Capitolo 45

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MARLENE'S POV:

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MARLENE'S POV:

Seduta in biblioteca mentre studio diritto privato, mi arriva un messaggio su whatsapp dal gruppo dei fratelli. È Mason.
Acchiappo il telefono e dopo averlo sbloccato con il FACE ID, leggo il messaggio:

Mason: Sta sera vi devo parlare, cena di famiglia urgente.

Aggrotto le sopracciglia, curiosa più che mai di sapere cosa ci deve dire. Per la testa mi passano molte idee, ma solo una sempre la più fattibile.

Rispondo con un veloce va bene, e torno a studiare.
Sono passate tre settimane dall'ultima volta che sono stata con Travis, giorni in cui, non l'ho visto nè sentito. Io sono stata impegnata con lo studio dato che manca una settimana al mio esame e lui credo con la palestra, non ne ho la più pallida idea. L'ho visto solo due volte al Blackfriar quando ci sono andata con le sorelle Harris e Leighton e quando non lo vedevo e chiedevo come mai per ora non si facesse vivo con nessuno, loro mi dicevano quello che già sapevo, ovvero che si stava allenando per il campionato. Non manca molto in effetti, tra due mesi dovrà partire per Parigi e si sta preparando al meglio per portare la coppa a casa.

Anche se mi duole farlo, devo ammettere a me stessa che mi manca parlare con lui. Ci siamo lasciati quel primo giorno dell'anno in un modo strano, quasi freddo, in queste settimane avrei volute tante volte alzarmi dalla sedia e andare da lui, ma tutte le volte il mio orgoglio mi teneva incollata al legno di quella maledettissima sedia. Ogni tanto mi beccava a guardarlo, ma poi io distoglievo lo sguardo. Mi sembrava essere tornati agli inizi, quando non ci sopportavamo -non che ora andiamo d'amore e d'accordo, ma la situazione si è leggermente calmata- oppure quando ci guardavamo, ma non ci salutavano. Mi chiedo come mai tra di noi sia piombato di nuovo questo freddo glaciale, forse quel giorno ho detto qualcosa di sbagliato? Me lo chiedo da giorni, anzi mi correggo, da settimane, ma nessuna risposta sembra adeguata. Oppure semplicemente si sta crogiolando nell'esasperazione legata al fatto che non vuole una relazione.

Inutile dire che, anche se so che non lo vedrò mai qua, alzo ogni cinque minuti la testa per vedere se miracolosamente si piomba davanti a me e mi fa dimenticare di questi giorni in cui siamo stati lontani. Lo odio per questo, non si è fatto sentire e io non l'ho fatto neanche, ma per il semplice fatto che sa cosa io provo per lui, dirgli ancora e fargli capire ancora una volta che ci sarei sempre anche se lui non si facesse vivo, non è una delle mie priorità. È vero, sono innamorata di lui ma così anche di me stessa e non posso fare sempre io il primo passo.

Avril mi ha anche detto che Travis sta provando a studiare, anche se va a rilento dato che ha perso il ritmo e che stanno avendo dei problemi familiari. Ho pensato subito alla madre, ricollegando che Travis va a trovarla spesso. La mi curiosità non ha limite, ma la mia razionalità è più saggia e mi dice di aspettare, che prima o poi arriveranno le risposte a tutte le mie domande.

Alzo di nuovo lo sguardo, ma di Travis ovviamente nessuna traccia. Amo illudermi probabilmente, ma l'unica persona che trovo di fronte a me è un ragazzo molto familiare. Sorride in piedi faccia a faccia a me, porta gli occhiali tondi, ha gli occhi celesti, i capelli biondi e il viso pulito. Cerco di sforzarmi per ricordare dove l'ho già vista e finalmente mi si illumina la lampadina.

Heart on fireOù les histoires vivent. Découvrez maintenant