Capitolo 59: Con onore

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La risata di Dimitri fu la risposta affermativa che confermò quella rivelazione.

«Esattamente. Finalmente ci siete arrivati.» aggiunse, godurioso di quella frase che giunse alle sue orecchie. «Chi ha sparato per primo non è mai stato rilevante, Morrison. Hai comunque ucciso i miei uomini a sangue freddo

«Ma io l'ho fatto perché credevo... – Dave si portò una mano sulla fronte. – Non avrei mai...»

Indietreggiò, fissando un punto nel vuoto con incredulità.
Quel tradimento non era mai esistito. Lui e i suoi uomini avevano combattuto per una menzogna.
Era stata manomessa.
Le risate con i Del'fin.
Era stata manomessa.
Le bevute tutti insieme.
Era stata manomessa.
Il desiderio di poter incontrarsi anche dopo la missione, senza fare finta di essere dei perfetti sconosciuti.
Era stata manomessa.
Tutto, in realtà, era stato sincero.
Era stata manomessa.
Quella guerra era stata realizzata da qualcuno che voleva vedere le due squadre eliminarsi tra di loro. E loro avevano abboccato, eliminando nel peggior modo possibile quattro uomini che si erano sentiti traditi come avevano reputato di esserlo stati anche loro; avevano premuto il grilletto annebbiati, presi in giro, mossi dalla volontà di qualcun altro che aveva sperato che tutti quanti morissero lì, in mezzo all'Oceano Indiano. Era stato manipolato; aveva trionfato in una missione boicottata.
La squadra di Dimitri – tutti, tutti loro – erano innocenti.

Che cosa aveva fatto? 

Quelle giocate a braccio di ferro, la timidezza nel dormire tutti quanti sotto lo stesso tetto dell'accampamento, il criticare giocosamente le brandine scadenti della fregata, il desiderio di immaginare un mondo dove Russia e Stati Uniti non fossero mai stati avversari: era stato veritiero e gentile sin dal principio. E lui aveva vissuto dieci anni credendo il contrario per colpa di qualcuno che aveva manomesso l'operazione.
Noah aggrottò le sopracciglia con aria stupita, leggendo bene il sentimento che stava prevalendo nel corpo del soldato; stava riflettendo anche lui sul fatto che davvero Dimitri e Dave avessero potuto essere amici, compagni d'arme senza freni; eppure adesso erano lì, divisi da qualcosa che non era partito da nessuno dei due e che non poteva più riappacificarli. A Dimitri non importava avere ragione; voleva solo vendicarsi di chiunque. Che Dave fosse stato manipolato non era rilevante; doveva soffrire come aveva sofferto lui.
Vittima del rancore, non poteva più sfuggire a quella prigione.
Neppure dopo aver scoperto che Dave fosse innocente.

«Cosa credevi, Morrison? Non c'è più niente che puoi fare.»

«Io non ho mai voluto tradirti! – Dave scoprì il volto, turbato. – Non ho mai voluto farlo!» digrignò i denti. «Chi è stato a manomettere l'operazione? Chi è stato!?» alzò il tono, in preda ad una crisi di nervi.

«Sono stato io, Morrison.»

Silenzio.
Le sue corde vocali ebbero un blocco subitaneo che gli cancellò la voce, rimpiazzata da un nodo che gli stritolò la gola e gli estinse la rabbia. Dal guardare nuovamente l'altoparlante, Dave abbassò lentamente la testa; i suoi occhi marroni erano sbarrati, l'espressione allibita. Sia lui che Noah seguirono la fonte della voce per focalizzarsi sull'unica persona insieme a loro che era priva del bavero davanti alle labbra.
Jude Collins li stava guardando senza ripensamento, con un'eleganza e decoro di chi non aveva perso il ruolo di Generale e non fosse in pericolo di vita. I suoi occhi acquamarina non trasudavano nemmeno una singola goccia di rimpianto, bensì erano freddi, colpevoli senza dubbio, ma con una consapevolezza di chi non avrebbe mai provato alcun rimorso.
E d'altronde, dopo dieci anni in cui aveva vissuto quella parte, nessuno aveva dubitato di lui.

Eccetto per Noah.

Quello sguardo che stava rivolgendo loro l'anziano, era lo stesso che aveva tinto i suoi lineamenti quando gli aveva teso la mano alla sala interrogatori; quel gesto di messa alla prova per vedere se si fosse fidato di un perfetto sconosciuto al primo incontro. E lui aveva diffidato; aveva già capito che quell'uomo non aveva nel sangue nemmeno un briciolo di patriottismo o amore per la sua gente se non per il proprio tornaconto personale, per un onore che non esisteva.
Il vero colpevole dell'Operazione Y era davanti ai loro occhi.
Era lui il vero nemico che avrebbero dovuto affrontare.

OPERAZIONE YWhere stories live. Discover now