Il mondo dei morti - Capitolo 9

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Raggiungiamo la casetta a schiera in cui si suppone abitino Allison e suo marito, davanti ad essa però, poco distante da dove abbiamo parcheggiato, notiamo quello che sembra essere un furgoncino per le consegne di latte a domicilio.

Il lattaio è un ragazzo dall'aspetto molto giovane nonostante i capelli bianchi, i tratti nordici, la divisa che non nasconde le forme di chi sì fa il lattaio ma probabilmente frequenta anche qualche palestra o comunque si mantiene in forma. Bussa alla porta di casa ma non gli risponde nessuno, fa un secondo tentativo poi si gira verso il furgoncino.

«Pare che Allison non sia in casa.» sussurra un Klaus abbattuto accasciandosi sopra al volante.

«Perché non ha il latte con sé?» concentro lo sguardo sul ragazzo che continua a fissare il furgone alle sue spalle, come se stesse parlando telepaticamente con qualcuno: «Quale lattaio va a bussare nelle case senza latte?»

«Forse vuole solo prendere un ordine.» lo giustifica Klaus con innocenza.

«Ha ragione, c'è qualcosa che non quadra.» mi da man forte Ben sbucando tra i due sedili anteriori.

Il lattaio torna al suo furgone salendo però dalla parte del passeggero confermandomi l'ipotesi che non sia solo, osserviamo il mezzo accendersi e andarsene con tutta calma, voltando l'angolo.

«Seguiamoli.» propongo.

«No, no, aspettiamo che Allison torni a casa.»

«Klaus, quel tipo era palesemente sospetto e stava cercando Allison.»

«Magari in realtà cercavano Ray.»

«Che è in galera.»

Klaus si gira di scatto verso di me: «Val, non stai più pattugliando le strade con Diego, ok? Erano semplici lattai.»

Resto gelata sul posto mentre Numero Quattro rimette in moto la macchina per fare retro front.

«Ultimamente sei un po' troppo nervoso.» gli faccio notare senza mezzi termini, prima la lite in mezzo alla strada con Ben e son pure venuti alle mani, poi il maltrattamento del pover'uomo della setta dentro la prigione e adesso la risposta acida a me.

Klaus non risponde e persino Ben che di solito trova sempre un modo per beccarlo decide di rimanere in silenzio.

Un viaggio veramente triste e pieno di disagio, nessuno parla fin quando Klaus non si ferma nuovamente davanti la centrale di polizia: «Tocca a te Ben, vai a liberare Ray.» stranamente suona come un ordine piuttosto che una richiesta di favore.

«Avrei potuto farlo io.» borbotto girandomi dall'altra parte.

Ma Klaus non risponde, nemmeno quando rimaniamo soli.


SPAZIO AUTRICE

Hello readers! Ecco un'altra differenza con la serieTv. Sulla serie Klaus non vede quasi mai gli Svedesi se non uno di loro come cadavere e l'altro come comparsa sull'episodio finale, infatti non appena lo vede chiede ai suoi fratelli e sorelle chi sia.

Ma anche qui l'ho voluto aggiungere un po' prima per aiutarmi nella trama della fanfiction, spero possiate perdonarmi 👻

Klaus Trilogy - The Umbrella Academy fanfiction - Alice Gerini -Where stories live. Discover now