Il mondo dei morti - Capitolo 26

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Grazie alle magie del mondo dei morti, siamo finiti in un letto king size dell'Hotel Oblivion, Klaus è ancora sopra di me con il fiatone e io sotto accarezzo i suoi splendidi capelli morbidi.

«Le parole magiche.» sussurra senza guardarmi.

Ovvia allusione al mio Ti amo di non so più quanto tempo fa. O forse è più corretto dire del nostro Ti amo.

«Spero tu ti sia riposata a dovere perché torneremo indietro insieme.» finalmente mi guarda e il suo sorriso è talmente radioso che sembra illuminare tutta la stanza: «Ma niente più scleri come quello con i tuoi nonni, intesi? Altrimenti ti ci rinchiudo qui dentro.»

«Promesso, parola di scout.» alzo indice e medio della mano destra tenendoli uniti.

Klaus fa una smorfia: «Se tu fossi una scout fidati, saresti stata sbattuta fuori al primo giorno.»

«Non è colpa mia se mi ecciti così tanto.» cerco di difendermi sentendo un inevitabile imbarazzo prendere possesso di tutto il corpo, in modo particolare quando Klaus si sdraia al mio fianco e posso mettermi sull'incavo della sua spalla.

Sospira abbattuto chiudendo gli occhi: «Parlavo delle aggressioni, omicidi e tutto il resto. Pervertita.»

Gli salgo a cavalcioni andandogli ad accarezzare il petto con finta innocenza: «Beh, se mi vuoi girl scout diventerò girl scout.»

Assume un'espressione beata chiudendo persino gli occhi: «Oh la divisa con camicetta e pantaloncini ti starebbe un incanto.»

«Sei serio?»

«Si e ora mettiamo subito alla prova il tuo autocontrollo.»

Mi spinge verso il basso e ridendo mi ritrovo nuovamente tra le sue braccia.
Io una girl scout? Ma per favore!

***

Usciti dalla stanza d'hotel, a darci il benvenuto è il giardino curatissimo della villa principesca di Numero Quattro.

«Mondo reale, sono tornata!» esclamo verso gli adepti che ovviamente non mi degnano di uno sguardo: «Dov'è Ben?»

Klaus fa spallucce: «Starà seguendo la ragazza che tanto gli piace, Jill qualcosa. Poverina, chissà come ci si sente ad avere un fantasma che ti segue ogni secondo.»

Lo guardo stranita aggrottando le sopracciglia: «Sei serio?» chiederglielo è inevitabile anche perché io lo seguo da quando sono morta (e anche quando ero viva ma questo è un dettaglio) dovrebbe sapere come ci si sente.

«Cos'è, la domanda del giorno?» Klaus non trattiene un sorriso.

«Più o meno.» gli do un bacio sul naso alzandomi sulle punte: «Vado a cercarlo.»

«Perché? Non mi dirai che adesso ti piace anche guardare! Il tuo percorso da girl scout sarà decisamente molto lungo.»

Scoppio a ridere rifilandogli un leggero pugno sul braccio: «Ma no, scemo, voglio solo chiedergli come ha fatto per prendere possesso del tuo corpo.»

«Valery Lane ne abbiamo già parlato, nessuno prenderà possesso del mio...»

Ma è troppo tardi, non riesco a sentire le ultime parole di Klaus poiché ho già mosso il mio spirito verso il giardino della villa. Devo capire come fare per "usare" il corpo di Klaus a mio vantaggio.
E non solo per salvare mia nonna.
Ho un'altra questione in sospeso. 

Klaus Trilogy - The Umbrella Academy fanfiction - Alice Gerini -Where stories live. Discover now