Chapter 29 -I can't-

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Cos'ha appena detto?
Sono io che me lo sono immaginato oppure mi ha detto seriamente che l'amore non fa per lei?

Non riesco a capire del tutto questa frase. 
Cosa significa?

Potrebbero esserci mille modi per interpretarla, sia bene, che male.

Non posso rimanere con le mani in mano; devo assolutamente chiarirmi questo dubbio. 
L'unica che puó farlo, peró, è lei.

Cerco di raggiungerla il piú velocemente possibile; ma quando riesco a vederla si accuccia a terra, per entrare nella sua tenda; così mi affretto a raggiungerla.

"Che cosa significa?"
Le chiedo, probabilmente spaventandola leggermente.

"Dio mio, la smetterai mai di apparire all'improvviso?"
Chiede portandosi una mano al cuore per poi sedersi a gambe incrociate, a terra.

"Rispondi alla mia domanda"

"Anche tu rispondi alle mie domande con altre domande; quindi perchè non posso farlo anche io?"
Mi abbasso fino al suo livello, sedendomi di fronte a lei.

Voglio poterla vedere negli occhi; perchè ormai sono l'unica cosa che riescono ad incantarmi veramente.

"Perchè la mia è una domanda di vitale importanza"

"Vitale importanza?"
Chiede guardandomi stupita e piegando leggermente di lato la testa.

"Le tue domande non sono mai di vitale importanza; e non lo dico io, ma Ashton"
Ribadisce subito dopo.

Adesso cosa centra Ashton? Spiegatemi cosa centra. Stiamo parlando noi due e lei deve, naturalmente, tirare in ballo qualcun'altro.

"Non è vero"
Mi difendo, cercando di essere il piú serio possibile.

Forse non sempre le mie domande sono così serie, ma questa volta lo è.

Non risponde alla mia affermazione, si limita ad alzare un sopracciglio guardandomi sorpresa.

"Oh, rispondimi e basta"
Sbuffo sbattendo le mani sulle gambe in segno di frustrazione.

Solo il pensiero che stavo per baciarla mi fa diventare pazzo.
Non posso evitare di pensare a come sarebbe stato; ma allo stesso tempo so che forse me ne sarei pentito.

Quando si tratta di lei le mie idee non sono per nulla regolari e coerenti. Questa è l'unica cosa certa che posso dire.

É strano, ma penso che ora come ora, la mia unica certezza sia l'incertezza. 
L'incertezza di fare un passo falso, l'incertezza su cosa dire, l'incertezza su come comportarmi.

Non sto capendo piú nulla, non mi sento a mio agio in questo stato. Non mi sento a mio agio con lei. La conosco da una settimana e mi sta facendo impazzire.

Una volta ho sentito qualcuno dire che un pó di rivoluzione nella propria vita non sarebbe guastata; ma non penso che sapesse di cosa parlava, questo tizio.

Se avesse conosciuto questa ragazza avrebbe capito che, questa rivoluzione di cui parla, è inevitabile e forse distruttiva.

É come un'uragano. Arriva quando meno te lo aspetti, distruggendo tutto, e nella stessa velocità con la quale è arrivato, se ne va.

"Ho sonno"
Dice, sbadigliando.

"Rispondi alla mia domanda e poi vai a dormire"
L'ansia mi sta veramente assalendo.

Penso di essere sempre stato ansioso e sono certo di essere perennemente agitato; ma fino ad ora non si presentava come un problema, ma come un'opportunità di dare il massimo. Ora sto cambiando idea.

Appoggia le mani sulle mie cosce; sporgendosi verso il mio viso.
Ci guardiamo negli occhi per quelli che sembrano solo secondi; ma non sono sicuro che sia effettivamente così.

"Non posso"
Mi sussurra all'orecchio, entrando successivamente all'interno della tenda e chiudendo la cerniera che delimita il contatto con il sottoscritto.

Cosa significa che non puó? Non puó spiegarmi cosa voleva dire oppure che non puó innamorarsi? E poi cosa significa veramente non posso?
Di una cosa sono sicuro: più o meno ha risposto alla mia domanda; ma per il resto è tutto un enorme vortice di incertezze e dubbi.

Devo dormirci su, così magari mi viene qualche lampo di genio.

Non ho voglia di provare a farla uscire, so che è inutile; così mi avvio alla mia tenda, per poi entrarvici.

Senza troppi problemi mi tolgo le scarpe, e mi metto nel sacco a pelo. 
Non ho la minima intenzione di cambiarmi; voglio solo dormire.

Ho come l'impressione che lei stia iniziando a rivoluzionare tutto. Non il mio carattere, non me, non quello che sono, ma tutto ció che ci circonda, tutti noi.

Ora peró, riesco solo a pensare che quel tutti noi prima o poi si restringerà, diventando solamente l'insieme di due nomi.

Il mio e il suo.

-Piccolo Spazio per voi-
Regalatemi una macchina del tempo e potrei sposarvi! Non vedo l'ora che ci siano le vacanze. Sto letteralmente SCLERANDO. Detto questo, spero che il capitolo vi sia piaciuto, anche se è solamente di passaggio e cortino *sad face*...ANYWAYS...non mi ricordo piú; quindi nulla. HAHAHHAHAHA vedete, mi sto rincretinendo. Okay, basta. Grazie per aver letto anche questo capitolo yeeee! Scusate per eventuali errori e alla prossima.


Stubborn -Luke Hemmings-Where stories live. Discover now