Capitolo 11: Vacanza (Parte 1)

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Dave piantò i gomiti sul bancone e sospirò.

«Una birra, per favore.»

Il barista annuì, servendogli la bottiglia. L'aprì con il tira tappi e gliela porse. Il soldato l'afferrò e prese un lungo sorso, facendosela scorrere per l'esofago con una voglia matta di dissetarsi. Quasi metà della bottiglia era già dentro il suo stomaco; l'appoggiò sul legno con un lieve stridore, sbuffando con una punta di soddisfazione. Era sera, poco dopo l'ora di cena; dopo essere tornato dal magazzino, si era ricongiunto con Noah con la speranza di poter trovare qualche altra prova decisiva che avrebbe dato ampio spazio per proseguire le ricerche, eppure – a detta del ragazzo – erano finiti in un vicolo cieco, e per il momento forse era meglio che si fermassero. Si era già fatta una certa ora, a furia di rimuginare e cercare prove campate in aria per non illudersi che davvero non vi era nulla di nuovo in quelle continue ripetizioni. Lui e Noah avevano cenato separatamente; in cucina con un bel piatto di pasta, il primo; in camera con il solito fast-food fritto e rifritto, il secondo. Dave era consapevole che la scelta del giovane era da accostare al non volerlo sentire discutere sul caso; dopo una giornata passata a lavorare e in giro per la città, voleva un attimo di pausa e di svago tutto per sé. Su questo non poté dargli torto: un po' di riposo non guastava mica. Eccetto per lui, tuttavia. Quelle foto che aveva rinvenuto nella spazzatura del nascondiglio di Gonzales non facevano altro che ronzargli per la testa come una zanzara intenta a non volergli riconciliare il sonno. Non erano foto scattate in giro per la città negli ultimi mesi; risalivano a dieci anni prima. E Morrison non era in grado di farsene una ragione per questo motivo; come poteva starsene sereno e tranquillo se quel dannato assassino aveva avuto tra le mani delle foto che solo qualcuno avrebbe potuto dargli, o che qualche hacker esperto aveva rubato dai server del Navy SEAL? Ma chi mai poteva essere interessato ai momenti in cui i due gemelli erano in servizio insieme? Perché specificare la condizione cui Nicholas era vittima? Per facilitare il compito di Gonzales? Per usare maniere diverse con cui agire? Troppe domande vagavano per la mente di Dave da fargli dimenticare di essere al bar, di avere la bottiglia di birra in mano, la quale parve deformarsi a causa della pressione della sua mano vigorosa; la libera la teneva davanti alle labbra, gli occhi marroni fissi sul vuoto a pensare a tutto quello che era accaduto in neanche ventiquattro ore. Noah non gli aveva detto nulla che potesse estinguere i suoi dubbi; era sicuro che Barney era stato assoldato da qualcuno che conosceva bene i gemelli, ma non aveva idea di chi diavolo poteva essere, poiché lui non aveva mai avuto a che fare con la loro vita da potercisi immergere totalmente come stava facendo il soldato. L'unica cosa che avrebbe potuto fare era inoltrarsi nei server del Navy SEAL per assicurarsi che vi fosse stata o meno una violazione nei loro archivi. Niente di più. Anche se era un hacker, non avrebbe potuto introdursi nella mente delle persone, quindi tutto ciò che andava al di là della tecnologia rimaneva inviolabile. Aveva già fatto fin troppo, Noah; non poteva sperare solamente nella grazia delle violazioni per ottenere sempre più indizi. Doveva esserci qualcosa in più che gli era sfuggito, che poteva scovare anche a mani nude. Ma cosa? Cosa? Gli arrivò una pacca sulla spalla. Dave sbatté le palpebre un paio di volte, scuotendo la testa.

«Pronto? Terra chiama Dave.» disse una voce alla sua destra.

Scoccò un'occhiata di sbieco, incontrandosi con le iridi verdi, socchiuse e profonde, di Gregory Reed. L'amico era seduto al bancone, bottiglia di birra in mano e labbra incurvate in un sorrisino leggermente amareggiato.

«Uh... – Dave si grattò il retro del collo con disagio, curvando la schiena in avanti. – Ci sono. Ci sono.»

Gregory sbuffò una risata. «Davvero? Allora ripeti quello che ti ho raccontato negli ultimi dieci minuti.»

Morrison si passò una mano sul viso stanco per l'imbarazzo di essere stato colto in fragrante. «Perdonami, Greg. Mi sono perso non appena hai detto che avevi scattato delle foto alla nuova cucina. Non volevo.»

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