.Capitolo 36.

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Sirio rientrò a casa di Lawrence con il piccolo Max addormentato in braccio, avvolto stretto nel giobbutto del professore: con il suo metro e novanta, il ragazzino era minuscolo a confronto suo e di certo meno pensante degli altri due che già l'uomo era abituato a tenere in braccio come bambini un pò troppo cresciuti.

Silenziosamente andò a metterlo a letto, in quella che era diventata camera sua ma di certo dovevaancora essere arredata come consono ad un adolescente, e come neo papà Sirio avrebbe di certo aiutato, avendo la tendenza a riempire di regali e a premiare ogni comportamento positivo e ogni traguardo raggiunto. Era stata una giornataccia anche per Max, tra il volontariato bello ma faticoso, la delusione per Raphael e la punizione, ma alla fine c'era solo voluta qualche coccola e una passeggiata cullata, ed era crollato rapito da Morfeo.

Sirio lo stese sul letto, accendendo la lampada sul comodino per non fare troppa luce e gli sfilò delicatamente i vestiti, mettendolo in pigiama, riuscendo a non svegliarlo; si era allenato già con gli altri due in varie occasioni, ormai era routine per lui.

Gli rimboccò le coperte e si sedette un attimo accanto a lui, a guardarlo dormire, preso dal pensiero paterno di essersi appena guadagnato un terzo figlio. E pensare che lui e Selene non avevano potuto avere bambini, nonostante lei li desiderasse con tutta se stessa. Sarebbe stata felicissima di quella famiglia così allargata e speciale. In un attimo di follia, Sirio si mise ad immaginarsi come sarebbe stata quella vita, come avrebbe reagito lei....

Avrebbe passato tutto il tempo a disegnare con Lawrence di certo, avrebbe studiato anatomia con Marcus, per migliorare le sue tecniche per poi aiutarlo a studiare con gli altri, essendo anche lei stata insegnante, lo avrebbe aiutato molto a superare il trauma di un abuso, cosa che Sirio non era ancora riuscito a fare, avrebbe amato gli animali con Max, probabilmente riempiendo casa di creaturine pelose, e li avrebbe riempiti tutti e tre di coccole e amore ogni secondo, e con buona probabilità li avrebbe protetti e difesi, mettendosi contro Sirio, quando meritavano una sculacciata o una punizione.

Sorrise, sosprirando nostalgico, asciugandosi una lacrima che era prossima a scendere all'angolo dell'occhio, faceva male pensare a lei, ma non male come prima, adesso poi aveva una famiglia da portare avanti, e doveva farlo in onore suo, per la madre che mai non era potuta essere. Diede una carezza al piccolo, e un lieve bacio sulla fronte, sussurrandogli sogni d'oro, prima di spegnere la luce ed uscire dalla stanza.

Si domandò subito dove fossero gli altri due, e li trovò a letto, intenti a giocare con telefono:<<è mezzanotte, cosa ci fate in piedi?>> disse, appoggiandosi allo stipite della porta con il gomito. Lawrence alzò le spalle:<<in realtà siamo sdraiati...>> disse, cercando di fare il simpatico. Sirio lo guardò male, scuotendo la testa:<<dovete dormire... domani avete da studiare tantissimo!>> disse, cercando di incitarli a mettersi a nanna, ma non ottenne alcuna risposta.

Sbuffò seccato, che gli era preso adesso? Quando, dopo aver fatto mente locale, gli venne una mezza idea di quale fosse il problema:<< non mi chiedete neanche come è andata con Max?>> domandò furbo. I ragazzi alzarono le spalle, e Marcus gli rispose:<< bahh, sarà andato tutto bene! Sei bravissimo a gestire ansia, paura e capricci, e poi lo avrai di certo sommerso di coccole subiro dopo!!>> disse, quasi con tono acido, e Lawrence storse il naso a quelle parole.

Sirio ridacchiò:<<ohi ohi, qui abbiamo un brutto caso di gelosia vedo!>> disse scherzoso. I due sembrarono un pò cascare dalle nuvole, ma fecero finta di nulla.
<<non so di cosa tu stia parlando! Gelosi, noi? Ma vah!>> disse il biondo, alzando le spalle e facendo finta di niente. Sirio però non se la beveva di certo quella messa in scena lì:<<va bene, va bene, vi credo! Su a nanna....ah, dimenticavo, non venite nel mio letto stasera, c'è Max e non vorrei si svegliasse... >> disse falso, giusto per vedere la loro reazione. E quello che vide furono due facce sconvolte e quasi schifate dal fatto di essere stati sostituiti così facilmente.

Il professore scoppiò a ridere goliardico, andando da loro nel letto, sedendosi in mezzo:<<sto scherzando, ma figuratevi se vi caccio dal lettone, anche se ci fosse Max! Siete gelosi, dite la verità, avete paura che il più piccolo mi occuperà al tal punto che io mi dimenticherò magicamente di voi?>> disse, sottolineando il "magicamente" sfarfallando le dita per aria. I due ragazzi si guardarono un po' straniti, in effetti era vero, avevano un po' la paura infantile di essere messi in secondo piano.

