.Capitolo 30.

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Appena fu solo, Sirio si appoggiò con i gomiti alla penisola della cucina, si tolse gli occhiali e si strofinò gli occhi con una mano, in un gesto quasi esasperato. Come era possibile che quei due non avessero ancora capito come è consono studiare e vivere la vita universitaria? Sentiva il sangue ribollire e le mani prudere, non solo non stidiavano, ma il fatto che poi venissero a piangere da lui se le cose andavano male a causa della loro testaccia, come Lawrence e il suo progetto non consegnato, lo facevano incazzare ancora di più.

Il professore riflettè a lungo sul da farsi, doveva per forza dagli una lezione esemplare! La sessione era tra 1 mese, e tutti e due erano bloccati e in ritardo con gli esami, se per farli andare avanti doveva prenderli a calci nel sedere, lo avrebbe fatto.

Erano passato forse un anno dall'ultima volta che Sirio si era veramente arrabbiato con loro, e aveva mostrato il suo lato draconiano, Marcus e Lawrence, nonostante ne avessero prese tante nel mentre, se l'erano di certo dimenticato come fosse papà quando la pazienza veniva meno. Era ora di dargli una rinfrescatina.

Sirio entrò poco gentilmente in camera loro, sbattendo la porta, facendoli trasalire. Indicò tutti e due:<<voi restate a casa, al mio rientro voglio un foglio con la vostra situazione universitaria, voti, esami da dare, dati e in ritardo. Abbiamo da fare quattro chiacchere...>> disse, prima che Lawrence intervenne, con voce tremante :<<Sirio, suvvia... n-non credi di stare esagerando per una dimenticanza....>> gli disse.

Il padre assottigliò gli occhi, traformandole in due fessure brillanti di verde, si avvicinò al ragazzo incrociando le braccia e scuotendo il capo:<<è proprio questo il punto.... non vi rendete davvero conto in che situazione vi trovate, pensate sia solo una "dimenticanza", ma è la goccia che ha fatto traboccare il vaso..... avete assunto un comportamento nei confronti dell'università che non va bene.... fate come vi ho detto, ne parliamo quando rientro..>> disse con voce dura e fredda.

Conosceva la loro situazione universitaria a memoria, voleva appunto vedere se le "dimenticanze" si limitassero solo ai libri, oltre che a una buona dose di possibili bugie... in tal caso avrebbe subito saputo quanto severo sarebbe dovuto essere con loro.

Arrivò alla porta d'ingresso e sorrise a Max e Raphael, che lo stavano aspettando. Nel biaggio parlarono di animali, del fatto che anche al professore piacessero tanto, e di quali fossero i loro animali preferiti e quelli che avrebbero voluto avere come animali domestici. Li portò al centro e li affidò alla ragazza che lo gestiva, che si ricordava di loro dalla famosa serata. Sapeva si sarebbero comportati bene (almeno loro) e li lasciò andare a divertirsi, ricordandogli di fare tante foto così che la sera avrebbero parlato di un possibile nuovo membro in famiglia.

Appena rientrò in macchina aveva i nervi a fior di pelle, dallo stress e dalla rabbia nei confronti dei ragazzi più grandi, e della loro negligenza e mancanza di interessamento nei confronti dello studio. Decise di sbollire prima di andare a fracassarli di botte e fece varie commissioni in giro per la città, oltre a passare da casa per prendere il necessario. Sarebbe stata una lunga giornata, ed erano solo le 9 di mattina.

Una volta rincasato era abbastanza tranquillo da poter gestire la situazione, andò a prenderli in camera, ma quello che vide lo fece ancora di più incazzare, SI ERANO RIADDORMENTATI!!! Erano a letto, belli tranquilli, assopiti come ghiri. Sirio sbuffò, se avevano una minuscola possibilità di passarla abbastanza liscia, se l'erano giocata al 100%.
Però decise di lasciarli dormire, aveva altro in mente.....
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Marcus si svegliò lentamente, arrancando con la mano, cercando il telefono, si erano detti "riposiamo 5 minuti, e poi facciamo quel foglio del cazzo", avevano persino pattuito cosa omettere per evitare di prenderne troppe, dato che per loro Sirio non poteva di certo conoscere a memoria la loro situazione universitaria, no?
Appena vide che erano le 11:30, tirò un calcio a Lawrence per svegliarlo, che bestemmiò appena vide che ore erano.

Corsero in cucina per controllare che il professore non fosse rientrato, ma quello che si trovarono davanti li fece sbiancare.
Sentirono le gambe venir meno, e lo stomaco inabissarsi in fondo al suo addome.... Sirio era lì, in piedi, appoggiato sul tavolo del salotto, con le braccia incrociate e un espressione indecifrabile, tra estremamente deluso e l'incazzato nero. Ma il peggio forse era quello che stava sul tavolo.... appoggiati in ordine c'erano il cane, la sua cintura accuratamente arrotolata e il paddle di cuoio (lo strap).

<<ben svegliati!! Sono esattamente le 11:34 e nonostante io abbia lasciato casa alle 9, con un ammonimento ben chiaro per i vostri lati B e la vostra stabilità emotiva, voi avete deciso di fregarvene e fare come volevato, sbattendovene altamente di me e della mia autorità di padre....ora......>> disse, falsamente gioviale, per poi prendere un respiro profondo e tirare un urlo da rompere i timpani:<<....COSA CAZZO VI È PASSATO PER LA TESTA EH????>>

Marcus e Lawrence sbiancarono ancora di più, aprendo la bocca per cercare almeno una scusa valida a quel comportamento, ma Sirio li fermò:<<NON AZZARDATEVI A VOMIRARMI QUALSIVOGLIA SCUSA PER QUESTO COMPORTAMENTO ALTAMENTE IRRISPETTOSO E MENEFREGHISTA!!!>> disse, urlando ancora più forte. Indicò il pavimento sotto i suoi piedi:<<qui, tutti e due, SUBITO!>>

I ragazzi deglutirono e scattarono davanti al padre, mantenendo una distanza di sicurezza, sapevano che Sirio non era tipo da schiaffi in faccia, ma non si sa mai. L'uomo sbuffò furioso, e si accarezzò il pizzetto, cercando di calmarsi un po':<<sono quasi certo che voi non avete la più pallida idea del perché io sia così incazzato con voi, vero?>> disse, abbassando di molto la voce. Nè Marcus nè Lawrence si mosse, spaventati di dire la risposta sbagliata.

<<ragazzi, si o no? Forza.... >> li spronò. Ottenne due "no" con la testa:<<te l'ho detto prima, secondo noi stai esagerando...>> si azzardò a dire il biondo. Sirio sgranò gli occhi, "io li ammazzo" si ritrovò a pensare.
Sospirò:<<avete la più pallida idea di come state andando avanti nello studio?>> disse, prima di continuare a ramanzinarli: <<questo non è il giusto modo di affrontare l'università. Sono certo che dopo 3 anni con me, sappiate a quali standard voglio che puntiate, ma ancora di più, sapete perfettamente che questo non è come si studia e come di affronta l'università. Non vi sono bastate le nottate in bianco passate a studiare, le rush gli ultimi giorni a caffè per riuscire a fare in tempo, gli esami dove vi siete spremuti fino all'ultima goccia di sudore, con poche ore di sonno, tanta paura e tante lacrime che o sono andati male o avete preso un votino schifoso?>>

Vide i ragazzi abbassare lo sguardo, sapevano che aveva ragione. Ma Sirio non smise di rimproverarli, andando ben oltre le parole. Prese in mano il libro di anatomia patologica di Marcus, e glielo mise davanti al viso:<<hai l'esame tra 1 mese, è il libro è intonso. Mai aperto. Sono 1500 pagine di libro. Quando studi seriamente li distruggi i libri, li riempi di sottolineature e di appunti. Hai dato questo esame 3 FOTTUTISSIME VOLTE SENZA APRIRE MAI LIBRO!!>> gli urlò, prima di sbattegli il libro ai suoi piedi. Lo vide tremare, nascondere lo sguardo che era certo si fosse riempito di lacrime di coccodrillo, solo per la paura che gli stava facendo il padre furioso.

Ma ce ne era anche per Lawrence. Prese il quaderno dei suoi appunti e il suo libro, mettendoglieli sotto al naso:<<storia dell'archittettura, volume 1. Mi hai sempre detto che era questo il libro per l'esame, in realtà, guarda un pò, sono 2. Mi hai fregato facendoti vedere intento a acrivere appunti e lavorare....>> disse, prima di aprire il quaderno davanti a lui:<<... DISEGNINI, SCARABOCCHI E STRONZATE!! NON UNA PAROLA INERENTE ALLA MATERIA! HAI PASSATO ORE E ORE A FARE QUESTE COSE INVECE DI STUDIARE!!!>> urlò, sbattendo anche quei libri ai piedi del ragazzo.

<<STO ANCORA ESAGERANDO? SIETE TUTTI E DUE UN ANNO IN RITARDO, IN UNA FASE DI STALLO CON 3 ESAMI INDIETRO! MI AVETE DETTO CHE STAVATE STUDIANDO, CHE LE COSE LE SAPEVATE ALL'ESAME MA IL PROFESSORE ERA STRONZO, CHE LA MATERIA ERA DIFFICILE, STRONZATE!!! MI AVETE RACCONTATO SOLO UN MUCCHIO DI STRONZATE!>> urlò a entrambi a pieni polmoni.

I ragazzi non si azzardarono a emettere un fiato, tremavano come delle foglie e le guance gli si erano rigate di lacrime. Sirio respirò profondamente, cercando di riprendersi dall'impeto di rabbia. Iniziò a tirarsi su le maniche della camicia:<<...da oggi, si cambia regime....>>

Questa è la mia strada Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora