I fantasmi del cuore - Capitolo 30

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Afferro uno dei pugnali di Diego ancora legati alla sua cinta, siamo spalla contro spalla, io lui e Luther formanti un piccolo cerchio.

«Lontani dalle finestre.» Sussurra Diego e lentamente ci muoviamo in perfetta sintonia.

«Posso aprire la porta a modo mio.»

«Non pensarci nemmeno Luther, è esattamente quello che vogliono.» lo ammonisco con voce ferma e decisa: «Probabilmente dietro la porta ci saranno già schierati uomini armati pronti a spararti.»

Con la coda dell'occhio vedo Diego sorridere compiaciuto, i suoi insegnamenti sono davvero serviti a qualcosa.

«E allora che facciamo? Restiamo immobili fin quando non si fanno avanti loro?»

Mi rendo conto che in effetti Numero Uno non ha tutti i torti. Ci hanno bloccati per ucciderci o per farci perdere tempo?
Temo entrambe le cose.
Digrigno i denti, serro la presa sul pugnale, sono diventata forte eppure ecco di nuovo la sensazione di essere impotente di fronte ad una sfida. Perché? Perché non posso avere la sicurezza di poche ore fa dentro al Grinde? Ogni secondo che passa è uno che si aggiunge ai miei timori, alla paura di ritrovare Klaus stecchito da qualche parte.
Nemmeno le alte sfere dei cieli potranno placare la mia ira se dovessi scoprire che Klaus è...
Sento un brivido alla mia sinistra.
All'apice della mia ansia e dei miei timori, percepisco un gelo improvviso che si alza da sotto al pavimento. Con cautela mi abbasso poggiando l'orecchio a terra, chiudo gli occhi per concentrarmi ma non sento niente, solo la brezza che mi ha risvegliata da quel maledetto stato di panico che spero prima o poi cancellerò per sempre.

Stando bassa, quasi accucciata per timore di essere un bersaglio facile per eventuali attacchi dalla porta principale, seguo la pista di ghiaccio come un segugio, arrivo in cucina, il freddo percepito con più intensità mi conduce ad una porta secondaria che sembra dare verso l'esterno.

Il clima è glaciale esattamente come quello della sua stanza da letto. Klaus è qui, ne sono sicura. E in qualche modo è riuscito ad entrare in connessione con me.
Paradossalmente mi ritrovo a sorridere felice.

Luther e Diego mi hanno raggiunta a passo silenzioso (per quanto Numero Uno possa essere furtivo con la sua stazza), annuisco debolmente e spero mi abbiano capita senza bisogno di parlare.
Ovviamente con Diego succede e fa cenno al fratello di seguirlo.

Ci appiattiamo accanto la porta: i fratelli da una parte e io dall'altra, quando Diego la apre veniamo investiti da una pioggia di proiettili e le schegge del muro volano da tutte le parti generando il caos. 

Klaus Trilogy - The Umbrella Academy fanfiction - Alice Gerini -Where stories live. Discover now