Capitolo 48: Fregati

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Dave arrivò all'ultimo piano, non riscontrando il minimo della fatica, lo sguardo torvo e stizzito, e si appostò dietro la porta che lo avrebbe condotto nei corridoi del piano principale. Nonostante avesse ribadito al giovane di non rimanere in silenzio, c'erano stati comunque suoni che gli avevano fatto intendere che fosse ancora con lui; lo aveva sentito sniffare a causa dell'umidità, tossicchiare, oppure starnutire. Se lo avesse fatto per finta, non gli importava. Ciò che contava era che non fosse successo nulla di storto, non importava cosa ci fosse dentro quella testa.

«Sono alla porta. Situazione?» disse all'auricolare.

«Ho appena mosso la telecamera. Esci e prendi il corridoio a destra. Dovrai fare un giro un po' più lungo. – Noah pressò alcuni tasti della tastiera per avere tutte le telecamere che gli interessavano in bella vista sullo schermo. – Hanno cambiato il design dell'ultimo piano; ci sono strutture, mobili, muri e stanze che nella planimetria ufficiale non risultano aggiornate.»

«Cosa?» Dave tentennò.

**

Sui vetri di Noah si infransero le inquadrature di tutto il piano. Aveva appoggiato i gomiti sulle ginocchia, le mani unite davanti alle labbra serrate dall'irritazione. Aveva studiato il percorso più corretto da far intraprendere a Dave, mentre tra loro si era creato quel bellissimo attimo di quiete e pace, dove non vi erano state domande e altri convenevoli utili a far passare il tempo. Lui non ne aveva bisogno; concentrato quanto bieco, mosse le iridi lungo quelle immagini per ricostruire nella maniera più corretta e precisa l'ambiente.

«L'ultimo piano, fino a cinque anni fa, era totalmente diverso. Prima avresti dovuto avere di fronte una serie di uffici, un labirinto di postazioni che avresti potuto saltare coi corridoi per poter raggiungere direttamente l'ala del Direttore. Invece è stato trasformato in una sala aperta al centro. – chiarì, confrontando la piantina cartacea che aveva aperto per paragonare i due piani. – Una volta uscito, sarai proprio accanto agli ascensori, il che è un fottuto problema. C'è una sorta di portineria che ti condurrà ad un piazzale vasto, dove c'è una fontana al centro di tutta la sala. C'è una cupola di vetro in cima al tetto, e un piano superiore dove vi sono gli uffici principali. Quello del Direttore è proprio di fronte all'entrata della hall, con una vetrata che gli permette di vedere l'andamento dei suoi dipendenti in tutte le stanze del piano.»

Mentre spiegava, la presa sulla carta si faceva sempre più veemente, tanto da accartocciarla, quasi strapparla. Se Dave fosse uscito dalla porta delle scale, avrebbe dovuto prendere immediatamente il corridoio a destra con la speranza di non essere notato dai dipendenti. Le telecamere erano diventate il problema minore adesso; lui avrebbe potuto girarle quanto voleva, ma se il piano era stato trasformato in una fottuta hall da museo non poteva fare molto per semplificargli la via. Poteva raggirare la portineria dagli sportelli sul retro, ma poi nello spiazzale con fontana avrebbe dovuto mantenersi sulla destra e sul muro per cercare di salire le scale. Ma come poteva avanzare se alla fine della scalinata, libera e senza nessuno che le percorresse per l'orario di lavoro immersivo con la quale era coincisa la loro irruzione circospetta, vi erano appostate delle persone che stavano discutendo animatamente poco più in avanti della stessa, bloccando il corridoio principale verso l'ufficio del Direttore?
Con rabbia, si morse l'interno della guancia, analizzando attentamente l'intero piano.
C'erano le scale che si aprivano da entrambi i lati delle hall, eppure la parte sinistra era troppo affollata da un via vai diverso dal lato opposto; se la struttura era cambiata, poteva intuire solamente che da quel lato vi fossero gli uffici del CEO e, quindi, un afflusso maggiore di dipendenti che lavoravano per questi e dovevano muoversi avanti e indietro tra i piani la portineria e le postazioni degli altri colleghi. Nella piantina vecchia quella zona era dedicata alle chiamate e agli affari di commercio con altre aziende, il cuore che manteneva in vita tutta quell'azienda al di là della frode e delle truffe con cui si arricchivano. Dall'altro lato, quello più spoglio, ma bloccato dalle persone, vi erano gli uffici stampa, tutto il reparto dedicato alla pubblicità, gli slogan e il giornalismo. Quell'agitazione poteva quasi paragonarla alla Direzione di Timothy, di quanta ansia riuscisse a respirare solo con le immagini in bianco e nero e prive di suono. Inspirò a denti serrati, riducendo la vecchia planimetria in una pallina spigolosa per dedicarsi nuovamente allo schermo.

OPERAZIONE YHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin