Chapter 32 -Don't do that-

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Dopo il geniale scherzo di Luke sono rimasta a debita distanza; non perchè avessi paura o cose del genere, ma perchè mi serviva pensare a qualcosa per vendicarmi, e diciamo che ieri ci sono riuscita.

La faccia di Luke quando gli ho rivelato che la torta che stava mangiando era fatta di farina di grillo e cavallette ricoperte di cioccolato non poteva essere piú esilarante. Penso che non piú mangierà torte per tutta la sua vita. 
Sono a conoscenza del fatto che esistano veramente persone che mangiano insetti; ma non sarei mai riuscita a trovare una torta del genere, così mi sono limitata a mentire.

Evidentemente sono molto brava a fingere perchè la sua faccia ha assunto veramente un colorito fin troppo chiaro, e pensavo potesse vomitarmi addosso da un momento all'altro.

Per il resto della mattinata non è successo nulla, ma sapevo che sarebbe successo qualcosa.

Infatti, nel pomeriggio quel genio si è svegliato fuori, inventandosi di farmi una doccia a base di acqua, farina e uova.

Penso di non aver mai desiderato tanto, come in quel momento, saper guidare un tram per poterlo investire.

Ovviamente non potevamo esserci solo noi due nei paraggi; ma certo che no.

Quando Amanda ha visto che l'ho preso per il colletto della maglia, ci ha subito divisi.

Ha insinuato che, secondo lei, sarei stata in grado di tirargli un'altro pugno; e forse non si sbagliava.

Fatto sta che ancora una volta, come se non bastassero le trecento precedenti, ci ha assegnato una punizione.

Penso seriamente che abbiano una certa propensione per le punizioni. Secondo lei ci aiuterà ad andare d'accordo e a smetterla di sfidarci a vicenda; ma secondo me sono solo cazzate.

Non ha senso assegnarci una nuova punizione se sanno che comunque succederà dell'altro. 
A quando pare credono sul serio che possano influenzarci positivamente.

Non posso dire di essere un'angelo perchè mi è sempre piaciuto essere come sono; ma non ho mai preso così tante punizioni in una sola settimana e mezza.

Ora siamo qui, entrambi con vestiti sgualciti, pronti a riverniciare il bungalow dell'orso e della regina, che tradotto sarebbero Amanda e Daniel. 
Li odio per questo.
Vorrei trovare una motivazione o anche solamente un piccolissimo dettaglio che mi faccia pensare che non è così male, ma sto iniziando a pensare che non c'è nulla di positivo.

"Questa è la vernice. Mentre la ci sono le altre attrezzature"
Esclama Amanda, mostrandoci i due secchi argentati che sono a terra per poi indicare alcune cose appoggiate sulla scrivania.

"Ricoprite tutto con il nylon e posizionate lo scotch dove serve prima di cominciare. Mi raccomando"

"Perchè dovremo farlo noi?"
Sbotto, abbastanza incredula. Non potevano farla loro questa cosa?

"Perchè sono io che decido, fino a prova contraria"
Sbuffo pesantemente avvicinandomi ai rotoli di nylon; anch'essi vicino alla scrivania.

"Ragazzi, per piacere, non combinate nulla"

"Ragazzi, per piacere, non combinate nulla"
Borbotto, imitandola, sperando veramente che non mi abbia sentito.

"Torno fra un pó per vedere come sta andando"
Faccio un sospiro di sollievo, scoprendo che non ha capito ció che ho detto.
Non appena sento la porta chiudersi mi sento piú libera. Amanda vuole sempre che tutto sia perfetto, e a me piace essere me stessa, non perfetta.

"Ci mettiamo al lavoro?"

"No, andiamo in spiaggia"
Cos'ha in quel cervello? Erba? Oppure l'erba se l'è fumata?

Stubborn -Luke Hemmings-Όπου ζουν οι ιστορίες. Ανακάλυψε τώρα