Il mondo dei morti - Capitolo 31

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Ma che figata! Perché non ci ho pensato prima? Prendere possesso del corpo di Klaus è bellissimo, adesso capisco perché qualche ora fa Ben si guardava attorno come un bambino curioso. Queste sensazioni piene di vita che avevo dimenticato pervadono tutto il corpo e mi fanno venire brividi di gioia.

Ben non mi da tempo di provare a pieno queste emozioni che si scaglia contro di me: «Esci Val! Non torneremo a casa!»

«Te lo scordi, ci torniamo eccome!»

«Cosa te ne importa di tornare nel presente?»

«Non importa a me, importa a lui!» indico l'anima di Klaus.

Per un attimo restiamo in silenzio in mezzo ad un viale, i passanti mi guardano straniti, le mamme tirano via i bambini ed effettivamente non me la sento di biasimarle...Probabilmente anch'io reagirei allo stesso modo se avessi un figlio e vedessi un pazzo sbraitare da solo in strada.

«Sai che ti dico?» Ben sembra essersi calmato ma è un solo istante: «Non mi interessa!»

Si lancia nuovamente su di me, una terribile fitta allo stomaco mi assale, le dita di Numero Sei si avvinghiano sul mio braccio nel tentativo di spingermi via e, maledizione, ci riesce. Non riesce tuttavia a fermare Klaus che torna nel suo corpo e ricomincia non solo a correre ma a lottare col fratello per la possessione del proprio corpo.
Non credo proprio, mi son piaciute troppo quelle sensazioni, adesso tocca a me! Ormai non posso più parlare con mia nonna, Cinque ci porterà a casa, assaporerò nuovamente il sapore amaro del fallimento ma almeno convincerò Diego una volta per tutte che...

Klaus svolta in un vicolo barcollando male, lo stesso su cui siamo atterrati tempo fa, si dimena sotto gli occhi sbalorditi di Cinque e Luther che ovviamente non capiscono cosa sta succedendo...E i loro visi si contorcono in disgusto non appena Klaus, piegato in due, vomita letteralmente fuori suo fratello. Un'ondata giallognola, bianca e arancione che fa la doccia Numero Sei.

Per fortuna son rimasta indietro e non sono stata invasa dalle interiora di Numero Quattro. Per fortuna sono morta e non sento l'orrendo olezzo che sicuramente starà emanando quella roba.
Okay, forse prendere possesso del corpo e riattivare i sensi non è più una priorità.

Cinque e Luther scuotono la testa, Cinque lo insulta e io mi inginocchio al suo fianco per accertarmi che stia bene.

«Dove diavolo sono finiti tutti quanti?» ringhia Cinque guardando l'orologio al polso: «Avevano un compito, uno solo!» è agitato, molto agitato: «Perfino Klaus ci è riuscito.» il suo urlo frustrato squarcia l'aria mentre getta in aria una valigetta nera che scompare poco prima di toccare il pavimento.

Luther abbassa la testa passando disperato una mano sulla fronte, il fratello se ne va a denti stretti e a pugni serrati.

Merda...E adesso che facciamo?
Ma soprattutto: dove sono finiti tutti quanti e perché non sono riusciti a venire all'appuntamento?

Klaus Trilogy - The Umbrella Academy fanfiction - Alice Gerini -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora