Capitolo extra❤️‍🔥

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Auguri di Buon Natale, pupe!🎄❤️
Questo è il mio regalo per voi,
spero vi piaccia

Auguri di Buon Natale, pupe!🎄❤️Questo è il mio regalo per voi, spero vi piaccia✨

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"Quando avvicinò le
sue labbra alle mie,
sentì l'amore di cui i libri
parlano da secoli."

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TRAVIS

All'inizio il Natale era solo un'irritante corsa verso la frenesia, con le sue luci scintillanti e le melodie orecchiabili che infestavano l'aria. Lo odiavo con una passione silenziosa. Era un periodo di caos indesiderato e falsa allegria.

Non avevo voglia di festeggiarlo e se lo facevo, mi sentivo anche in colpa. Odiavo la neve che cadeva al suono, la felicità nei volti della gente, le corse per acquistare gli ultimi regali.

Io non li volevo. Non volevo partecipare a tutto ciò. Volevo solo estraniarmi dal mondo e vivere da solo quel giorno.

Poi è arrivata lei. È stata come un raggio di sole invernale nella mia vita. Con lei, il Natale ha preso un nuovo significato. È diventato un momento per costruire ricordi, per condividere risate e stringere legami più profondi.

Le sue risate contagiose e la gioia genuina che emana durante le festività hanno reso tutto diverso.

Ora, il Natale è diventato il momento in cui la magia si materializza nelle piccole cose: i suoi occhi brillanti davanti all'albero illuminato, il calore che si diffonde durante le serate passate a preparare dolci e l'energia positiva che si respira nell'aria.

Poi sono arrivati i bambini. Hanno cambiato tutto, un'altra volta. Hanno rimescolato le carte.

I loro sorrisi e gli occhi luminosi davanti ai regali sotto l'albero hanno ridato vita a un'innocenza che credevo ormai persa.

Sono le sette di mattina, Marlene mi ha costretto a puntare la sveglia proprio ora e tutto questo perché? Perché i bimbi non si devono svegliare prima che i regali non siano sotto l'albero. Sia mai il contrario.

E come se non bastasse, devo anche mangiarmi tutti i biscotti che Ashley e Aaron hanno lasciato vicino al camino. Che, in teoria, erano quelli che si sarebbe dovuto mangiare Santa Klaus (che non esiste, precisiamolo).

Nessuno mi aveva mai detto che fare il padre era così faticoso.

«Dai, Trav, alzati. Se si svegliano da un momento all'altro e scendono ad aprirli?» mi dice Marlene con ancora gli occhi chiusi e la voce impastata dal sonno.

«Ma non mi vanno i biscotti, Marl.» sbuffo alzandomi dal letto. Mi passo una mano sulla faccia stropicciandosi gli occhi.

«Te li devi mangiare invece, lo sai che ci rimarrebbero male se vedessero tutti i biscotti li.» mi rimprovera con tono autoritario.

Heart on fireDove le storie prendono vita. Scoprilo ora