Capitolo 22: Sorpresa?

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«Come accidenti hai fatto ad entrare senza autorizzazione? E come facevi a sapere che ti avrei chiamato qui?» uscì spontaneamente dalle labbra di un Dave Morrison alquanto stupito da quello che si presentò davanti ai suoi occhi.

Non era concesso a persone all'infuori del Navy SEAL di poter entrare e scorrazzare per i corridoi del quartier generale come se fosse casa loro, eppure quel ragazzino pareva avesse il controllo di ogni luogo cui metteva piede, facendosi strada con nonchalance e provocante serenità. Era all'interno della sala briefing, seduto al suo posto, spaparanzato allo stesso modo in cui farebbe nel suo ufficio alla CIA. Da quanto tempo era lì? Ancora non gli aveva mandato alcun messaggio, nulla che potesse fargli intendere che sarebbero dovuti partire per un'azione militare con tutto il Team Bravo riunito; non lo aveva aggiornato sui progressi fatti a casa di Gregory né del fatto che Kenneth Jung fosse coinvolto in questa faccenda da richiedere l'utilizzo della mano di ferro. Invece eccolo là, beato ad osservarli con la faccia di chi voleva delle spiegazioni, ma che al contempo non voleva ascoltare, poiché già informato di tutto ciò che c'era da sapere a quanto pareva; voleva tuttavia sentirle provenire da parte sua, le domande sul come lo avesse battuto sul tempo.
Era furbo, Noah Finley.
Furbo e scaltro da sgattaiolare con l'anonimato che tanto lo caratterizzava, sfuggendo agli occhi di tutti per poter agire e fartela sotto al naso. Aveva abbassato la guardia, permettendogli di accoglierlo come un padre in attesa che il figlio rientrasse a casa, in ritardo dopo una festa alla quale non gli era stato consentito andare; si erano scambiati i ruoli, in quanto Dave non aveva fiato a disposizione per rispondere alla domanda che il giovane gli aveva rivolto, ribattendo di petto con un'altra per spostare il fulcro del discorso su di lui, di maggiore rilevanza, visto che l'unico individuo a non essere un soldato, in mezzo a dei soldati, era proprio quel tipetto, il quale era entrato là dentro senza la sua autorizzazione. Aveva presupposto che, se gli avesse detto di presentarsi alla base del Navy SEAL per discutere di un'operazione che avrebbe avuto anche lui come partecipante, non si sarebbe rifiutato, poiché inerente comunque al proseguimento del caso che stava avendo due antipodi, quali erano loro, come protagonisti.
Eppure quella domanda aveva sgretolato ogni sua aspettativa.
Varcò la soglia della porta per dare libero spazio ai suoi uomini e a Stella di entrare e di essere spettatori della scena, condividendo il suo stesso stupore.
Di fatto, un ragazzo aveva appena violato, prima che lui potesse avvisare il personale di farlo entrare, il loro perimetro e se ne stava lì, atteggiandosi da boss.
Impassibile e schietto, Noah non si sbilanciò, rimanendo nella stessa posizione.
Era scontato come il suo odio per le verdure che Dave gli avrebbe posto quella domanda; troppo anormale per un soldato ritrovarsi un civile nella sua comfort zone? Aveva fallito miseramente nel volerlo coinvolgere in una missione. Poteva anche peccare nella difesa e nell'offensiva corpo a corpo; poteva anche essere incapace ad impugnare una pistola, non essendo un agente operativo come gli era stato ripetuto fino alla nausea, ma questo non significava che fosse uno sprovveduto, il quale sarebbe potuto cadere come una pera cotta nel suo insulso e stupidissimo tranello. Nei confini dell'informatica, non avrebbe potuto raggirarlo nessuno. Partire per un'operazione? Lui? Gli aveva esplicitamente detto che non sarebbe mai sceso sul campo, e cosa aveva deciso di fare per mandare avanti le loro indagini? Proprio quello che gli aveva detto di non fare. Stava forse giocando con la psicologia inversa? Per Dave era già tutto organizzato alla perfezione; loro se ne stavano tranquilli ad organizzarsi e il ragazzino hacker sarebbe arrivato dopo, come se la sua esistenza valesse per quel preciso istante in cui si sarebbe unito alla squadra, senza neanche chiedergli se anche per lui andasse bene una simile scelta. Avevano deciso dei passi che avevano compiuto insieme – sebbene in contrasto – adattandosi alle circostanze che li aveva indotti al pericolo; non gli avrebbe permesso di fare come diavolo gli pareva.
Era abituato ad essere isolato ed evitato dalla gente, ma come se n'era infischiato in passato, se ne sarebbe infischiato anche davanti ad un gruppo di energumeni in divisa, dall'aspetto intimorente che in lui non aveva alcun effetto.

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