Il mondo dei morti - Capitolo 30

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Ho seguito Diego fin quando quest'ultimo non raggiunge Ben, è convinto si tratti di Klaus che dato il suo stravagante comportamento sia sotto qualche sostanza stupefacente ma deve ricredersi non appena Ben canticchia qualcosa. Si abbracciano e ammetto di essere invidiosissima di quel tocco stretto e sicuramente confortevole...Mannaggia a me, sapevo sarei dovuta entrare io nel corpo di Klaus.

«Cinque ha trovato un modo per tornare a casa, ci vediamo tra un'ora nel vicolo, va bene?» ovvia allusione al punto in cui sono caduti tutti i fratelli Hargreeves nel viaggio del tempo agli anni '60, Ben risponde un po' titubante dicendo al fratello che deve sbrigare alcune faccende e che lo raggiungerà il prima possibile, Diego torna all'auto per andarsene alla velocità della luce dopo una seconda raccomandazione sul trovarsi in quel punto in quel preciso istante altrimenti addio ritorno a casa.

«Cosa c'è da pensare? Andiamo!» gli dico e sono sicura che, a differenza di Diego, lui può sentirmi benissimo.

Ben è titubante, si guarda indietro e non dice nulla.

«So che è difficile ma...»

«Io non voglio andarmene Val, voglio stare qui.»

«Oh no bello, te lo scordi!»

Faccio un urlo e balzo all'indietro quando vedo Klaus, quello vero, emergere dalla spalla di Ben, il corpo colorato di blu e azzurro esattamente come quello delle anime che richiama (quando si ricorda del suo potere). Con una smorfia e continuando a spingere, Klaus cerca di spingerlo via ma il fratello lotta con tutte le sue forze per rimanere dov'è.

Che cavolo ci faccio qui imbambolata ad osservare la scena?
Scuoto la testa risvegliandomi da un mezzo incantesimo di imbambolamento: «Esci da questo corpo, Ben Hargreeves!» grido prendendo la mano di Klaus tirando via.

«Ferma ferma ferma, così mi lussi una spalla!» grida Numero Quattro.

«Te la sistemo non appena prenderò possesso del tuo corpo! Ben esci fuori!»

«Potete anche scordarvelo!»

Numero Sei si scuote con talmente tanta forza da buttarmi all'indietro, Klaus scompare e Ben inizia a correre all'impazzata verso una meta non precisa.

«Sai bene che posso raggiungerti come e quando voglio!» sbraito iniziando a correre.

Ed è vero, da fantasma sarà impossibile stancarmi.
Ma ora che ci penso effettivamente anche Ben lo è nonostante ora abbia un corpo vero, è la classica possessione in cui la carne è solamente un burattino e la forza dello spirito possessore la fa da padrone, un po' come quando nei film si vedono bambini con superforza e occhi neri profondi.

Infatti il maledetto corre come un pazzo, nel mentre il povero vero Klaus cerca di uscire dalla spalla destra, maledicendo il fratello e lanciandomi occhiate: «Aiutami santo cielo!»

Accelero e in uno slancio cerco di dargli una spallata...

Una forza misteriosa mi blocca all'istante come se, anziché contro Ben, fossi andata a sbattere contro un muro di mattoni invisibili.

Cos'è questo odore? Smog? E questo pizzicorìo sulle guance?
I miei occhi si buttano in terra per vedere Klaus e Ben circondati da un alone bluastro.
Mi guardo le mani, sono più grandi del normale e le scritte Hello – Goodbye mi salutano.
Passo le dita sul mento...Cos'è...Barba?

«Porca vacca!» esclamo sorridendo mentre i fratelli Hargreeves si alzano da terra, increduli: «Sono diventata te!»

Klaus Trilogy - The Umbrella Academy fanfiction - Alice Gerini -Where stories live. Discover now