.Finale.

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Sirio ha la testa tra le mani, tremanti come foglie in pieno autunno. Da quando è entrato nella stanza dove riposa Lawrence, i suoi occhi sembrano non voler smettere di versare lacrime, come il suo cuore di scandire con forza ogni singolo battito.
Luciano è fuori, per rispetto dell'amico e collega, mentre Agnese è seduta accanto a lui, che dolcemente gli accarezza la spalla, cercando di essere presente, gli sorride, facendogli coraggio.

Non sa che pensare, non sa a chi dare la colpa di tutto quello: è arrabbiato con se stesso per non averli chiamati, non aver chiesto loro dove stessero andando; è arrabbiato con loro per aver fatto una cosa così sconsiderata come andare al RougeNoir di notte, dato che sono 30 minuti in moto attraverso una strada buia e infernale, portandosi pure dietro il piccolo Max: ma allo stesso tempo è arrabbiato con l'automobilista che li ha investiti. Può solo pregare, pregare un Dio, se esiete, e Selene, di proteggere i suoi figli.

Un colpo di tosse smorzato, come un allarme, risveglia i sensi di Sirio da questo turbinio di emozione e di colpe. L'uomo di rizza in piedi, correndo verso il ragazzo che ha appena riaperto gli occhi, dopo ore:<<LAWRENCE! O SANTO CIELO LAWRENCE! Sono qui! Sono qui amore....>> dice subito Sirio al suo piccolo, che spaventato inizia a guardarsi intorno.
I tubi non gli permettono di respirare come vorrebbe, fili su fili lo hanno intrappolato a letto, è tutto bianco e odore di ospedale, sente dolore ovunque e non sa cosa sta succedendo. Solo quando la calda mano del padre gli si poggia sulla guancia, e le sue dolci parole gli giungono alle orecchie, si calma un secondo, solo perchè sa di essere al sicuro.

<<rilassati piccolo, so che fa male, ma devi rilassarti o starai peggio....>> cerca con coraggio di spronarlo Sirio, sapendo quanto fastidiosi sono i tubi per la respirazione assistita, che bruciano la gola e fanno ribaltare lo stomaco.
Sa che purtroppo starà sveglio ancora per poco, poichè per il suo bene, verrà indotto il coma per un paio di giorni. Mentre Agnese corre a chiamare un infermiere, e Luciano si affaccia per controllare che vada tutto bene, pronto ad intervenire nel caso, il professore cerca come può di tenere il ragazzo tranquillo.

I loro occhi si incontrano, in quel linguaggio segreto che solo loro possono parlare. Sirio gli bacia la fronte e lo accarezza, finchè il respiro del ragazzo non è tornato stabile. Gli poggia una mano sul cuore, così felice di sentirlo di nuovo battere. <<Cucciolino, va tutto bene! Papà è qui....>> gli dice dolcemente, mentre guarda i suoi occhi addolcirsi, e inarcarsi a mezze lune, in un sorriso senza labbra.

Ricambia il sorriso, baciandolo ancora, così felice che sia lì con lui.
Gli occhi azzuri del biondo però presto si fanno spaventati e confusi, ma non c'è bisogno di parole per papà per capire cosa tormenta il suo bambino:<< stanno bene, tutti e due! Max non si è fatto neanche un graffio, solo a quanto pare una frattura al braccio, e avremo Marcus zoppo per un pò in giro per casa.... ma stanno bene! E anche tu stai bene....>> gli dice, rassicurandolo.

Gli occhi azzurri da spaventati tornano rilassati, prima di guardare di nuovo intensamente il professore, che gli sorride. <<resta calmo mi raccomando, se senti fastidio concentrati su di me, tra poco finirà tutto, te lo prometto!>> lo rassicura ancora e ancora con parole dolci il padre.
Rimangono così per un pò, prima che medico e infermiere arrivino di corsa, pronti per rimettere il ragazzo forzatamente a dormire. La fiala viene iniettata nella flebo, ma Lawrence non ha intenzione di andare a nanna così presto.

<<cucciolo, va tutto bene. Non me ne vado da nessuna parte. Guardami amore...>> gli dice sempre dolce, mentre vede suo figlio combattere contro i farmaci pur di restare lì con lui, esattamente come faceva Selene. Ma altri baci e carezze, piano piano lo calmano, portandolo inevitabilmente a soccombere ai sedativi. Nell'ultimo barlume di lucidità, un altro bacio gli raggiunge la fronte, accompagnato dalle melodiche parole:<< papà ti vuole un mondo di bene cucciolo!>>

Questa è la mia strada Where stories live. Discover now