23. Preparativi

25 4 4
                                    

I Maestri

Finalmente la viaggiatrice stava capendo. Il Grande Mentore non aveva neanche avuto bisogno di intromettersi più di tanto. Era un vero sollievo per lui.
   I maestri venivano aggiornati costantemente sulla situazione della ragazzina. Ancora non si spiegavano come mai le Nuvole avessero scelto una persona così piccola per un compito, un potere così grande. Ma nessuno poteva contestare le decisioni delle Nuvole.
   Il grande mentore chiamò il suo assistente nella sua sala, adesso ripulita da tutte le tracce di polvere e ragnatele. La luce dell'inizio del tramonto entrava dalle finestre opache, rischiarendo il parquet di legno scuro e la scrivania vuota. Aveva dovuto togliere tutto prima ancora di mettere in ordine le sue cose, era rimasto fuori solo il Libro dei Destini con la profezia. Ogni tanto la rileggeva, per mettere in ordine i pensieri. Stava in piedi davanti alla finestra chiusa, guardando il panorama che si estendeva fino al mare.
   - Come sta andando il lavoro di pulizia? – chiese al suo assistente, rimanendo con le spalle verso la porta.
   - Sta procedendo bene, Mentore. E... il trasferimento è quasi pronto. Il piano è fatto, dobbiamo avvertire gli ultimi Maestri che erano assenti alle riunioni. – rispose.
   - Bene –
   Ci fu qualche secondo di silenzio.
   - Come vorreste agire quando saremo là? – chiese poi il Maestro.
   - Dipende dalla situazione. – rispose. – Se, quando arriviamo, la ragazza ha già capito qualcosa, ci faremo vedere da subito. Se invece la viaggiatrice fosse ancora all'oscuro di tutto, aspetteremo. –
   - Ma, se la viaggiatrice non riuscisse a capire da sola? Cosa faremo? – domandò nuovamente l'assistente.
   - Ho tutto sotto controllo. – affermò il Grande Mentore. – Non dovete preoccuparvi di nulla, voi Maestri. Finite di rimettere in sesto il Tempio e la preparazione per partire. Dopodiché, convocate un'assemblea generale. Devono essere tutti presenti – calcò sulla parola "tutti" abbastanza perché il Maestro capisse l'importanza che avrebbe avuto questa riunione.
   - Come volete, Grande Mentore. – Nonostante il Mentore fosse girato, gli rivolse un inchino accennato prima di congedarsi.
   Si percepiva in tutto il tempio che la situazione non era delle migliori. Persino l'edificio sembrava cupo. Quasi tutte le stanze erano ormai tornate all'originaria bellezza, ognuna con il proprio libro magico e la propria scrivania. Da ogni finestra si vedeva un paesaggio diverso, nessuno sapeva bene dove si trovasse il tempio, solamente il Grande Mentore. Era lui che aveva deciso questa protezione: se nessuno dei Maestri sapeva dove si trovavano, nessuno di loro poteva tradire.
   Il Mentore prese la sua medaglia appesa al collo. Guardò l'occhio viola che rimaneva sempre aperto, sempre vigile per cogliere ogni passo falso. Era importante che anche lui rimanesse attento. Ancora non sapeva cosa sarebbe successo, ma sicuramente non era buono.
   Si voltò, con un fruscio di mantello, e uscì.

La Nostra Ultima VoltaWhere stories live. Discover now