11. Lacrime celate

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Sky

   Non passò molto prima che Lexi e Max mi raggiungessero sulla terrazza del tetto.
   - Hey... questo era per te – Max mi passò una scatolina azzurra con una coccarda glitterata sopra.
   - Te lo avremmo dato prima se avessimo saputo... - aveva la voce dispiaciuta anche Lexi mentre finiva la frase.
   - Grazie – gli sorrisi prendendo la scatola. Aprendola, vidi un ciondolo a forma di stella con un lustrino bianco su un lato, attaccato a una catenella lucida.
   - Ce l'abbiamo anche noi – disse Lexi. Entrambi i gemelli mi mostrarono i ciondoli uguali al mio, solo il diamante cambiava. Quello di Lexi era azzurro e quello di Max rosso.
   - È stata un'idea di Lexi – precisò Max.
   - È carino, grazie ragazzi – li guardai uno alla volta con un sorriso.
   - Noi torniamo alla festa, vuoi venire? – mi chiesero dopo un po'.
   - No, grazie. Resto qui ancora un po', poi vado a letto –
   - Allora... buonanotte –
   - Buonanotte Gemelli. E grazie ancora – il ciondolo, adesso pendente dal mio collo.
   - Figurati –
   E se ne andarono. In sottofondo si sentiva la musica della festa, ma c'era silenzio. Mi piaceva per questo il tetto. In più, c'era anche un'ottima vista sulla città, con tutte le luci in mezzo all'oscurità che mi facevano compagnia.
   Ero rimasta da sola con il mio ciondolo, sul tetto dell'edificio più famoso del paese. Sotto ai miei piedi si stava svolgendo una delle famosissime feste di Storm e Theo, di quelle a cui tutti vogliono partecipare.
   La luna mi guardava senza vedermi. Come facevano gli altri. No, non mi importava e non adoravo essere il centro dell'attenzione, ma un minimo di essa ogni tanto mi sarebbe piaciuto. Solo quel poco che mi faceva capire di essere qualcosa nelle loro vite. Quel poco che mi davano quando mio padre non era in casa.
   Da quando ero arrivata in questa grande famiglia mi avevano trattato bene. Mi trattavano come parte del gruppo. E io lo apprezzavo. Apprezzavo quelle poche attenzioni che mi facevano capire di essere importante per loro. Ma adesso si erano dimenticati il mio compleanno. E non mi importava sul serio, insomma, era la prima volta e probabilmente anche l'ultima. Anche mio padre però... L'arrivo di Felix era sicuramente un fatto importante per lui, un nuovo membro della sua squadra da guidare fino a quando sarà abbastanza maturo per cavarsela da solo. Ma era così importante da fargli passare di mente il mio compleanno?
   Mi si inumidirono gli occhi.
   Respinsi le lacrime che volevano scendere. Non dovevo piangere. Non era un avvenimento così importante da farmi piangere. Non volevo piangere.
   Però forse piangere un pochino mi avrebbe fatto stare meglio. Ero da sola, nessuno mi avrebbe visto, se non la luna, ma lei mi ignorava completamente. Forse lasciare che una lacrima o due cadessero sul mio viso era la scelta giusta.
   Mi concentrai su ogni suono mentre procedevo a sbattere le palpebre facendo scivolare una lacrima sulla mia guancia. Era rilassante lasciare che le emozioni uscissero sotto forma di cristalli liquidi.

   - Sta piangendo? – sentii un sussurro alle mie spalle, ma non mi voltai. Mi asciugai in fretta le guance.
   - Congratulazioni ragazzi, siete riusciti a farla piangere – anche la voce irritata di Lexi doveva essere un sussurro. Missione fallita per lei.
   Alla fine i gemelli lo avevano detto agli altri. Li stavano facendo sentire in colpa. Mi avevano visto piangere. Quella era la cosa peggiore.
   Non volevo che mi si vedesse piangere perché mi sentivo debole agli occhi degli altri. Non volevo che mi vedessero quando ero vulnerabile. Non mi facevo mai vedere fragile. Poi magari loro lo sapevano che in realtà lo ero, ma non mi dicevano niente. E io preferivo pensare che non sapessero nulla.
   - Glielo avete detto? – chiesi senza voltarmi. La voce era tornata piatta.
   - No, non abbiamo detto nulla – affermò Max.
   - Sono stato io – La voce che pronunciò quelle parole era l'ultima che mi sarei aspettata.
   Felix si ricordava del mio compleanno anche se non glielo avevo mai detto.
   Felix si ricordava del mio compleanno e la mia famiglia no.

Felix

   Stavo tornando al Campus per la festa, ero in ritardo, ma almeno ero vestito bene. Avevo anche preso un regalo per Sky. Non avevo avuto l'occasione di vederla durante la giornata, quindi glielo avrei dato comunque la sera. Ci sarà stato qualcosa per lei di sicuro, magari anche solo una torta, visto che non sembrava amante delle cose in grande.
   Appena arrivai la cercai tra tutti gli invitati di Luis, anche se non ero sicuro di trovarla. C'era un'alta probabilità che fosse rimasta in camera sua da sola.
   Invece la trovai insieme ai Gemelli, vicino alle scale in disparte. Il suo corpicino magro sembrava tremare anche solo con le vibrazioni della musica. Mi avviai verso di lei per darle il regalo che tenevo in tasca, stretto tra le dita per paura di perderlo. Prima che riuscissi ad avvicinarmi abbastanza perché mi potesse sentire, il signor Sparklin mi raggiunse e mi trascinò nella mischia. Mi presentò a alcuni degli amministratori del gruppo. Parlò di me come il "nuovo futuro Protettore". Poi andammo dagli altri allievi, che si congratularono con me per questo traguardo. Mi costrinsero a stare con loro per tutta la sera. Non che mi annoiassi, anzi, era piuttosto divertente. Mi trovavo bene con loro. 
   Però volevo stare anche con Sky. Avevo capito che non stava con gli altri perché c'era fin troppo baccano per lei, ma gli altri non si chiedevano dove fosse? Tutti sapevano che era con i Gemelli, ma non si preoccupavano di lei.
   Quando guardai l'orologio e scoprii che era passata la mezzanotte già da un po' mi guardai intorno. Nessuna torta in vista. Forse avevano festeggiato il pomeriggio.

La Nostra Ultima VoltaWhere stories live. Discover now