.Capitolo 12.

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Marcus stava odiando Sirio dal profondo del suo cuore, quelle ore sembravano non finire più; oltre ad essere costretto a scrivere praticamente per cosa era stato punito, stare seduto dopo il paddle era una tortura, nonostante i cuscini. Il professore li conosceva così bene, da dargli sempre una lezione aggiuntiva, mai fisica, addatta a loro: Lawrence infatti, odiava dover presentare davati ad altre persone argomenti ben precisi senza poter spaziare e fare collegamenti, cosa infatti lo ostacolava negli esami, mentre Marcus non sopportava scrivere, ordiava proprio il gesto, era un ascoltatore e una persona pratica, stare delle ore dietro a una paginetta stando attento alla grafia, Sirio ci teneva a queste cose, ad allenare la sua pazienza, era proprio una cosa per lui impossibile. Non a caso l'uno era artista e creatore e l'altro futuro medico chirurgo d'urgenza.

Sirio entrò nello studio, seguito da Lawrence abbastanza arrabbiato:<<non posso crederci che dovrò fare altre 4 lezioni con te....>> disse sbuffando. Sirio ridacchiò e gli diede una carezza sulla testa:<<solo perché non vuoi ammettere che ti piace, non solo spiegare ma anche stare al centro dell'attenzione facendomi impazzire!>> gli disse, scuotendo la testa, non lo avrebbe mai ammesso. Lawrence ghignò, e si sedette sul divano, smanettando con il cassetto del cibo. <<tu invece, monello numero 2, a che punto sei?>> chiese il professore a Marcus, ancora a prendere a testate il tema.

<<finito il primo, sto a stendere il secondo.... ti prego fammi alzare da qui un attimo, sto per impazzire>> disse il ragazzo, ottenendo un "si" con la testa dal vecchio. Dolorante e stanco, si alzò massaggiandosi il fondo schiena, prima si andare a stendersi sul divano a pancia in giù, con la testa sulle ginocchia di Lolly. <<accidenti, stai messo male pure te....>> gli disse il biondo, accarezzandogli la testa. L'angelo si limitò a mandarlo a cagare.

Il professore tirò su Marcus, e si sedette in mezzo ai due, con Lawrence appoggiato sulla sua spalla e l'altro steso a riposare sulle sue gambe, prendendosi tutti e tre una pausa.<<.....mi era mancata questa atmosfera.... mi siete mancati voi due in generale>> disse Sirio di punto in bianco, mentre coccolava i due ragazzi, che alle sue parole si strinsero ancora di più all'uomo. <<ci dispiace essere spariti così, purtroppo dopo che abbiamo litigato, poi è successo il dramma di Max. A seguire quel ragazzino, duro e ribelle, mi sono chiesto come tu faccia... è snervante e stressante, ma ci tieni così tanto che non puoi...mollarlo li e lasciare che vada alla deriva da solo.e quando vedi che i tuoi sforzi sono ripagati, ti si riempie il petto di orgoglio!>> disse Lawrence, un po' sconcertato, ottenendo l'approvazione di Marcus, che la pensava allo stesso modo.

Sirio sorrise:<<ti sei risposto da solo.... >> disse stringendoli a sé. Si presero quel momento di intimità dopo tanto tempo, solo loro tre. Il professore si fece sommergere dai due ragazzi, con le braccia una intorno la vita dell'artista e l'altra sullo sterno dell'angelo steso. Purtroppo non poteva mollare la presa con loro, anche perché altri impegni lo chiamavano:<<allora, su! Tu (indicando Lawrence) devi andare a casa ad accogliere come si deve Max e la sua.....fiancè??? Cotta?? Vabbe... e preparare del materiale per domani che hai lezione con me sul futurismo, che mi manderai via mail, e se riesci anche su Pompei che spiego tra poco in classe di Max, che tanto so già che saranno comiche ((((vedrete...)))) . Tu invece (indicando Marcus) rimporta il tuo culetto disubbidiente su quella sedia, che hai un altro tema da finire prima delle 18:30. Se tutti e due sarete stati bravi, stasera si esce a cena, tutti insieme, lasciamo ai ragazzi un po' di libertà e noi ci facciamo una birra chiudendo su sta storia del litigio e del mese di contatti tagliati. Capito???>>

Un coro di lamentele si sollevò quasi immediato, ma il professore ripristinò l'ordine con uno scapaccione a testa, accompagnato da un bacino. Lawrence accompagnò Sirio fino all'aula magna, dove si teneva la sua conferenza, per poi uscire da scuola e salire in sella alla sua moto. Era una wildstar della yamaha nera, e sia Sirio che Marcus la apprezzavano per lo stile ma la odiavano perché preoccupati che potesse fare un incidente. Una delle prime stronzate che si era comprato con i soldi guadagnati.

Max e Raphael uscirono dalla metro dopo una trentina di minuti in viaggio. Avevano avuto occasione di parlare del più e del meno e dovevano studiare per l'interrogazione di Storia del giorno dopo, ma si erano avvantaggiati, facendo metà materiale per uno per poi condividerlo, ripetendo quel pomeriggio. Max era stato un po' trascinato dal mulatto a lavorare, che aveva modi molto autoritari ma gentili di imporgli di studiare.

Infatti era riuscito a fare la sua parte. <<ma come sono i tuoi fratelli? Insomma sai la mia situazione, no? Come...come sono? Tutti gli altri ragazzi sono figli unici, o hanno sorelle quindi non ho idea.>> chiese Raphael, nel mentre del viaggio.
Max lo squadrò:<<vedrai, sono certo ti troverai a tuo agio, anzi, sarai piacevolmente sorpreso!!>> disse gnignando. Il mulatto lo guardò malissimo, un po' preoccupato, sperava davvero tanto di fare una buona impressione con loro, perché voleva restare con Max. Piano piano si era trovato accolto e capito da quel ragazzino, e soprattutto finalmente preoccuparsi di qualcuno era una piccola soddisfazione personale, a lui a cui tutto era statp ordinato senza che ci fossero buone intenzioni dietro. Salirono fino all'appartamento e suonarono.

Quando fu Lawrence a farli entrare......

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