.Capitolo 16.

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Scusate se vi ho mollato così, ma una storia, per catturare veramente i lettori, deve lasciare suspence! Comunque vi ricordo che seguendo la pagina instagramm avrete accesso a dirette, sondaggi e Q&A! Infatti, quello che succederà in questo capitolo è stato il risultato di un sondaggio. Mi raccomando seguitemi e buona lettura!

Max rimase fermo a terra, guardando altrove, dopo il pestaggio che aveva subito da Giordano, Marcus gli aveva insegnato come comportarsi con qualcuno che cercava roghe, e anche, se le rogne arrivavano, come difendersi, ma gli aveva ripetuto alla nausea che era meglio evitare SEMPRE il confronto diretto, soprattutto con qualcuno compromesso da qualche sostanza. Infatti si rialzò senza dire nulla, non incrociando lo sguardo dell'uomo, il quale era stato fermato dai suoi amici, capendo che stava esagerando, e cercò di andare per la sua strada.

Solo che Raphael queste cose non le sapeva, reagendo a quella provocazione, come l'ubriaco voleva, mollandogli un destro ben calcolato in faccia. Inutile dirlo, scoppiò una rissa. Raphael non era allenato, ma avere due fratelli maggiori che avevano fatto arti marziali, lo avevano temprato a reggerne e a darne di santa ragione. Infatti subito dopo il pugno, ne mollò un secondo sullo sterno dell'uomo, facendolo cadere a terra a corto di respiro.

Max era basito, non si sarebbe mai aspettato che dietro la facciata di bravo ragazzo ci sarebbe stata una reazione così violenta ed impulsiva, ma soprattutto, che quello che aveva appena fatto, lo aveva fatto per diferderlo. Il mulatto non ebbe tempo di girarsi che l'uomo si era già rialzato, nero come la pece dalla rabbia di essersi fatto fare il culo da un ragazzino, tirò dritto il faccia a Raphael un cazzotto, con forza tale da rompergli il labbro.

Il mulatto si incendiò ancora di più, Max cercò di fermarlo ma lui si incamminò verso l'uomo, pulendosi la bocca sporca di sangue, pronto alla lotta. Infatti, come due gatti arrabbiati, si gettarono l'uno contro l'altro in una scazzottata. Raphael era accecato dalla rabbia e ne diede tante quante ne prese, finchè due mani familiari non lo strapparono dalla rissa, tirandolo a parte.

Appena misse a fuoco vide Marcus tra i due attaccabriche insanguinati a cercare di mantenere il controllo, e Lawrence accanto a Sirio tenerlo per il colletto della camicia. L'angelo cercò di ripristinare la calma, nonostante l'uomo ubriaco gli sbraitasse contro:<<quel piccolo figlio di puttana immigratoe frocio! SPOSTATI CHE LO AMMAZZO!!!!>>
Marcus non si spostò di un millimetro, parlando con tono fermo e calmo:<<sono certo ci sia stato un malinteso, in ogni caso, con le mani non si risolve sulla se non una serata rovinata, torni dai suoi amici che con un pò di ghiaccio e birra si risolve tutto....>>

Raphael alle parole dall'uomo cercò di ributtargli le mani addosso, ma la presa ferrea di Lawrence sul colletto della sua giacca lo tenne fermo, lanciandogli un'occhiataccia gelida:<< Stai buono Rochy, visto che cerchi botte, tranquillo che ne prenderai altre, ma non da lui.....>> disse, facendolo paralizzare dalla paura. Oh merda.... cercò aiuto con lo sguardo da Sirio e Max, ma il professore scosse la testa, e il suo "amico" lo guardava con la faccia del te l'avevo detto.

Tutti cercarono di tornare ognuno per la propria strada, finché l'uomo non decise che la parità non gli andava bene e quindi, afferrato un calice di vino da un tavolo e spaccatolo per ottenere dal fusto una punta di vetro, si avventò sui cinque che stavano cercando di andarsene. Successe tutto in un secondo, senza che quasi nessuno se ne accorgesse. Quasi.... i sensi affinati di Sirio lo intercettarono, e don un destro, lo mandò a terra k.o.

Gli altri rimasero senza parole dalla forza del professore, come dalla sua prontezza e agilità, ma per Marcus e Lawrence i conti adesso tornavano, quindi nessun problema. I suoi amici si scusarono dell'ccaduto in ogni modo, e anche Raphael, con due occhiatacce si scusò di aver reagito, ma alla fine tutti confermarono che era meglio che l'uomo fosse andato k.o. così da non creare altri fastidi a nessuno. Mentre l'altro gruppo si avviava ai divanetti per stendere il loro amico, gli altri si avviarono alla macchina in silenzio.

L'artista non mollò il mulatto un secondo, giusto per tenerlo sotto controllo. In testa c'era Sirio, seguito dal "guardia e ladro" e dietro di qualche metro, Marcus e Max.
<<non sapevo avrebbe reagito così, non ce la siamo andati a cercare, stavamo camminando e questo qui ci ha aizzato, e mi ha tirato a terra. Lui ha solo cercato di difendermi.....>> disse piano Max, timoroso delle conseguenze, avendo paura che non gli avrebbero più fatto frequentare Raphael. Marcus lo prese sotto il suo braccio:<< devo ammettere di essere rimasto sorpreso, insomma non mi sarei mai aspettato un carattere così impulsivo sotto quel ragazzino tutto casa e chiesa, ma posso capirlo. Non è stata la cosa giusta da fare, ma credo abbia solo fatto la cosa più naturale nel difendere qualcuno a cui tiene. Inoltre, nella situazione familiare jn cui si trova, penso che ciò che ama lo protegge con ogni mezzo a lui disponibile, anche unghie e denti se necessario. Ma prima di decidere che fare, che è successo?>> chiese.

Max gli spiegò tutto quello che era successo, non omettendo nulla:<<lo ha fatto solo per proteggermi, non..... >> i suoi occhi parlarono per lui. Marcus sospirò:<<ho capito, ho capito.... anche io ero così, e a che tu lo eri. Ha tanta rabbia repressa, la tiene nascosta con ottima maestria, poi non mi sembra un tipo violento, non si è ribellato a niente dopo la rissa.... anche a Lolly che lo tiene sott'occhio. Penso che sia giusto per tutti che noi grandi e lui scambiamo quattro chiacchere, ma sono certo non ci saranno problemi. Anzi, magari da questo casino, ne uscirete più uniti....>> disse sorridendo. Max tirò un sospiro di sollievo e annuì, sapeva che avrebbero messo davanti a Raphael un ultimatum, e che le cose sarebbero risultate un pò strane da lì a poco, ma era certo che non gli avrebbero fatto del male, e anzi lo avrebbero aiutato.

Una volta arrivati a casa, Raphael era sull'orlo di una crisi. Aveva paura, tanta paura, in primis delle conseguenze delle sue azioni, e in secundis di ciò che ne sarebbe stato della sua relazione con Max. Era quasi certo che i maggiori lo avrebbero cacciato dalla vita del loro fratellino, e Sirio a scuola da lì non gli avrebbe reso vita facile. Con sguardo basso e rassegnato, seguì la famiglia in casa, prima di essere preso per un braccio da Marcus:<<forza, in bagno con me, ti do una sistemata.>> disse con voce tranquilla se non un pochino preoccupata.

Raphael incrociò lo sguardo di Max, che gli sorrise, un pò ambiguo. Che cazzo avevano in mente....

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