Capitolo 28

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Protagonista della gif: Marlene Prise

MARLENE'S POV:

L'articolo 612-ter del Codice penale istituisce il delitto di "diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti".

Chiunque pubblichi immagini altrui senza la dovuta autorizzazione per trarne un profitto per sé o per altri, per recare ad altri un danno, o creare un disturbo e fastidio all'interessato risponde ai sensi dell'art. 167 D.Lgs n. 196/2003 del reato di trattamento illecito di dati , punito con la reclusione fino a 3 anni.

È questo quello che studio ed è questo quello che dovrò affrontare quando fra cinque anni avrò la mia laurea tra le mani. E dato che studio questo non dovrei stupirmi di certi soggetti che fanno una cosa del genere, ma il punto è che non sono stupita da chi lo fa ma da chi l'ha fatto.

Mi sono fidata di una persona che ha fatto questo, che si è presa gioco di una ragazza che si era concessa a lui fidandosi, che l'ha umiliata non solo davanti ai suoi amici ma anche davanti a tutta la città, come se non fosse bastato farlo vedere a due persone con il cervello minuscolo.

E io che mi sono pure concessa a lui, non una volta ma ben due.
Non faccio altro che pensarci, da quando Walter mi ha raccontato tutta la verità non riesco a non rimuginarci sopra, eppure sono passati tre giorni da quella sera.

Lui non ha neanche provato a spiegarmi, se l'avesse fatto ovviamente gliene avrei dato modo ma no, ha preferito fare vincere il suo orgoglio e mandarmi via. Perché Travis Harris non ha bisogno di nessuno, né tanto meno di una ragazzina come me.

«Marlene ma mi stai ascoltando?!» sbotta Leighton ad un certo punto. No, non la stavo più ascoltando a dire la verità perché in testa ho solo quelle parole che mi rimbombano.
«Uhm? Oh, si» mento cercando di smascherare il mio disinteresse mentre mi racconta di Thomas e di quello che gli ha chiesto.
«E cosa ho detto?» si para davanti a me con le mani sui fianchi picchiettando il piede sul pavimento.
«Ehm... che tu... e...» balbetto parole confuse. Mi ha scoperto.
«Hai visto Marl! Non mi stavi ascoltando!» sbuffa a lei prendendo di nuovo a girovagare per la strada.

«Okay basta, ci sono. Raccontami tutto.» mi metto seduta sul letto della nostra camera con le gambe incrociate.
«Come ti ho già detto prima» mi fulmina con lo sguardo prima di continuare «Thomas ieri mattina mi ha offerto il pranzo, poi mi ha proposto di mangiare fuori con lui e poi sai che mi ha detto?» strabuzza gli occhi basita.
«No, cosa ti ha detto?»
«Che sua madre vuole conoscermi! Ma ti rendi conto?! Ma questo non sta bene!» e di nuovo si mette a camminare per la stanza come una pazza.
«Ma tu digli che non vuoi.» propongo ovvia.
«E come faccio senza offenderlo scusa?» si blocca di punto in bianco fermandosi. Sta aspettando una mia risposta esaustiva ma io ora come ora non so proprio che consiglio darle, voglio dire: che si fa in questi casi?

«Boh Leigh, puoi dirgli tipo 'Sentì Thomas, sei davvero un bel ragazzo e soprattutto un buon amico ma per quanto è carino da parte di tua madre, io non me la sento di fare questo passo."
Che ne dici? Qualcosa del genere?» propongo grattandomi la nuca e facendo un sorriso tirato.
«Ho seriamente paura che ci rimanga male. Io gli voglio bene, ma da amico.» Leighton che fino ad un secondo fa stava girovagando per la stanza, ora si è seduta rannicchiata accanto a me con le gambe portate al petto.
«Lo capisco Leigh, ma se lui non comprende questo tu non puoi farci niente.» sospiro accarezzandole i capelli.

«Maledetto di un Max!» sbraita all'improvviso.
«Che c'entra ora Max?»
«È colpa sua se non mi piace Thomas. Perché andiamo dai, Thomas è un ragazzo stupendo ed è pure simpatico ma io non riesco a volere nessuno a parte Max!» spiega sbuffando. Scoppio a ridere per la teoria stupida e assurda.
«Anzi no sai che ti dico? È colpa di quelle merde dei tuoi genitori perché non solo ti hanno trattata male ma hanno fatto anche sei figli maschi uno più bello dell'altro, soprattutto Max!» come faccio a non ridere quando se ne esce con ste frasi?
«Almeno una cosa buona l'hanno fatta» ridacchio io. Certe volte sdrammatizzare su tutta la merda che mi hanno buttato addosso non fa male, anzi ti aiuta a pensarci in modo diverso, quasi più leggero.

Heart on fireWhere stories live. Discover now