<<beh, lo capiamo, insomma, se tu sarai un po' preso da lui. È più piccolo e di certo è anche da indirizzare di più insomma....>> cercò di giustificarsi Marcus, arrampicandosi sugli specchi. Sirio scosse la testa ridendo:<< se posso essere sincero, è stato bravissimo. Mai avuta situazione più facile da gestire! E poi, essendo piccolo, è anche più facile da crescere, e di certo mi sembra molto meno testardo, ribelle e sboccato di come vi trovai io 3 anni fa.... anche se adesso....>> disse, ottenendo dei ringhi di nervosismo dai due sentendo le evidenti differenze.

Sirio ridacchiò ancora, erano gelosi marci di lui, si vedeva. Non resistette a vederli così, e li abbraccio dolcemente:<<suuuu, non mi dimentico di certo di voi due se devo pensare anche a Max. E poi sarete spesso usati come esempio in positivo, siete cresciuti e state crescendo benissimo, rendendomi ogni giorno più fiero! Avete imparato a condividermi tra voi due, imparerete a condividermi anche per tre! L'unica cosa che non condividete di certo è quanto bene vi voglio, perché volendovene infinito, non può essere diviso.>> disse, finalmente vedendo un accenno di sorriso sulle loro labbra, dopo avergli indirizzato lodi e parole dolci.

<<questo non toglie che dovete andare a nanna!>> disse, tornando all'argomento principale:<<è mezzanotte passata, avete bisogno di riposare.>> esclamò, intransigente e premuroso come sempre, dimostrando che le cose non sarebbero cambiate:<<poi vi svegliate nervosi e tocca a me sopportarvi!!>> disse, scompigliando i capelli a tutti e due.
I ragazzi si guardarono:<< non è che io abbia tanto sonno però...>> disse Marcus, cercando di attirare l'attenzione di Lawrence per un loro tacito piano, che svelto rispose:<< già, neanche io... per lavorare meglio in galleria ho anche preso un caffe!>>

Sirio, vedendo la situazione palesemente evidente, scosse la testa, pensando "mi credono scemo, è ovvio". <<ah si? E cosa avete intenzione di fare?>> disse, facendo il finto tonto, sapeva benissimo che i ragazzi volevano essere un pò coccolati e tenuti in braccio da lui, gelosi com'erano e dopo la linciata di quella mattina. I due però alzarono le spalle, facendo gli gnorri come non mai. <<Siete. Delle. Pesti.>> disse solo il professore, ottenendo due sorrisi da 32 denti sornioni.

Sospirò contento e con pazienza andò in cucina e mise a scaldare due tazze di latte, correndo nel mentre in camera a mettersi il pigiama. Appera furono poco più che tiepide, in una mise il cacao e nell'altra il miele, portandole nella camera dei ragazzi che erano trepidanti ad aspettarlo:<< su monelli, miele per Lolly e cacao per Macu! Perfavore non vi sporcate...>> disse porgendogli le tazze. Era stata una loro abitudine per qualche anno, bere il latte caldo prima di dormire, con tutti i problemi di sonno che avevano avuto, aiutava parecchio a farli rilassare, e Sirio era stato più che felice di portarglielo ogni singola notte, pur di vederli dormire sogni tranquilli.

Il professore si mise tra i due, al cemtro del letto, come la sera prima, stringendo ognuno con un braccio al suo fianco, mentre accoccolati sorseggiavano il latte caldo, come bambini, raccontandogli qualunque storia e vicenda gli passasse per la testa, per intrattenerli. Non ci volle molto prima che le palpebre cominciarono a farsi pesanti, e le tazze furono rimosse dal professore attento per evitare un pasticcio.

Sirio spense la luce tenendoli tra le braccia e coccolandoli,  massaggiando delicato il cuoio capelluto di Lawrence e facendo i grattini sulla schiena a Marcus. Non potè non continuare a rassicurarli con parole dolci, dicendogli quanto fosse fiero di cosa avevano fatto quel pomeriggio di studio, che gli voleva bene e che le cose non sarebbero cambiate, e li avrebbe coccolati e presi in braccio come bambini anche a 30anni se lo volevano!

Poteva sentirli addormentarsi sul suo petto, i loro cuoricini rallentare, i loro respiri diventare ritmati ma tranquilli, e le loro mani, strette attorno a lui, come se avessero paura che gli scivolasse via nel sonno, che mollavano lentamente la presa, senza però lasciarlo andare. Li strinse, cercando di farsi sentire presente, anche nei loro sogni, per farli stare tranquilli. Sono quando fu certo che i suoi cuccioli erano al sicuro, Sirio si concedette di chiudere gli occhi e lasciarsi prendere da Morfeo.

Questa è la mia strada Where stories live. Discover now