Capitolo 52 (PARTE UNO)

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*leggete lo spazio autrice*

MARLENE'S POV:

Oggi è quel giorno.

C'è voluta una settimana per mettere in atto il piano. Non è neanche uno dei migliori, ci sarebbero molte cose da rivedere, da ricontrollare e riconfermare, ma non c'è più tempo. Randell è stato molto collaborativo, ci ha reso partecipi di ogni spostamento, messaggio o chiamata da parte dei suoi cugini. È pentito anche solo di aver accettato di partecipare all'idea folle di Walter e Sybil. Ho deciso di perdonarlo, ma ancora non gliel'ho detto né fatto capire. Probabilmente rimedierò sta sera, o prima o dopo il piano, sempre se questo vada a buon fine.

Ora sono seduta sullo sgabello della cucina di camera mia intenta a bere un caffè e fissare il muro. Da poco Marzo ha bussato alle porte delle case di Berkeley, le giornate sono più lunghe e il tempo è sempre bello. Nessuna nuvola ha coperto il cielo blu sopra la grande città.

Per ora sembra che il tempo scorra veloce, forse perché le cose vanno per il verso giusto se non contiamo i problemi con Walter.

«Buongiorno.» la voce assonnata di Leighton mi sveglia dai miei pensieri. Si è appena alzata dal letto con il suo pigiama con sopra la stampa di tanti piccoli avocadi che sorridono. È molto carina, anche perché i capelli le danno un'aria buffa.
«Buongiorno.» la saluto con una voce non del tutto entusiasta. Preferirei andare a letto e starci per il resto della mia vita, invece oggi mi tocca fare una cosa quasi suicida.

«Come stai?» domanda Leighton afferrando la caffettiera e versandosi il caffè nella sua tazzina.
«Potrebbe andare meglio, tu?».
La mia amica non sa quello che sta sera dovrà succedere, non le ho detto niente perché non voglio farla preoccupare e soprattutto perché voglio tenerla lontano da quei pazzi.
«Perché? Io bene comunque.» si appoggia con i gomiti all'isola della cucina e mi guarda e mente sorseggia il caffè.
«Oh, niente di grave. Solo studio arretrato.» mi alzo dallo sgabello avvicinandomi al comodino accanto al mio letto, così da poter prendere il mio cellulare.

Ho un messaggio da parte di Randell e uno da Travis. Apro prima il suo:

Come stai? Sei pronta? Non sei obbligata a fare questa cosa, non voglio che ti faccia male.

Sorrido leggendo questo messaggio, perché riesco a sentire la sua preoccupazione anche attraverso lo schermo di un cellulare. Questo piano secondo Travis non è uno dei migliori, ma non sta ostacolando niente. Mi ha lasciato la possibilità di fare da esca. Probabilmente perché sa che a salvarmi non solo c'è lui, ma anche sei fratelli incazzati e protettivi.

Abbiamo deciso di coinvolgere anche loro, se la polizia non dovesse arrivare in tempo. Quindi loro sono il nostro piano B.

Sto bene, Travis, e si sono pronta.
Non ti preoccupare, andrà tutto
per il verso giusto.

Premo invio senza pensarci due volte e poi apro il messaggio di Randell:

Ho parlato con Sybil e Walter,
il loro piano non è cambiato.
Le cose stanno andando bene.

Mi limito solo a mandargli l'emoticon con il pollice alzato. Sono contenta che le cose non siano cambiate, questo era uno dei motivi per cui eravamo turbati, ma per ora sta andando davvero tutto per il verso giusto.

«Che fai sta sera?» le chiedo. So che Max le ha mentito dicendole che non si potevano vedere perché aveva un impegno con i suoi compagni di squadra. L'ha fatto solo per il suo bene ed è meglio così anche se so che appena scoprirà che l'abbiamo tenuta all'oscuro di queste cose, si arrabbierà molto. Ma preferisco vedere una Leighton incazzata che ferita, prima o poi le passerà.

Heart on fireWhere stories live. Discover now