ma saggi, quelli che di solito i lettori amano.
Si intitola 'Odio le favole', proprio come la tua canzone, mi sembrava la colonna sonora ideale, perché ora ho capito che 'Quello che conta è qualcosa per cui una fine non c'è'.

Ti voglio davvero bene, riccio.

Tua Adele

P.S Potrei averti iscritto ai provini di X-Factor. Credo in te. Va' e spacca tutto.

Odio le favoleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora