.Capitolo 20.

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Raphael si ritrovò non poco a disagio davanti la porta appena spalancata,  e cercò subito di defilarsi istantaneamente:<<oddio scusatemi, perdonatemi sono mortificato!!! Non... non sapevo che stavate andando via! Non vi preoccupate, torno un'altra volta>> disse, girando di tacchi per darsela a gambe lungo il corridoio. Marcus rispose d'istinto, non volendo risultare maleducato:<<Raphael! Non ti preoccuoare, se devi parlare con il professode te lo lascio eh!>> disse tranquillo e sorridendo. Avendo la conferma di poter passare quando voleva del tempo con Sirio, rinviare di una 15ina di minuti il gelato non era un problema. Ma il professore, arguto com'era, aveva capito che le dinamiche erano altre....

<<Raphael vieni qui, Marcus sono quasi certo che lui non abbia bisogno di parlare con me ma con te.... >> disse calmo. Il mulatto perse 3 tonalità di colore e l'angelo guardò entrambi in maniera interrogativa:<< dici? Raphy, dovevi parlare con me?>> chiese al ragazzino, che nel mentre era diventato rigido come uno stecco. Annuì timidamente, spaventato. Marcus alzò le spalle, tranquillo come sempre avendo forse capito di cosa si trattasse:<<non ti preoccupare, possiamo parlare anche adesso! Ti dispiace se ci spostiamo nell'auditorium?>> chiese.

Sirio intervenne, così da potersi educatamente congedare, e aveva un'idea in mente per smorzare la tensione:<< certamente, vi lascio soli.  Ho delle cose da sbrigare in segreteria, e da mettere dei voti sul registro elettronico. Ah, Marcus....>> disse rivolgendosi al ragazzo più grande. <<dimmi Sirio? AHIA!>> Disse, ignaro dello sculaccione che si abbattè sulla sua chiappa sinistra.

In professore si incamminò ridacchiando verso la segreteria, ammonendo il ragazzo con il sorriso:<<ti ricordo che ne devi scontare altre 34!>>. Marcus arrossì di vergogna portandosi le mani al sedere, massaggiandolo, mentre Raphael a stento trattenne una risata. <<sarebbero 33 vecchio stronzo...>> disse l'angelo tra i denti, ricordando quella che gli aveva tirato prima.

<<nel corridoio rimbomba tutto, sono tornate 35!!!! E se aggiungi altro diventano 40!!!!!>> urlò Sirio in lontananza, facendo mordere il labbro a Marcus che stava per smoccolare tutti i santi che conosceva. Raphael non riuscì a non ridere, ma si gelò poco dopo quando si ricordò chi aveva accanto, il secondo figlio di Sirio, quello che i ragazzi degli ultimi anni tramadava ai più giovani essere, dopo Lawrence Mr. Gelo e Terrore, Mr. Pazzia e Sbudellamenti.

Marcus ridacchiò, e scosse la testa:<<direi che il tuo professore ha appena mandato a puttane la reputazione che mi ero creato nella testa di voi alunni. >>  disse, scompigliando i capelli a Raphel, che si trovava lì impacciato e rigido. Marcus capì che se non avesse diretto lui in gioco, quel ragazzo non avrebbe parlato se non sotto tortura, così lo prese per la mano, cercando un contatto, ottenendo tanti sguardi tra lo sconvolto e l'interrogativo.

<<su, andiamo dell'auditorium, di cosa mi volevi parlare? Non ti ho più visto in questi giorni, è successo qualcosa?>> disse l'angelo mentre si incamminavano per il corridoio degli archivi, che collegava l'ufficio di Sirio alla struttura principale della scuola. Raphael si sentì un nodo alla gola, e cercò di parlare ma quelli che ne uscì fuori era qualcosa del tipo:<<no...nulla, cioè qualcosa... si, si.... ma nulla di che, assolutamente nessun problema, oddio dipende se per te lo è,....CIOÈ ASPETTA....>> disse confuso.

Marcus scoppiò a ridere:<<Raphael, non sono un tuo docente, puoi parlarmi senza giri di parole né simili. Dimmi che succede, chiaro e tondo!>>
Gli disse, cercando di metterlo a suo agio. Il mulatto prese un respiro profondo, gonfiando il petto di coraggio:<<volevo chiederti....se io e Max possiamo continuare a stare inseme...... sai dopo quello che è successo.......non mi offendo, indipendentemente dalla risposta, puoi essere sincero.... se non volete che stia con lui....>>disse. Ci stava un motivo per il quale era il difensore di tutti.

Questa è la mia strada Where stories live. Discover now