.Capitolo 19.

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Sirio ci mise pochissimo a capire che il ragazzo aveva iniziato a farti uno dei suoi film mentali, anche perché Marcus non era mai stato uno coccoloso, e di certo quello stargli attaccato a cozza era segno che per la sua testa c'erano brutti pensieri.
Ma non poteva spalmagli in faccia la verità, lo avrebbe fatto scappare ancora più lontano, doveva raggirarlo :<<dai su, sulle mie ginocchia, così puoi andare...>>

Marcus s'impanicò non poco, attaccandosi ancora di più al petto dell'uomo, non voleva finisse tutto, non voleva perdere quel poco tempo che si concedeva per stare con lui per lasciare spazio agli altri..... <<suu che succede? Sono solo due sculacciate, una riscaldatina, che c'è, hai per caso la coscienza sporca?>> disse punzecchiandolo. Sirio aveva perfettamente capito cosa non andava, ma voleva vedere fin dove il ragazzo di sarebbe spinto pur di non dirglielo.

Marcus fece un briefing veloce, cosa poteva dire di aver fatto pur di allungare la punizione? Di certo sarebbe stato più doloroso, ma avrebbe potuto passare più tempo con Sirio senza destare sospetti.... iniziò ad inventarsi cose a caso di corsi non fatti e esami non dati, cercando di attirare l'ira del professore. Sirio lo stette ad ascoltare per un pò, prima di gettare la bomba:<<balle! Preferiresti davvero prenderne tante che dirmi quello che hai!!! Marcus non devi inventarti cose a caso pur di farti punire per poi passare del tempo con me.... perché continui a credere che l'unico tempo che io possa dedicarti, sia quello per educarti, dannazione ragazzo...>>

Marcus, si allontanò di un paio di passi, guardando in basso. Odiava trovarsi con le spalle al muro così, e odiava dover rivelare il suo star male quando sapeva di essere solo paranoie di un ragazzo che non riusciva a passare oltre certe cose. Sirio lo guardò severo, anche ferito dal fatto che Marcus credesse e pensasse quelle cose, anche perché il professore non smetteva mai di ricordare ai ragazzi quanto fossero importanti per lui.
<<Marcus, parla o ti faccio parlare io! Eh sì, questo è un ultimatum!!>> disse severo e fermo Sirio.

Il ragazzo cercò di difendersi, come poteva, ovvero con la lingua:<< credi che sculacciarmi di nuovo a morte mi faccia parlare, vecchio pazzo???>> disse. Sirio si tirò su le maniche della camicia, e minacciosamente si avvicinò al ragazzo:<<cosa credi? Sono stato nell'esercito, ho combattuto una guerra.... conosco altri modi per interrogare che tu neanche immagini... tieni la lingua a freno....>> disse passivo aggressivo.
Marcus guardò altrove, cercando di non incontrare il suo sguardo, ma il professore gli prese con la mano il mento, e lo gelò con i suoi occhi verdi:<<Marcus, stavolta non ne esci..o parli o parli, non ci sono alternative.>> disse.

Ci fu una lunga pausa di silenzio, aveva ragione l'uomo, questa volta non poteva scappare come faceva sempre:<< io non voglio....sprecare il tuo tempo. Hai tante cose da fare, hai da pensare a Lolly e adesso anche a Max e forse a Raphael.... non voglio solo mettermi in mezzo...>> disse sconsolato, con una vocina che a malapena si sentiva.
Sirio gli prese il suo volto tra le mani:<< perché pensi sempre di non valere l'affetto che ti viene dato? Marcus tu sei MIO FIGLIO, come lo è Lawrence... non ti ricordi la prima volta che avete dormito a casa mia, che eravate tutti e due spaventati per una notifica di sfratto e vi ho fatto addormentare in braccio a me? Non ti ricordi quante volte avete dormito SU di me, impilati come dei gatti? O di tutte le risate, i pomeriggi, le giornate passati insieme, o in giro o in completa pigrizia sul divano? Quello cosa è? Tempo di qualità se passato con Lawrence e tempo sprecato se passato con te? No, no e poi ancora no! Smettila, ti prego, di metterti da parte, di pensare di non potermi chiedere "papà voglio passare un pomeriggio solo io e te, da soli" perché pensi che sia tempo speso male.... >> disse, ferito ma sincero, mentre piano piano vedeva quegli occhi grigi riempirsi di lacrime.

Sirio gliele asciugò con i pollici, e lo prese in braccio, dandogli una spalla su cui piangere, non resistendo più a mostrare la sua parte più tenere e paterna:<<amore di papà, tu vali tutto l'impegno, il tempo e l'affetto che ti do. Per me la ricompensa più grande è vedervi crescere, felici e al sicuro. Ho preso sotto la mia ala due piccoli ragazzini spaventati e soli al mondo tre anni fa, ed è stato meraviglioso vedervi crescere e maturare in due ragazzi bravi e sicuri di sè, come un giorno sarà meraviglioso vedervi uomini, sia tu, che Lawrence, che Max tra un po'. Io..... io volevo morire dopo che Selene morì, tra le mie braccia quel giorno..... voi mi avete dato una ragione per continuare a vivere....mi avete salvato, tu soprattutto. Ho superato le mie paure, i miei traumi solo per poter essere abbastanza forte da aiutare te e Lolly.>>

Quando Marcus alzò gli occhi, vide che anche Sirio era sull'orlo di piangere. Si strinse forte a lui, la sua testa non la smetteva di ripetergli che era colpa sua, che aveva fatto stare male il professore, ma Sirio mise una mano sulla testa, a coprirgli un orecchio, e pressando l'altro sul suo petto:<<smetti di pensare chissà quali idee abominevoli, frena quella testa che ti ritrovi..... va tutto bene.... non è colpa tua, niente è colpa tua, né quello che ti ha fatto il tuo patrigno che quello che ti ha fatto Seth. Non te lo meritavi...>> disse dolcemente, proteggendolo.

Rimesero un po' così, il professore si sistemò sul famoso divanetto in pelle, per poter fare un discorso molto importante:<<credo che sia ora per te di chiedere aiuto.... seriamente....>> disse Sirio di punto in bianco. Marcus si allontanò, spaventato e arrabbiato:<< NON ho bisogno di entrare in terapia, sono....SONO SOLO PARANOIE. fine!>>
Venne quasi subito fermato dal professore, che gli mise un dito sulla bocca:<<tu soffri di PTSD (disordine da stress post traumatico) , e mi sa anche di altro. Io ho cercato di aiutarti , ma qui hai bisogno di un aiuto serio.... >> disse cercando di non aumentare l'ira del ragazzo.

Cosa che non avvenne, perché Marcus esplose:<<MA CHI CAZZO CREDI DI ESSERE?? fai tutto il dolce e il tenero e poi mi dici che ho bisogno di uno bravo???? Mi vuoi davvero così tanto, SCARICARE a qualcun'altro perché sono troppo problematico, eh???? Ma poi cosa cazzo ne sai te oh??AHIA!>> disse, finchè uno sculaccione non fermò il suo flusso incontrollato di rabbia. Sirio lo guardò seriamente:<< perché io l'ho avuta! Perché io ho fatto la guerra, e mi ha lasciato cicatrici e segni che tu non hai la più pallida idea.... perché ho ucciso e visto gente uccisa, figli strappati e ammazzati davanti alle madri, migliaia di ragazze con negli occhi la voglia di MORIRE per gli abusi e gli incubi che avevano subito!!! Lo sai che dopo la guerra del Bosnia-erzegovina lo stupro è diventato un crimine di guerra e contro l'umanità??? E sai tra tutti quegli occhi vacui di ragazze violate chi c'era? Selene.......la mia Selene.!>> gli disse, rivelando cose che mai avrebbe rivelato a nessuno, lasciando Marcus senza parole.

<< ora.... c'è un mio carissimo amico, che è in pensione ma che è esperto nel settore.... che ha aiutato me e Selene dopo la guerra ad avere una vita normale, lontano da quegli incubi ... io non ti sto "scaricando", ma ammetto dove la mia possibilità di aiutarti veramente di ferma, e io ci sarò, per tutto il tuo percorso con lui. Se vorrai ti posso anche portare io e tornarti a prendere ogni singola volta che hai una seduta, e stare con te tutto il tempo che vorrai..... tu più di tutti sai che, in ambito medico, la vita e la cura di una persona con la Depressione Major, vale quanto quella di un malato di cancro.>> disse, non smettendo di accarezzarlo, baciarlo e coccolarlo. Marcus ne era sempre stato alla larga dagli psicoterapeuti e psichiatri, non voleva gli entrassero dove neanche lui era entrato. Ma Sirio aveva ragione.... aveva bisogno di aiuto. Erano passati 3 anni e ancora stava male.

<<se non vuoi farlo per te, farlo per me.... mi farebbe molto piacere che tu almeno lo conosca e ci scambiassi due parole... lo faresti per papà?>> disse alla fine Sirio, come per convincere un bambino a prendere una medicina amara. Marcus annuì con vigore, ottenendo un sospiro di sollievo da parte del professore e tante coccole.
<<bravissimo il mio ragazzo.... papà ti vuole un mondo di bene! Ti va di andare a prendere un gelato o un caffe' con me, solo noi due?>> chiese Sirio.

Marcus sorrise, e annuì:<<si, mi farebbe un sacco piacere!>>
Si tirarono su in piedì, e il professore non resistì dal sistemare i vestiti al suo ometto, ottenendo un sorriso sincero e felice di quelle attenzioni. Uscirono insieme dallo studio, per poi trovarsi davanti Raphael, lì lì pronto a bussare alla porta.

Questa è la mia strada Where stories live. Discover now