27. Cinema

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Felix

- Okay, Steph, ho bisogno di una mano – dissi una volta che Sky si fu alzata dal tavolo. Ormai si sedeva sempre con noi.
   - Dimmi tutto amico –
   - Vedi, ho come... non so come dirlo – iniziai.
   - Hai una cotta per Sky. Si vede da come la guardi – finì tranquillamente lui, facendo il tono da vecchio saggio.
   - Sì, una specie. Devo farle capire che mi piace – dissi.
   - Portala fuori a cena – propose, come se ne sapesse tanto in più di me.
   - Forse è meglio il cinema, per la prima uscita. Non trovi? – lui annuì.
   - Andate a vedere il nuovo film che sta per uscire. Dovrebbe essere abbastanza tranquillo –
   - Sì, penso andrà bene –
   Poco dopo tornò Sky, che ci guardò con aria confusa mentre si sedeva. Steph continuava a lanciarmi occhiate complici, non era proprio in grado di mantenere un segreto per due secondi! Sky alzò un sopracciglio, mormorando un "mh?" interrogativo.
   - Che? – Steph saltò subito sulla difensiva. Gli tirai una gomitata sotto il tavolo, per farlo tacere. Lei scosse la testa e tornò a guardare il suo disegno. Stava dando all'immagine gli ultimi dettagli, come se neanche si fosse accorta di star disegnando, con dei movimenti naturali della mano mentre teneva la matita tra le dita.
   - Che disegni? – domandai avvicinandomi al quaderno. Lo chiuse di scatto. Okay... strano.
   - Niente – rispose, innocente. Sembrava ansiosa, più del solito. Ogni piccola cosa la rendeva come paranoica, si perdeva spesso a fissare il vuoto con sguardo spaesato e impaurito, come se tutto il mondo le potesse fare male in qualche modo. Come se stesse pensando così tanto che si stava facendo male.
   - Tutto okay? – le chiesi, guardandola.
   - Sì, sì... ero solo persa nei pensieri – fissò il quaderno che teneva ben chiuso sotto le mani. Presi un respiro e continuai.
   - Sky, ti volevo chiedere una cosa – alzò lo sguardo, notando che Steph era uscito dalla mensa.
   - Dimmi tutto –
   - Ti va di uscire con me, qualche volta? – la guardai, per qualche motivo preoccupato della sua risposta. Lei mi stava guardando negli occhi, con l'espressione quasi bloccata. Poi ritrovò l'uso della parola.
   - Certo! – mi sorrise, arrossendo un po'. Ricambiai il sorriso.
   - Tra due giorni esce un nuovo film, potremmo guardare quello – proposi tranquillo.
   - Va benissimo -. Il suo sorriso mi scioglieva. Non erano tante le volte che la vedevo così, ma devo dire che era davvero bellissima. E che non vedevo l'ora di stare da solo con lei. Speravo che lei fosse felice quanto me. E quando era con me.

Sky

Non volevo sembrare scortese quando chiusi il quaderno sotto il naso di Felix. Non era perché non mi fidassi di lui o altro, ma non volevo che vedesse quello che facevo, lo sentivo ancora troppo personale. Stavo disegnando dal profondo di me stessa, quello che sentivo e non capivo di provare, mi aiutava a comprendere me stessa. E a sfogare il silenzio mantenuto troppo a lungo. In quel momento stavo disegnando una figura circondata da occhi minacciosi, chi non avrebbe fatto domande, vedendolo? Era proprio quello che volevo evitare.
   Ero seduta dul divano, un paio d'ore prima dell'uscita con Felix, con il quaderno sulle gambe incrociate sotto di me.   
- Dove pensi di andare vestita così? – Lexi apparve dal nulla nel salotto e si piazzò davanti a me con le sopracciglia aggrottate. E io che volevo solo disegnare aspettando Felix...
   - Al cinema? – guardai la tuta che avevo indossato.
   - Non se ne parla. Vieni con me – mi chiuse il quaderno muovendo solo due dita e iniziò a trascinarmi verso camera mia.
   - Che c'è che non va? –
   - Stai uscendo con Felix, non con Max – sottolineò il nome "Felix" come con l'evidenziatore.
   - Okay... quindi? – il suo sorriso mi faceva paura. Iniziò a frugare tra i miei vestiti, tirando fuori abiti che neanche sapevo di avere, e alla fine optò per un paio di jeans e un dolcevita nero. Completò il tutto fermandomi i capelli indietro con un fermaglio e mettendomi una collana abbinata a degli orecchini. Mi fece guardare allo specchio.
   - Grazie Lex – la guardai nel riflesso.
   - Sono qui per questo. Ora va ad aspettare il tuo cavaliere! – disse in tono teatrale.
   - Stiamo solo andando al cinema, quale cavaliere! – ribattei ridacchiando.
   - Deve proteggerti dai paparazzi! Dopo quella rapina dell'altro giorno, si è fatto una bella reputazione! –
   - Sul serio? – chiesi, più riferita alla rapina che alla reputazione. In effetti anche a scuola era diventato ancora più popolare di quanto non lo fosse già prima. Però continuava a sedersi con me, e ignorava gli occhi dolci di metà scuola mentre passava nei corridoi.
   - Oh sì! Avresti dovuto vederlo mentre schivava i proiettili – continuò uscendo dalla stanza.
   - Sembra... -
   - Emozionante? Sì lo è – concluse per me.
   - In realtà stavo per dire pericoloso, ma facciamo finta di niente –
   Quando raggiungemmo il salotto sentii Felix parlare con Iris nell'altra stanza. Guardai Lexi come dire "e ora che faccio", lei intanto stava sorridendo come una bimba davanti a un peluche nuovo.
   - Va da lui, subito! – mi sussurrò prima di correre di sopra.
   - Hey – mi salutò Felix, entrando nella stanza. per poco non sussultai.
   - Hey – gli rivolsi un sorriso.
   - Sei molto carina – disse poi. Il cuore iniziò a battermi più forte, una sensazione di calore si propagò in tutto il corpo come veleno. Ma se quello era veleno allora io volevo morire.
   - Grazie – risposi, arrossendo. Tanto.
   - Vieni, andiamo. Dobbiamo prendere il bus – annuii e ci incamminammo fuori.
   Durante il tragitto, e anche dopo, notai molte persone – specialmente ragazzine – lanciarci degli sguardi. Più a Felix che a me. Un po' mi irritava questa cosa. E mi inquietava. Invece quando si spensero le luci si spensero anche le nostre piccole conversazioni e tutti gli occhi erano puntati sullo schermo. Non mi ero neanche resa conto di essermi aggrappata alla mano di Felix per lo spavento di ritrovarmi al buio fino a quando l'inizio del film ci salvò dall'oscurità. Sentivo le guance bruciare dall'imbarazzo. Lui non aveva ritirato la mano, però.

La Nostra Ultima VoltaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora