Capitolo 39

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                                 SORPRESA!🥳

Protagonista della gif: Marlene Prise
Protagonista della foto: Travis Harris

Protagonista della gif: Marlene Prise Protagonista della foto: Travis Harris

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TRAVIS'S POV:

Aprire gli occhi la mattina e trovare la chioma castana di Marlene poggiata sul mio petto è una sensazione strana, nuova per me. Non mi era mai successo di svegliarmi la mattina e trovare un'altra persona al mio fianco che non fosse una delle mie sorelle.

Questa è la seconda volta che mi sveglio con la ragazzina al mio fianco. Dorme beata nella parte destra del letto, ha il viso poggiato sul cuscino bianco e le labbra carnose semiaperte, le palpebre chiuse e i capelli castani le ricadono sulla guancia pallida. È bella anche la mattina e io non riesco a smettere di guardarla. Sembro un coglione e lo sono stato anche volando fino a qua, mi sono fatto prendere dalla gelosia. Ma poi per cosa? Lei non mi appartiene e mai mi apparterrà.

"Ti tirerò fuori da quell'oblio senza rendertene conto" aveva detto questo ieri nella jacuzzi, fiduciosa del fatto che io potessi cambiare, uscire nell'inferno in cui mi sono rinchiuso. La verità è che non si rende conto di quello che dice e non vede quello che c'è dietro, non capisce che in partenza mi considero una causa persa, che non voglio essere aiutato perché credo che io debba stare chiuso qua, nel regno degli inferi, perché me lo merito.

Avvicino una mano alla sua guancia scostandole la ciocca di capelli che le ricade prepotente sugli occhi, con le nocche delle mani le accarezzo la pelle candida. «Non ci riuscirai piccina e mi dispiace, ma non ti aiuterò ad aiutarmi.» sussurro continuando a toccarle guancia.

Marlene sospira profondamente avvicinandosi di più a me, così sembra anche innocua, non che non lo sia ma quando caccia gli artigli cambia completamente.

La prima volta che l'ho vista ho pensato fosse una donna forte, si, donna. Perché anche se io mi ostini tanto a definirla una ragazzina, in realtà è una donna. È estremamente forte, la vedi camminare per i corridoi dell'università ostentando una certa sicurezza degna di una persona che non si farà mai piegare da nessuno, né trattare male. È testarda, non le importa niente del tuo pensiero, lei il suo non lo cambierà mai. Le piace affrontare le cose, tentare, provarci, cadere e rialzarsi con le sue stesse forze.
È sfrontata, non le importa niente di chi ha davanti, lei porta rispetto solo a chi le porta rispetto. Se qualcosa non le sta bene lei te lo dice. Se la provochi lei non abbassa la testa ma sostiene il tuo sguardo e si comporta come te, anche peggio forse. Ma è anche fragile, ha sofferto tanto, mi è bastato andare dietro a quello che si cela nei suoi occhi, mi è bastato osservarla e osservare la sua pelle nuda segnata da cicatrici che non andranno più via. Mi è bastato guardarla dentro per capire che la purezza che ha non può essere contaminata dal marcio che io ho dentro. Sarebbe come mischiare l'acqua santa con il diavolo fatto in persona e non sarebbe normale.

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