Capitolo 13

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Protagonista della gif: Jeremy Montgomery

⚠️IMPORTANTE⚠️
Questo messaggio lo scrive l'autrice dal 2023:
questa è la mia prima storia, l'ho scritta a settembre 2021. Ero alle prime armi, quindi se trovate degli errori nei primi venti capitoli, chiedo venia, ma ripeto è la mia prima storia. Se andate a leggere le storie dopo (Prohibited, Unforgettable e Deadly Love) capirete già come la mi scrittura si sia evoluta.
Dal capitolo 20 in poi, HOF migliorerà.
Scusate ancora, ci tenevo solo a precisarlo.
Buona lettura🤍

*mi scuso anticipatamente per eventuali errori grammaticali ma momentaneamente non posso correggere, lo farò successivamente*

MARLENE'S POV:

Il mattino successivo Leighton mi sveglia scuotendomi leggermente il braccio, apro gli occhi lentamente e mi ritrovo sul mio letto ancora vestita e truccata della sera prima.

"Buongiorno dormigliona, dobbiamo andare a lezione" dice dolcemente Leighton scostandomi una ciocca di capelli nella guancia destra.

Quel gesto mi ricorda subito il livido rosato che ho sul viso a causa dii Jeremy, speravo che il mattino seguente quello sarebbe stato solo un sogno ma purtroppo non è cosi.

Prima che possa spostarlo di più le afferro subito il polso stringendolo. Ho cosi paura che se Leighton lo scopra, Jeremy possa fare realmente qualcosa ai miei fratelli.

"Ai, Marlene mi stai facendo male." bofonchia Leighton intenta a scostarsi dalla mia presa, lascio subito il suo polso e mi mette seduta sul letto passandomi una mano sulla faccia, non so cosa fare.

"Marl...che ti prende?" domanda impaurita Leighton sedendosi accanto a me e poggiandomi una mano sulla schiena

"Niente Leighton, tutto bene. Sono solo stanca, voglio andarmi a lavare" la liquido senza giri di parole e mi chiudo nel bagno, a chiave. Non lo faccio mai ma ho bisogno di privacy e ho bisogno di coprire questo livido sulla faccia.

Mi guardo allo specchio e alzo i capelli in una crocchia disorniata per la doccia, la mia guancia destra è di un rosa vivo, per fortuna non è diventata viola, altrimenti non si sarebbe coperta facilmente. Lo so perché sono stata una vita a coprire questi segni.

Mi maledico più e più volte per non essermi accorta due anni fa che merda di persona lui fosse e soprattutto per non averlo denunciato quando avrei potuto, a quest'ora sarebbe in carcere e non qui a picchiarmi, di nuovo e di nuovo.

Mi spoglio definitivamente e m'infilo sotto il getto di acqua calda, ho bisogno di pulire il mio corpo da lui e le sue mani.

Ho paura per sta sera e per la mia incolumità. Vorrei poterne parlare con qualcuno, vorrei sfogarmi e vorrei uccidere quel coglione ma ho paura, paura del dolore, paura di essere picchiata di nuovo, paura che possa fare del male ai miei fratelli, paura di tutto.

Lavo con cura il mio corpo, le uniche mani che non mi hanno mai sfiorato se non per cullarmi sono le mie, quelle dei miei fratelli e quelle della mia migliore amica, che in questo momento è là dentro a chiudersi il motivo per cui mi sono comportata in quel modo. E io vorrei solo raccontarle tutto, ma non posso, Dio.

Una lacrima mi riga il viso, ma la caccio subito via. Devo provare ad essere forte. Quando esco dalla doccia avvolgo il mio corpo nell'asciugamano asciugandomi per bene.

Decido di truccarmi ora per coprire i segni, di solito prima scelgo i vestiti e poi passo al trucco ma ora non posso permettere che Leighton veda questi segni.

Decido di applicare sia il fondotinta e sia il correttore e con una beautyblender picchietto nella parte rosa, fin quando il segno non scompare del tutto. Spruzzo un po' di fissante per far si che durante la giornata il fondotinta non si levi e metto poco mascara anche perché non sono in vene di essere bella e ed esco dal bagno ancora con l'asciugamano intorno al corpo e lo chignon disordinato.

Heart on fireWhere stories live. Discover now