1. Diario

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Sky

Mi chiamo Sky Sparklin, più comunemente conosciuta come la figlia dell'Allenatore di Protettori. Vivevo nel suo campus da quando mi ero svegliata dalla Sospensione, così la chiamavo. La Sospensione rappresenta il momento della mia vita nel quale mi addormentai tra le nuvole colorate del Luogo di Mezzo e non mi risvegliai per anni. Non so quanti di preciso, e mai avevo chiesto.
   Mio Padre, Ben Sparklin, mi aveva recuperato non si sa bene come dalla sospensione, dalla quale ero uscita completamente identica a quando ci ero entrata. Mio padre era riuscito a uscire un paio di anni prima di me, e si era riabituato benissimo al mondo di oggi. Intanto era anche diventato il preside di un campus di giovani Protettori, che avevano una certa fama in questo secolo. I Protettori sono dei ragazzi che per qualche ragione, avevano dei poteri di qualunque tipo, e quindi li mettevano al servizio di tutti e si proponevano di proteggere la città.
   Non avevo ancora fatto niente di quello che facevo prima della sospensione, perché mio Padre diceva che dovevo abituarmi prima al mondo di ora. Proprio per questo, il suo migliore amico - che aveva conosciuto appena arrivato - mi dava lezioni da casa al campus. Anche se non avevo mai frequentato attivamente luoghi pubblici, farsi vedere in giro con il personaggio più famoso della città mi aveva fatto pubblicità.
   La differenza tra me e mio Padre era che lui aveva allestito una scuola per Protettori, essendone uno lui stesso, mentre io ero una ragazzina comune imparentata con un genio e che apparentemente aveva la vita perfetta. Certo non potevo lamentarmi, a essere sincera.
   Vivendo nel campus, avevo stretto delle amicizie, ovviamente. Lexi era la mia migliore amica, era la più giovane insieme al suo gemello Max. Insieme nei Gemelli Confusione erano le due persone con cui avevo legato di più.
    Il migliore amico di mio padre era Theo, che svolgeva i compiti da cervellone quale era. Theo era anche quello che progettava i luoghi degli allenamenti in modo che nulla venisse distrutto del tutto. Era lui che aveva progettato l'intero campus, sulla base della mia vecchia casa, ma con l'aggiunta di varie stanze e un'aria all'aperto con tanto di piscina. Gli piacevano le cose in grande.
   Iris era la compagna di mio padre e la sua aiutante. Si comportava quasi come una madre con me, e anche Theo mi trattava come se fossi sua figlia quando mio padre non c'era, e mi andava bene così. Ero abituata a stare lontana da lui, e avere qualcuno che si prendesse cura di me mi piaceva.
   Invece il cugino Xander si faceva vedere più raramente perché abitava in un'altra città. In più era anche il più grande tra gli allievi di mio Padre, e il più bravo a controllare i suoi poteri. Veniva al campus almeno una volta la settimana, per il resto non avevo altre notizie di lui. Non avevo neanche idea di chi fosse cugino.
   Katlin era la più intelligente del gruppo. Aveva finito le superiori e aveva deciso di concentrarsi sui poteri per diventare una Protettrice e salvare vite. Era lei che svolgeva il compito di infermiera, insieme a Iris.
   Infine c'era Louis, che era il comico del campus. Si esibiva ogni volta che veniva Xander in uno spettacolo di magia, che la maggior parte delle volte finiva in un disastro, ma era divertente.
   Io ero lì solo perché non avevo altri posti dove andare. L'unica persona che conoscevo infatti era mio Padre, che mi aveva accolta nella sua scuola anche se non avevo alcun potere.
   In fondo la vita al campus non era male. Ero con loro da solo un anno, ma mi avevano sempre trattata come parte della famiglia. Erano tutti molto divertenti e simpatici, specialmente quando si prendevano in giro a vicenda.
   Io per la maggior parte del tempo stavo per conto mio, ma ero fatta così. Non mi piaceva stare in mezzo a troppa gente, e tendevo a isolarmi, ma con loro non era del tutto possibile perché ogni volta che succedeva mi facevano diventare l'oggetto principale della con-versazione per quel breve tempo in cui mi pren-devano in giro per scherzo. La cosa era divertente, per quello che durava, anche perché subito dopo c'erano Lexi e Max che mi difendevano e così iniziava uno scontro a chi faceva finti insulti più creativi.

  E questa invece sarà la prima e l'ultima pagina scritta del mio diario. La noia fa brutti scherzi. Forse la butterò via. Sono molto meglio gli scarabocchi.

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