Capitolo 35: Analista per caso

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Tornato a casa dopo aver fatto la spesa, si stupì di trovare Noah al piano di sotto, vestito con la tipica tuta che indossava a casa, spaparanzato sul divano davanti ad una serie televisiva. Avrebbe giurato di incontrarsi con un soggiorno monopolizzato da una console e rumori di spari, imprecazioni, esplosioni e comandi messi a tutto volume per simulare la presenza di una guerra in casa sua; al contrario, il ragazzo si stava semplicemente riposando in bella vista, e non chiuso nel tugurio al piano di sopra davanti al computer, dove avrebbe potuto fare la medesima cosa. Il fascino dello schermo piatto attirava chiunque; scommetteva che Noah non poteva resistere alla curiosità di guardare scene d'azione a quella risoluzione in 4K. Dopo aver annunciato il suo arrivo, Dave si mise subito davanti ai fornelli. Tagliò il guanciale, preparò i tuorli, il pepe nero e il pecorino, e mise l'acqua sopra al fuoco in attesa che bollisse. In contemporanea ascoltò quello che stava guardando il ragazzo, tanto per capire se i suoi gusti, in quello, sarebbero stati un tantino più conformi ai suoi. Sapeva che adorava alla follia ogni cosa che riguardasse i supereroi, di qualunque universo cinematografico; non era un fan accanito da comprare qualunque fumetto vi fosse in circolazione, anche perché lo stesso Dave, nei suoi quattordici anni, in un periodo di collezionismo cartaceo, aveva perso il conto di quanti volumi di Captain America avesse ordinato direttamente dalle case fumettistiche per avere a disposizione ogni versione che potesse esistere. Per fortuna era uscito fuori da quel giro, altrimenti i suoi risparmi avrebbero pianto lacrime amare. Ma a quei tempi non erano state ancora inventate le tecnologie odierne; il valore del cartaceo, tutt'ora e secondo lui, non poteva mai competere con il digitale. Un fumetto lo si toccava, lo si annusava, lo si guardava senza perdere diottrie; le nuove generazioni non avrebbero mai capito il valore della realtà, di ciò che potevano offrire vinili, fumetti, polaroid e pellicole. Dave era sempre stato un tipo vintage, sebbene l'abitazione moderna; dentro ai cassetti si celavano chicche antecedenti al ventunesimo secolo.
Era fatto così, un po' retrò.
Oltre ai supereroi, Noah andava pazzo per i film d'azione; poteva sembrare strano, ma era così. Film d'azione, psicologici, thriller, drammatici e horror erano i suoi generi preferiti; suspense e ragionamenti contorti erano come un bicchiere d'acqua per lui. In quel momento stava guardando una serie televisiva tratta dai romanzi di Tom Clancy – uno degli scrittori preferiti di Dave, sebbene non fosse chissà quale lettore. Non appena udì il nome del protagonista venire pronunciato, infatti, fischiò compiaciuto. Si lamentava continuamente della inverosimiglianza e dell'ignoranza di quei prodotti, però non poteva fare a meno di guardarli, il caro nerd. Lanciò una battuta riguardo e Noah schioccò la lingua in risposta, dicendogli di fare silenzio. Mentre attendeva che la pasta fosse pronta per trasferirla in padella per versare il guanciale e le uova sbattute, si puntellò sul mobile della cucina per avere un'ottima visuale della televisione. Il primo episodio si era concluso con un colpo di scena incredibile; alla scena della granata tenuta stretta nella mano, ma priva di linguetta, entrambi avevano trattenuto il respiro per la tensione che si era generata nell'aria. Davvero un prodotto niente male e accurato, Dave avrebbe dovuto dargli una possibilità. Quando la pasta fu pronta, si accomodarono l'uno di fronte all'altro a tavola.

«Allora? Che te ne pare?» domandò Dave, mentre attorcigliava lo spaghetto attorno alla forchetta, gli occhi puntati sulla mandibola masticante di Noah.

«...Discretamente buona.» disse questi dopo aver deglutito.

Un ghigno tinse i lineamenti rigidi del soldato. «Ammettilo che non si può levare dalla bocca.»

«Vuoi sentirti dire che è come quella romana? Ok: è come quella romana. Contento?» borbottò Noah, continuando a mangiare.

«Per me è sufficiente.»

«Bene.»

«Uh...Stavo pensando...»

Il ragazzo sospirò dalle narici. Non c'era storia; quell'energumeno da quattro soldi non era in grado di stare zitto per un fottuto minuto. Era una macchinetta sociale che aveva bisogno costantemente di parlare con qualcuno; Noah lo aveva capito benissimo, che Dave fosse un compagnone in grado di instaurare un legame con chiunque gli si presentasse davanti, ma doveva capire che con lui quella facciata demenziale non attaccava per niente. A lui non interessavano i convenevoli, né le lunghe conversazioni dove si doveva parlare per ore e ore di nulla di importante: erano delle perdite di tempo. E giurava che se avesse aperto nuovamente l'argomento Y anche a tavola, senza concedergli neanche la pace di poter assaporarsi quella carbonara, avrebbe preso il piatto e si sarebbe chiuso in camera, rimpiangendo la scelta di essere rimasto al piano di sotto solo perché voleva guardarsi un po' di televisione. Sollevò gli occhi dal piatto, fermandosi dal girare la forchetta per preparare il prossimo boccone di quei succulenti cento grammi di carboidrati. Dave aveva inclinato il capo verso la finestra, perdendosi nel buio dell'esterno. Il naso decorato da una leggera gobbetta a ponte era un particolare che era sfuggito agli occhi meticolosi di Noah; la mascella intirizzita era macchiata da tantissimi puntini più scuri, quale era la barba. Era leggerissima, ma sapeva che l'indomani Dave l'avrebbe rasata seduta stante per impedire di presentarsi a lavoro in quella maniera disordinata e trasandata. Era come se volesse sempre avere un aspetto giovane, nonostante i suoi trentasei anni portati fin troppo bene. Non sembrava nemmeno che ne avesse più di trenta, era stata la prima cosa che Noah aveva pensato quando aveva studiato il suo profilo alla CIA. Appena aveva letto Capitano del Navy SEAL era sbiancato; aveva davanti un capo di Direzione, un Capitano e, adesso, un uomo divorziato che lavorava il doppio di un semplice capo alla pari di Timothy, o di un soldato alla pari di Sully. Gregory vantava dello stello stile di vita, ma non godeva del titolo militare cui disponeva Dave e del ruolo che doveva condurre alla base. Ma pareva che quella vita fosse l'unica cosa di cui l'uomo aveva bisogno. Inarcò un sopracciglio quando vide i suoi tratti contorcersi in un lieve broncio imbarazzato.

OPERAZIONE YWhere stories live. Discover now