34. Promesse

22 5 4
                                    

Sky

Lexi mi corse incontro e mi abbracciò, stritolandomi tra le sue braccia mentre io guardavo il vuoto davanti a me.
   - Lo so che hai paura – mi disse, sciogliendo l'abbraccio. Max si avvicinò a sua volta.
   - Ma affronteremo tutto questo, come facciamo sempre – continuò lei.
   - Insieme – concluse lui.
   - Saremo al tuo fianco ogni momento che avrai bisogno, okay? – gli occhi dolci di Lexi mi scioglievano sempre.
   - Okay... -
   - Non ti abbiamo mica dato questo per niente – Max mi sventolò davanti il ciondolo della sua collana, identico al mio e a quello di Lexi.
   - Lo so – ridacchiai piano – Siete i migliori – li abbracciai entrambi, ringraziando il cielo di avermeli dati.
   - Adesso asciugati le lacrime e parliamo d'altro. – passò il pollice sulla lacrima che mi era rotolata sullo zigomo, poi si tuffò sul letto. Fu subito seguita da Max, che nel sedersi trascinò anche me con lui, iniziando a farmi il solletico. Risi cercando di sfuggire alle sue grinfie.
   - No, questo no! – continuai a ridacchiare.
   - Ma dai! Una volta che posso farti ridere – sbuffò.
   - Tu mi fai sempre ridere, anche se non lo mostro – scoppiò a ridere anche Lexi.
   Era bello stare così. Come se non potesse succederci niente, se fossimo immuni al mondo di fuori. Con loro era sempre così, per questo li adoravo: riuscivano sempre a portarmi da qualche parte che non era la mia testa affollata o la solitudine della Terra. Con loro mi sentivo sulle nuvole.
   - Ora dimmi – parlò impaziente Lexi. – cosa c'è tra te e Felix? –
   - Di che stai parlando? –
   - Oh, non fare la finta tonta con me, cara mia. Lo vedo come lo guardi. E come lui guarda te – mi lanciò uno sguardo fiero, come minacciandomi di darle spiegazioni. Voleva che dicessi ad alta voce ciò che già sapeva, quella bella personcina.
    - Ormai lo sai, mi hai già letto nel pensiero – dissi. Alzò gli occhi al cielo.
   - Okay... forse lo so già. E Max pure. Ma è comunque una FAVOLA sentirtelo dire! – rise compiaciuta.
   - Sì, no, ma sta bene eh. Benissimo – commentò Max in tono sarcastico.
   - Sta zitto! La tua migliore amica sta per fidanzarsi, dovresti essere emozionato, non fare battutine su di me! – Lexi gli diede qualche colpetto sul braccio. Se avessi avuto dell'acqua in bocca, l'avrei sputata. Diciamo che tende a farsi tanti film mentali la ragazza.
   - Non affrettare troppo le cose tu. Nessuno ha mai detto che ci metteremo insieme – mi intromisi tra i due, che stavano per strozzarsi. Si voltarono contemporaneamente verso di me.
   - Sta zitta tu – ringhiarono insieme. Alzai le mani in segno di resa.
   - Va bene capi –
   - Ma non l'hai visto che ti mangia con gli occhi? – insistette Max.
   - Max – lo fermai. – Vacci piano –
   - È la verità – alzò le spalle, scendendo dal letto. 
- lui vuole... -
   - MAX! – lo zittì Lexi sgranando gli occhi. Ammutolii trasformandomi in un peperoncino.
   - Va bene, va bene – si arrese con un ghigno. – Vi lascio ai vostri gossip da femminucce –
   - l'unica femminuccia qui sei tu – sibilò la sorella mentre lui usciva, alzandogli il dito medio. In fondo si volevano bene. Molto in fondo.

Felix

- Tu le piaci davvero – la voce di Max sulla porta mi fece sobbalzare.
   - Come? – mi voltai, aggiustando la maglietta sul petto.
   - A Sky. Le piaci – si chiuse la porta alle spalle. – E so che piace anche a te – alzò un sopracciglio. Il modo in cui mi guardava mi metteva in soggezione.
   - Sì, mi piace – ammisi. Il suo sguardo si sciolse, mi venne vicino. Mise una mano sulla mia spalla e mi guardò.
   - Trattala bene – sotto il tono fermo e sicuro che usò sentivo come una richiesta. – Lei ci tiene davvero tanto –
   - Come fai ad esserne così sicuro? – chiesi curioso.
   - Ti guarda nello stesso modo in cui guarda la Luna. Questo significa più di quanto tu possa mai immaginare –
   Mi guardava come guardava la Luna. Avevo visto come era incantata dalla luna, dalla sua magia. Sapere che si sentiva nello stesso modo con me era come mettere delle ali al mio cuore e farlo volare nelle sue mani.
   - Lei non è una che si fa vedere, se capisci che intendo – continuò. Annuii in silenzio.
   - Invece con te si è fatta vedere dopo poco tempo. Sai cosa vuol dire? –
   - Che le piaccio? – risposi incerto. Da come mi osservava, mi metteva quasi paura.
   - Che si fida di te. Ma anche che io ti tengo d'occhio. Se le succede qualcosa per colpa tua, sappi che non sarò gentile – corrugò la fronte in modo minaccioso. Annuii ancora.
   - Non le accadrà niente – promisi.
   Max scoppiò a ridere. – Dovresti vedere la tua faccia! – lo guardai confuso.
   - Sto scherzando, amico. Sta tranquillo, non ti magio -. tirai un sospiro di sollievo e risi con lui.
   - Max, mi puoi dare un consiglio? -
   - Vuoi sapere come chiederle di uscire? –
   - No, non quello. Una cosa che le piace, che io non so. Vorrei farle una sorpresa – spiegai.
    - Una cosa che le piace... - ci pensò su un momento, poi capì. – Il pattinaggio! – esclamò. – Adora pattinare sul ghiaccio. Questo la renderà felice –
   - Il pattinaggio. C'è un lago, non lontano da qui, giusto? Potrei portarla lì –
   - Sì, quello resta ghiacciato anche adesso che fa più caldo. Ti porto i pattini, dopo, se hai bisogno – si offrì lui.
   - Sarebbe fantastico, grazie Max – mi diede una pacca sulla spalla. – Non c'è di che – Si voltò per uscire, sulla porta si fermò.
   - Ti tengo d'occhio – socchiuse gli occhi, indicandomi con due dita, prima di sparire dietro la porta. Mi sedetti sul letto ad aspettare Sky.
   Sky. La ragazza dagli occhi lilla che aveva stravolto le mie giornate. Era popolare a scuola senza volerlo, si giravano tutti a guardarla e lei non se ne accorgeva, o non voleva accorgersene. Notava solo quelli che avrebbe dovuto ignorare, gli invidiosi che adoravano dare fastidio. Ascoltava solo quello che sentiva da vicino, non si rendeva conto delle voci mute degli altri, che le sussurravano quanto valesse, quanto era bella, quanto fosse importante. Era quello il mio compito adesso: farle capire quanto fosse importante. Ci sarei riuscito, lo promisi a me stesso.
   Non capisci che un tuo sguardo potrebbe illuminare anche una notte in tempesta, facendo brillare le stelle che tanto ami. Riuscirò a fartelo capire, mia bellissima Sky. Te lo prometto

La Nostra Ultima VoltaWhere stories live. Discover now