.Capitolo 14.

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Era stata una divertentissima battaglia vedere Marcus e Lawrence cercare di convincere Sirio ad uscire, che scettico non credeva i ragazzi se lo meritassero nonostante la durissima punizione che entrambi avevano subito, ma stronzo e un po' severo, cercava di procrastinare la data di ancora un po'. Aveva desistino non poco ad accontentarli, finchè Max non chiese di uscire tutti insieme per la prima volta dopo tanto tempo, per stare un po' in famiglia, seguito a ruota da Raphael, a cui davvero sarebbe piaciuto, non avendolo mai avuto un'occasione simile nella sua di famiglia.

Neanche 10 minuti dopo, tutti erano in macchina diretti verso la zona di Milano dei navigli, con Sirio al volante e Marcus a sedile passeggero, con un paio di cuscini per poter star seduto e tutti, gli altri dietro, inutile dirlo, a far casino.
Raphael era partito come un ciocco di legno, abituato com'era a mantenere un determinato atteggiamento e decoro in ogni occasione pubblica, ma piano piano si stava sciogliendo in un comportamento più naturale, date le folli situazioni che si stava trovando a vivere in quella famiglia.

Dopo 5 minuti, Lawrence e Marcus erano a discutere su chi dovesse scegliere la musica, ma si vedeva lontano un miglio che lo stavano facendo apporta per far impazzire Sirio:<<ma cosa fai??? Cazzo metti sta noia mortale, metti Ryllz!!>> spronava l'angelo, sapendo quando il professore odiasse la musica moderna, e piazzava a palla una canzone, seguito a ruota da Lawrence che invece, urlando più forte del volume già alto, sosteneva che era meglio il rap, mettendo Eminem a tutto volume.

Purtroppo durò poco la pagliacciata, prima che Sirio spegnesse la radio, ma questo non li avrebbe fermati. <<Lolly ma hai visto quanto siano belli i semafori???>> chiese Marcus tutto esaltato, subito assecondato da Lawrence <<si è vero sono bellissimi!! Guarda guarda c'è ne è uno>> disse indicando a casaccio. Ed ecco un'intera discussione sui semafori.... Il professore ci rinunciò quando anche Raphael e Max si misero a parlare di semafori, avendo capito le intenzioni di farlo ammattire. La cosa degenerò a tal punto di quattro ragazzi a chiamare Sirio ogni 3 per 2 per un semaforo:<< Sirio! Papà, papà, papà guarda UN SEMAFORO!!!! Guarda Siriooooo>>. Scesi dalla macchina li voleva ammazzare, mentre loro se la ridevano, ma si limitò a pizzicare i didietri già rossi dei suoi figlioli, facendoli saltare, e a tirare uno scapaccione affettuoso ai due ragazzini.

Camminarono per un pò lungo il corso del canale, affollato di mercatini e persone, dove Max e Raphael di misero in testa al gruppo, dopo un pochino prendendosi per mano, seguiti da Marcus a braccetto con Lawrence e Sirio al loro fianco. Arrivarono in un bar stile caffè americano, per cenare e rilassarsi. Raphael, abituato com'era o a cene di lusso dalla rigida etichetta, o a mangiare da solo a casa assistito da una servitù intransigente sul galateo, si sentiva un pesce fuor d'acqua.

<<Raphael, rilassati.... sembri un blocco di ghiaccio. Qui nessuno ti giudica e nessuno ti dice come devi comportarti, sii te stesso...>> cercò di incoraggiarlo Marcus, vedendolo un pò in difficoltà. Il mulatto si spostò la treccia dietro l'orecchio, e sorrise timido:<< scusatemi, davvero. È che sono abituato o a fare letteramente da marionetta in cene di gala dove l'apparenza è tutto, o a stare con gli amici. Non mi sono mai trovato in situazioni a metà, insomma....>>

Sirio, conoscendolo da più tempo intervenne:<<Raphael, non ti preoccupare, lasciati andare piano piano, e vedrai che troverai da solo il giusto metro per affrontare ogni situazione, sappi solo che davvero non hai nulla da temere. Come hai potuto constatare, siamo in pratica in un asilo nido (questa affermazione sollevò non poche lamentele), non ci sono etichette da mantenere o galatei da rispettare, puoi semplicemente essere te stesso>>
Il mulatto si trovò davanti una tavolata di sorrisi amichevoli, così prese un bel respiro e si sciolse un pochino, ottenendo sguardi di approvazione dai più grandi.

Questa armonia venne goliardicamente rotta da Marcus, che decise di insistere con Sirio:<< sì  ma, i semafori?>> il professore esplose a ridere esasperato<<ma porco Zeus!!! Ora davvero se risento parlare di semafori, vado in strada e ne sradica uno! Giuro quanto il mio nome sta belle stelle!!!!>> disse, facendo ridere tutti.

Arrivò da mangiare e da bere, le peggio porcherie americane e messicane, in un aria leggere a simpatica, con il professore si sciolse, mettendosi a raccontare della sua gioventù, barzellette e battute un po' spinte:

<< allora.... c'era un figlio che va dal padre e gli chiede:"papà, ma quanti tipo di tette esistono al mondo?". Il padre sorride e gli risponde:" la donna, figlio mio, passa per tre fasi: la prima, fino a 30 anni  dove le sue tette sono come dei meloni, sode e tonde; poi diventano, intorno ai 35-40, come delle pere, apprezzabili ma stanno un pò appese. Infine diventano come le cipolle". Il figlio lo guardò sconcertato e chiede:" come le cipolle?". Il padre sorride e rispose:"sì, come le cipolle, le vedi e ti fanno piangere!". La madre e la figlia, avendo sentito tutto, si infuriarono, così anche la figlia chiese:"mamma, mamma, e gli uomini?". La madre sorrise e rispose:"tesoro, anche gli uomini passano per 3 fasi, la prima fino a 30, dove i loro membri sono come dei tronchi di quercia, grossi e robusti; dai 35-40 invece, diventano delle canne, fressibili ma ancora utilizzabili. Infine diventano degli alberi di Natale." La figlia la guardò sconcertata e chiese:"come degli alberi di Natale?". La mamma sorrise e rispose:

"Sì, morto dalla punta alla radice con le palle come decorazione">>

Lawrence intervenne:<<ah, quindi TU sei allo stadio "albero di Natale "?>>

Una fragorosa risata riempò il tavolo, e il povero Max, che stava bevendo, rise a tal punto che la coca cola gli uscì dal naso, facendo proseguire quella risata alle lacrime. Anche Raphael non potè trattenersi e si piegò sul tavolo ridendo.

A fine cena, Lawrence disse:<<ragazzi perché non andate a fare un giro dei mercatini? Noi si resta ancora un po' qui a chiacchera, basta che condividete la posizione in tempo reale, così vi veniamo a prendere tra un pò...>>. L'idea fu accolta e i due ragazzi si avviarono verso le bancarelle.

<<te basta alcol, che poi ti devo riportare a casa in braccio!>> ammonì  Sirio l'artista che stava avanzando la terza birra. <<appunto, poi diventi molesto!>> lo stuzzicò Marcus. Lawrence in risposta ai due, si traccannò tutto di un fiato il boccale, rispondendo a tono con un rutto, trovando un po'di piedi disapprovazione goliardica.
<<appunto....>> disse l'angelo:<<poi ti metti a limonare anche i pali>>

L'artista sorride, con il 4°boccale tra le mani, facendogli la linguaccia:<<se non ricordo male, quel palo di solito sei tu!>>. Sirio allontanò il boccale dal ragazzo, che si mise a piagnucolare offeso:<<suu hai una reputazione da mantenere con due ragazzi più piccoli! Già temo che razza di discorso sul sesso gli farete...>> disse ridendo, e mettendosi una mano tra i capelli. Marcus non si fece pregare:<<e questo ragazzi era il fisting.... e ricordate non mettetevi roba liscia senza base piatta in culo!>> disse fingendo un tono accademico da lezione. Il professore scosse la testa sorridendo e l'artista esplose a ridere.

Lawrence si rispese il boccale di birra, e lo alzò in aria:<<propongo un brindisi....alla nostra famiglia, che è ritornata e che presto si allargherà! >>
Gli altri due lo guardarono e con un sorriso brindarono.

Questa è la mia strada Where stories live. Discover now