.Capitolo 23.

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Lawrence sapeva di essere nei guai, lo aveva tenuto nascosto a lungo, i sensi di colpa lo stavano divorando... era certo che Sirio lo sapesse già, ma stava testando per quanto tempo il biondo avrebbe tenuto la bocca chiusa. Quella serata stava uscendo perfetta, i ragazzi erano in cucina ad aiutare Marcus, Rapahel, che non era bravo a fare quasi niente avendo vissuto con la servitù da quando era al mondo, si stava impegnando per dare una mano ed imparare le basi, spronato da Max e dall'angelo, e Sirio era accanto a lui a preparare la brace. Tutto era perfetto, una bellissima serata in famiglia, l'unica pecca era proprio lui e la sua coscienza sporca.

Aveva avuto la possibilità di dire la sua brigata al padre nei giorni precedenti, se non proprio quando era tornato da lui e si era preso quella bella sculacciata per il mese di capriccio in cui lo aveva snobbato.
Fece un respiro profondo, ora o mai più:<<papà, ti...ti posso parlare?>> chiese, un po' timido. Sirio lo guardò sorridendo, mentre sistemava la carbonella per fare la brace sulla fiamma viva. "Tra poco anche il mio culo sarà brace" si ritrovò a pensare Lawrence.

<<dimmi tutto... è successo qualcosa che non so?>> chiese il professore, guardandolo serio. Il biondo deglutì:<<so che probabilmente lo sai già, ma.....>>.

Marcus era con i ragazzi in cucina, a farsi aiutare con la carne e a preparare le verdure da mettere alla griglia, quando un urlo disumano, che riuscì dalla forza a passare anche attraverso la porta chiusa, fece accapponare la pelle a tutti e tre:<<COSA HAI FATTO???>> tirò a pieni polmoni Sirio, appena scoperto il misfatto. L'angelo sbiancò un pochino, sbirciando fuori:<<o cielo, se papà ha tirato un urlo del genere, Lawrence è nella cacca fino al collo...>> disse. Max lo squadrò:<<dici? Che è successo? Magari è solo sconvolto...>> e anche Raphael si unì svelto alla discussione:<<da quello che so, avendolo avuto come professore per 3 anni, quando urla è davvero un caso raro e pericoloso. Oltre che a far venire i brividi a chiunque.... cioè una volta ha tirato un urlo dal suo ufficio e lo abbiamo sentito noi in classe al secondo piano...>> disse.

L'angelo annuì:<<probabilmente era diretto a noi..... Raphy ha ragione, che Sirio tiri un urlo è raro, ma questo è un segnale di pericolo imminente grosso come la luna! Cosa cazzo ha combinato il biondo stavolta? Deve essere grave se papà ha reagito così...>>

Lawrence sbiancò e abbasso repentinamente lo sguardo:<< mi sono dimenticato.... dovevo consegnare il progetto al professore entro una settimana... lo so che non potrò dare l'esame e ci sarà un salto d'appello, ma gli sono andato a parlare e potrò farlo 2 settimane prima del prossimo appello e non mi ha buttato fuori dal corso!>> cercò disperatamente di arrampicarsi sugli specchi il ragazzo, mentre il padre lo guardava severo come poche volte.
<< primo, perderai un esame, ma  soprattutto, come diamine hai fatto a dimenticare un progetto per l'università? Mi sembra di averti ripetuto almeno mille volte di segnarti le scadenze dei progetti e consegnarli il prima possibile, perfare una buona impressione, questa volta non l'hai consegnato all'ultimo, ma non l'hai consegnato proprio!!!!>> disse, arrabbiato.

Il ragazzo strinse le spalle, incrociando le braccia per chiudersi, sapeva di averla combinata grossa.
Sirio si mise la mano sulla radice del naso, sotto gli occhiali, cercando di calmare i nervi:<<va bene, va bene.... mi...>> si girò verso il ragazzo, rimprovernadolo spietato:<< mi hai deluso, davvero. Pensavo di averti messo addosso un po' di buon senso e organizzazione delle responsabilità in quella testa per aria che ti ritrovi. Domani sappilo, avremmo una lunga discussione su questa faccenda, e non solo.... vi ho lasciato andare un mese e vi siete messi in ogni sorta di pasticcio, crescerete mai?>> disse, prima di ignorare completamente il ragazzo e tornare a fare la brace.

