.Capitolo 26.

2.7K 86 5
                                    

Ci vollero tante carezze, baci e coccole per far calmare il pianto incontrollato Lawrence, che si era accollato al petto del padre senza alcuna apparente intenzione di staccarsene. Anche se le vergate con il cavo erano state la cosa più dolorosa che avesse sculacciato il suo culetto, il dolore era praticamente passato, lasciando solo il solito bruciorino fastidioso, ma di certo non si sarebbe dimenticato tanto presto il fuoco lancinante che aveva provato sulla carne.

Sirio era intento a coccolarlo, con una mano dietro la testa del ragazzo a fargli i grattini e con l'altra ad arrarezzargli schiena e gambe, anche se aveva la testa altrove in un pensiero contorno. <<a cosa pensi??>> disse Lawrence, alzando la testa dall'incavo del collo del professore, e guardandolo con i suoi occhioni azzurri. <<umh?>> si destò dalla sua stessa testa Sirio, incontrando lo sguardo del suo piccolo, <<nulla, tranquillo!>> disse dandogli un bacio sulla fronte:<<stai meglio? Passato un po'?>> chiese.

Lawrence si sistemò in braccio al padre, riuscendo stranamente anche a sedersi:<<sì, brucia ma è sopportabile, con il dolore che ho provato pensavo facesse più male anche dopo....>> disse, stropicciandosi gli occhi, pruriginosi per tutte le lacrime. Sirio sorrise e lo accoccolò tra le sue braccia:<<più uno strumento è lungo e sottile, più causa un dolore pungente e lancinante... ora fa meno male, perché è rimasto superficiale, anche se ti resteranno i segni. Quindi ottimo per lasciare impresso un messaggio chiaro e conciso ma rapido >> spiegò, prima di girarlo per vedere i segni:<<ma che culetto rosso! Povero piccolo...Dai ti metto un po' di crema, così per la serata stai tranquillo, tanto credo che siano bastate le vergate...>> disse, e presa una crema (casa loro è disseminata di creme corpo, ormai) e si mise a fargli un massaggino, sentendo il ragazzo che lentamente si scioglieva sotto il sollievo e il tocco della sua mano.

Lawrence si appoggiò a lui: <<davvero, a che stavi pensando?>> chiese insistente. Il professore sospirò, sapeva che sarebbe diventato molesto finchè non saltava fuori la risposta, tanto valeva dirglielo:<<se te lo dico però, mi dici che ti è preso prima, anche solo accennarmelo! Mi preoccupo poi .....>> disse, ricattandolo, e ottenendo un "sì" con la testa di controvoglia.
<<...... mi è passata per la testa l'idea che forse esagero certe volte ad essere così severo, e vi sto inconsapevolmente allontanando da me........ e stavo riflettendo... nulla di che...>>rivelò.

Lawrence lo guardò, prima di alzarsi un pochino dalla sua posizione accoccolata e stringere forte il professore, dandogli un bacio sulla guancia:<< ti basta come risposta? Odio dirlo, ma fai bene! Non abbiamo mai avuto un controllo sulla nostra vita, crescendo non siamo mai stati educati se non dalla violenza, dall'abuso e dall'ingiustizia, e siamo venuti su un male, bravi ragazzi dentro ma teste di cazzo fuori. Se non ci fossi stato te molte volte chissà dove saremmo finiti io e Marcus ora! Credo che sia normale pensare, qualche volta, da figlio, che quello che fai è esagerato o ingiusto...poi però quando cresci ti rendi conto che in realtà era la cosa migliore da fare..... mi ricordo ancora quando tu mi impedisti di uscire a quella festa, 2 anni fa, e io, sul momento, letteralmente ti mandai in culo dicendo di odiarti.... poi il giorno dopo scoprii che a quella festa ci era scappato un morto e 3 in coma etilico, e capii che avevi ragione.>> strinse ancora di più Sirio, abbracciandolo:<<smettila di farti seghe mentali che si siamo già io e Macu, sei il papà migliore del mondo!>> disse.

Il professore lo strinse, sorridendo:<<e voi due siete i figli migliori che io potessi mai desiderare! Sono certo che anche Selene si sarebbe innamorata di voi se avesse avuto la possibilità di conoscervi!!!>> disse, con voce un po' rotta.
Lawrence ricambiò l'abbraccio, e poi sorrise maligno:<<ne sei così sicuro che siamo "i figli migliori"??>> disse, e subito un campanello di allarme si accese nel cervello di Sirio.

Tempo 3 secondi, e il biondo gli aveva scompigliato i capelli, rubato gli occhiali, ed era scappato a gambe levate. Sirio sospirò, divertito e innervosito allo stesso tempo:"non cresceranno MAI!" Pensò, rendendosi anche conto di essere stato fregato e che l'artista non aveva vuotato il sacco.
__________

In cucina, tutto era proseguito tranquillo: Max e Raphael si erano messi a sistemare, dopo aver apparecchiato, la loro "sorpresa", rivelandola a Marcus che era scoppiato a ridere fino alle lacrime, e li aveva aiutati, tra un controllo della carne sul fuoco e una sbirciata alla taverna. Mentre stavano lì a chiacchierare e farsi raccontare delle "disavventure dei figli di Sirio", delle punizioni che si erano presi per le loro stronzate, Lawrence entrò tutto trafelato, chiudendosi con poca gentilezza la porta alle spalle. Tutti lo guardarono storto, con Max che non riuscì ad esordire:<<riesci ancora a camminare???>>

Il biondo lo guardò male, prima di dire:<<quando avete finito di prendermi per il culo per il fatto che le ho prese,  mi aiutate a nascondere gli occhiali di Sirio!???>> disse, concitato. Tutti si guardarono, automaticamente pronti ad aiutarlo nella sua bravata! Finché a Raphael non venne un'idea geniale...

Sirio entrò poco dopo, si era dovuto sistemare i capelli un secondo, per mantenere un minimo di decoro, e la cosa era risultata difficile, essendo lui una talpa (troppe bombe viste esplodere ad occhio nudo durante la guerra, gli avevano fatto male agli occhi con i loro bagliori) e vide una situazione da film: i quattro ragazzi, seduti belli composti a tavola ad aspettarlo con un sorriso a 32 denti e tra poco pure l'aureola.

<<tanto lo so che siete tutti coinvolti!!! Fuori gli occhiali e forse non finiscono anche dei culetti sulla brace insieme alla carne!!>> disse, con tutto tranne che un tono da rimprovero. Ma tutti negarono di averli visti e Lawrence si chiuse fuori a cucinare la carne. Sirio scosse la testa, rassegnato, andando a raccattare aggiro un paio di occhiali vecchi che almeno gli delineassero le forme in generale. Ne trovò un paio mezzi rotti ma funzionali, rientrando in cucina con l'aria da secchione con gli occhiali riparati con lo scotch!

Sarebbe stata una lunga serata....

Questa è la mia strada Nơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