Questa è la mia strada

.Capitolo 9.

\\a grande richiesta, eccovi il capitolo tra Sirio e Marcus, bello lungo e senza interruzioni! Vi voglio bene lettori<3//

La mattina dopo, Sirio guardò l'orologio, dopo essere rientrato dall'uscita didattica, camminando per i corridoi della scuola:"sono le 11:45, Macu dovrebbe già essere nel mio studio ad aspettarmi..." pensò, confidando nella maturità del ragazzo di essersi presentato per scontare la sua punzione e per fare una chiaccherata. L'angelo per quanto dettasse disciplina e ordine con il suo modus operandi, era il peggiore tra i due fanciulli, soprattutto perché aveva la brutta abitudine di nascondere le cose, pensando di poterle gestire e che spesso saltavano fuori a danno fatto. Sirio aveva preso possesso, grazie a Lawrence, delle credenziali della sua page universitaria di Marcus, e aveva scoperto un paio di cose abbastanza gravi e meritevoli di "attenzioni".

Una volta giunto nel suo studio, non trovò il ragazzo ad aspettarlo, e tutta la fiducia che aveva investito nella sua maturità andò a farsi benedire, oltre ad accendere un enorme campanello d'allarme. Se lui non c'era voleva dire sia che c'era qualcosa di grave che stava nascondendo sia che c'era qualcosa di cui non voleva parlare.

Il professore poggiò la sua borsa per terra, e la giacca sull'appennino, per poi iniziare a tirarsi su le maniche della camicia. Sarebbe stata una battaglia.... Marcus era forte come impulsivo ed irrequieto quando in gioco c'era la sua integrità emotiva come la sua testarda indipendenza da aiuti altrui, solo che era proprio lo scopo delle punizioni quello di piegarlo, aiutarlo e rindirizzarlo verso la retta via.

I metodi educativi di Sirio erano severi, intransigenti nell'esecuzione, metodici e spietati, e questo cozzava non poco con il carattere di Marcus, che proprio non riusciva ad essere collaborativo quando si parlava di punizioni. Ma il professore doveva pur farlo, sennò il ragazzo avrebbe continuato ad affermare che andava tutto bene e si sarebbe ancora di più cacciato nei casini, soprattutto emotivi.

Si sedette alla scrivania, sospirando ed aspettando il ragazzo con ancora un po' di pazienza. Evitava di pressarlo per queste cose, anche se solo Lawrence aveva la maturità di presentarsi e collaborare obbediente durante la punizione. Sirio era consapevole di fare del male ai ragazzi, come di distruggerli emotivamente per certi aspetti, ma ogni volta era poi lì a proteggerli quando le loro debolezze erano scoperte e ad aiutarli a rimettere insieme i pezzi, non abbandonandoli mai. Inoltre solitamente quando lui "metteva mano" a una situazione, quella non risultava più un problema.

Ci volle 1 ora e mezza prima che Marcus riuscì ad arrivare e a bussare alla porta dello studio. Non ottenne risposta, ma entrò lo stesso, e quando incontrò lo sguardò arrabbiato e severo di Sirio, capì che aveva scoperto tutto. <<cosa vuol dire "percentuale di frequenza insufficiente, mancata convalida del semestre, impossibilità di accesso agli esami e obbligo di frequenza al prossimo semestre"? >> disse atono Sirio.

Marcus deglutì e si sentì mancare, aveva salato la maggior parte delle lezioni del semestre per poter recuperare altri esami, di cui Sirio non sapeva nulla, e questo lo aveva portato a dover ripetere il semestre per mancata frequenza. Era nei casini, nei casini belli grossi. <<c-che ci fai tu sulla mia page u.....>> provò a difendersi straffottente Marcus, prima di incontrare lo sguardo furioso del professore.

Sirio si alzò in piedi e camminò verso di lui, con passi lenti e decisi, si avvicinò al ragazzo che stava cercando con tutto se stesso di darsi un tono, sapendo che sarebbe stato tutto inutile. Il professore lo fissò con durezza, quasi furioso, ma fu la delusione a far distogliere lo sguardo al ragazzo. L'aveva combinata grossissima:<<mi ero fidato di te.... quando mi avevi detto che l'università procedeva bene. A quanto pare non solo mi hai tenuto nascosto che non eri riuscito a passare degli esami, che ci può stare, e ti avevano rallentato, ma cercando di risolvertela da solo, perdendo un intero semestre?>> disse con calma glaciale.