Lawrence guardava in basse, con gli occhi pieni di lacrime, ma decise di fare un piccolo passo verso il padre e prenderlo delicatamente per la manica della camicia. Sirio si girò verso di lui, sospirando:<<cosa.....?>>
Il ragazzo prese un respiro profondo:<<ti prego, facciamolo ora..... non.... non ce la faccio ad aspettare domani, soprattutto sapendo che sei arrabbiato con me, e deluso.... >> disse, prendendo il coraggio a due mani.

Il professore gli prese il volto tra le mani, cercandodi farlo calmare:<< ascoltami, anche se sono arrabbiato e deluso, questo non vuol dire che non ti voglia bene, e che non sappia quanto tu valga. Si, hai combinato un guaio bello grosso stavolta, sai quanto io insista sull'essere responsabile e sul comportarsi bene ed essere diligenti in ambito scolastico, ma questo non vuol dire che non ti voglia bene e mi preoccupi. Se non ci tenessi a te, ti avrei detto "va bene, buon per te". E poi io non sono deluso di te, ma del tuo comportamento di adesso! Io sono fiero di te, di quanto tu e Marcus siate cresciuti, e degli uomini che state diventando.... e ...>> disse, abbracciandolo:<<scusami se sono stato un po' duro con te, ma non vi ho visti né sentiti per un mese, e ne avete combinate così tante da farmi mettere le mani nei capelli. Ti ripeto la stessa cosa che vi dissi in macchina, 3 anni fa... potete dire e fare quello che volete, anche mandarmi via... il mio nome non sarà nella lista di coloro che vi hanno abbandonato>>

Lawrence lo strinse forte:<<mi dispiace papà....mi dispiace davvero tanto...non vorrei mai farti arrabbiare.....>> disse, con la voce rotta. Sirio lo prese in braccio, sorridendo:<< ma scusami, che noia sarebbe avere due figli già educati e bravi? È il lavoro di un padre anche arrabbiarsi, perché alla fine vedo quanto crescete. Almeno stavolta sapevi che andava fatto il progetto...>> disse, prendendolo un po' in giro.

Lo rimise a terra e gli scompigliò i capelli:<< purtroppo è anche mio lavoro di padre darvi una lezione per insegnarvi, quindi domani...>> venne bruscamente interrotto da Lawrence:<<scordatelo! Sono 4 giorni che vivo coi sensi di colpa, non starò un altro giorno con i sensi di colpa e pure l'ansia! Ti prego, inventati qualcosa e finiamola stasera..... >> disse. Sirio lo guardò storto:<<mi stai davvero pregando per dartele stasera piuttosto che domani? Lo sai che non saranno poche, che questa cosa è grave..... stai bene?>> gli chiese, un po' preoccupato.

Lawrence annuì e gonfiò il petto, cercando di essere maturo:<<Sì! Meglio stare dolorante ma con la coscienza pulita che con questa sensazione di stress addosso.... dai, non dirmi che per te è un problema anticipare una punizione di 12h!!! Ce le hai sempre date sul momento dannazione, ANCHE NELLO STANZINO DELLE SCOPE DEL LICEO DOVE LAVORI!!!! >> Disse stressatissimo.

Il professore sospirò:<<in effetti, la mia logica è sempre stata "prima lo faccio, meglio rimane impressa la lezione". Va bene, capisco che stavolta tu ci stia anche male emotivamente, e tu voglia espiare i tuoi peccati il prima possibile.... mi sento un prete.... facciamo così, vai in camera a riflettere un po', intanto sistemo il carbone per fare la brace e penso a come fare...>> disse. Il biondo annuì, e rientrò in casa, dove si trovò 3 fiati addosso in tempo zero.

<<cosa hai fatto??>> chiesero contemporaneamente Raphael, Max e Marcus. Lawrence sospirò e tagliò corto:<<mi sono dimenticato di fare una cosa importante per l'uni, e mi faranno fare il salto di appello. Vado in camera ad aspettare il verdetto, se non torno... >> ci pensò su mentre si dirigeva in camera:<<boh, fate un ecatombe in mio onore e date il mio cazzo in dono alla scienza>> disse per scherzare, ottenendo delle risatine.

Appena chiuse la porta della camera alle sue spalle, si rese conto di aver fatto una stronzata:<<sono morto...>>

Questa è la mia strada Where stories live. Discover now