.Capitolo 38.

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Sirio era alle prese con Lawrence quando Max prese la difficile decisione di andargli a parlare, e le cose tra papà e figlio non stavano andando molto bene:<<Ti ho detto che quell'esame del cazzo non riesco a prepararlo in tempo, porca puttana!!!>> urlò il biondo al professore, arrabbiato con la determinazione del padre di volergli far provare l'appello lo stesso. Per fortuna il suo studio nel liceo aveva le pareti spesse...

Sirio non si scompose, ma si stava iniziando ad innervosire:
<< Lawrence, invece ce la fai benissimo! Ti sei impuntato di non volerlo dare! Hai 15 giorni, bastano e avanzano per tentare un 18! Devi passarlo e toglierti questo esame dannazione...>> rispose con calma. Il ragazzo ringhiò:<<e che dovrei fare eh? Ammazzarmi di studio? Morire sui libri??? Drogarmi di caffè?>> domandò sarcastico, facendo una mezza scenata.

Il professore sosprirò:<<se lo avessi iniziato a fare un mese fa, non saremmo a questi punti! Quindi, non me ne frega nulla, tu ti metti sotto con lo studio!>> disse Sirio, severo e irremovibile. Il biondo tirò un calcio al suo zaino preso dalla rabbia, spargendo ovunque per lo studio il contenuto:<<io mi rifiuto di farmi 2 settimane di merda per un esame del cazzo! MA DIO P*RCO HO 3 MESI AL PROSSIMO APPELLO, PERCHÉ NON LO POSSO DARE LÌ??>>

Sirio stava seriamente iniziando a spanzientirsi:<< guai alle parole Lawrence!!! Ti ho già lavato la bocca con il sapone una volta, lo posso fare di nuovo!! >> lo sgridò puntandogli contro il dico come se fosse un bambino. Prima che potesse dire qualcosa, il professore continuò:<< inoltre so benissimo che non faresti niente durante quei tre mesi, e a 15 giorni dall'esame saresti punto e a capo. Quindi, metti la testa sui libri e il tuo sedere sulla sedia prima che te lo scaldi come si deve!!!>> disse, scuotendo la mano aperta come per simulate patacche.

Lawrence arrossì a quella sgridata, ma decise di non tenere la lingua a fremo:<<oh, ma vaffanculo!!! E lasciami stare per una volta, testa di minchia che non sei altro...>>. Sirio lo guardò allibito per una manciata di secondi, facendo realizzare al ragazzo di aver superato il limite, ma prima che potesse anche pensare di fare qualcosa, la ferrea presa sul suo orecchio da parte del professore lo portò verso il divano.

<<NO NO NO SCUSAMI!!!!>> cercò dispetatamente il biondo di opporre resistenza alla furia partena, che però non aveva intenzione di lasciarlo andare.
<<ti avevo avvisato...>> disse Sirio, mentre si sedeva sul divano.
<<..hai deciso di essere sboccato..>> continuava, mentre lo trascinava davanti a sè:<<...maleducato..>> iniziò a sbottonargli i pantaloni, abbassandoglieli insieme all'intimo, tenendolo sempre davanti a sè, mentre gli occhi azzurri del ragazzo si velavano di lacrime:<< ... e testardo nel volermi ascoltare e obbedire, sapendo perfettamente che il tuo è un capriccio di nullafacenza e ho ragione io....>> disse infine, stendendoselo sulle ginocchia.

Lawrence cercò disperatamente di scappare questa volta, ma la presa ferrea del padre non gli diede scampo. Con un ultimo strattone, tirò la sua felpa sulla schiena, scoprendo un culetto bianco con qualche segno rimasto dalla settimana prima. Sirio decretò che era ora di rimettere in riga il biondo:<<...adesso ne paghi le conseguenze!>> disse, facendo calare la prima di tante sculacciate, lasciando la stampa di 5 dita sul culetto del ragazzo.

Il ragazzo iniziò a dimenarsi, abbastanza rabbioso:<<BASTA! Smettila di punirmi come se fossi un bambino dannazione!>> disse, tenuto fermo dal braccio di Sirio. Due sculacciate particolarmente secche lo misero a tacere:<<finché ti comporterai come un bambino, ti tratterò come tale!! Anche perchè credo che quel colorito vocabolario possa appartenere solo a un moccioso, non ad un adulto capace di avere una conversazione matura e di certo non MALEDUCATA!>> lo sgridò il professore, sculacciando sonoramente il suo culetto.

Questa è la mia strada Where stories live. Discover now