Chapter 42 -Laugh-

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Non appena apro gli occhi la fastidiosa luce del mattino che entra dalla finestra, mi fa emettere un verso di lamento. Non ho voglia di alzarmi, sto bene a letto.

Il letto. 

La rossa.

Di scatto mi metto seduto, cercando di individuare quella ragazza.

Inizio a guardarmi intorno, non trovando nessuna traccia di lei; e questa cosa non mi piace per nulla.

Velocemente mi metto le scarpe, e senza preoccuparmi troppo di come sono conciato mi dirigo verso la mensa. Potrebbe benissimo essere la.

Mentre cammino ripenso a tutto quello che è successo in così poco tempo, e non posso fare a meno di sorride per ieri sera.

Vorrei tenerla fra le mie braccia praticamente 24 ore al giorno. Potrei sembrare smielato o troppo romantico; ma alla fin fine l'ho sempre saputo.

Ashton mi ha sempre detto che secondo lui con la ragazza giusta sarei diventato esattamente così; eppure allora lo prendevo in giro e non gli credevo.

Se solo sapesse cosa mi sta passando ora per la testa me lo rinfaccerebbe per il resto della vita.

Emetto un sospiro di sollievo nel pensare che, grazie a Dio, nessuno qui riesce a leggere la mente degli altri.

Non appena supero la soglia della porta della mensa avrei voluto rimanere a letto. 

Qui dentro c'è sempre fin troppo caos.

Senza pensarci troppo, facendo lo slalom fra i tavoli, mi avvio a quello che è sempre stato il nostro di tavolo. 

Ormai siamo fissi in questa postazione e non mi dispiace per nulla sapere di avere un punto di ritrovo se possiamo definirlo in questo modo.

"Ti ho detto di no"

Sento esclamare Rikki, non appena sono abbastanza vicino.

Sorrido automaticamente nel vederla e non posso fare a meno di pensare a come comportarmi ora.

"Non è possibile"

Ribatte la mora, facendomi interessare maggiormente alla loro conversazione.

Ormai sono vicinissimo al tavolo; ma aspetto ancora un attimo prima di fare il passo successivo.

"Alaska, se ti ho detto che è così, é così e basta"

"Cosa è così?"

Mi intrometto, sedendomi fra Rikki ed Ashton; il quale mi saluta con un cenno mentre mastica la cucchiaiata di cereali che si è appena messo in bocca.

Saluto velocemente anche Calum; non capendo perchè non ci sia anche Michael. 

Solitamente è uno dei primi ad arrivare per la colazione.

"Secondo Alaska sta notte non abbiamo solo dormito"

La risposta della rossa mi fa tornare al nostro discorso.

"Purtroppo è così"

"Purtroppo?"

Mi chiede Rikki guardandomi con uno sguardo che oltre allo stupore ha dell'altro; ma non saprei come definire

"Beh..."

"Non voglio saperlo. Tieni queste tue perle di saggezza per te"

Annuncia velocemente, prima di lasciarmi finire la frase.

"Hai paura?"Le chiedo con nonchalance mentre mi vuoto un bicchiere di succo.

"Di?"

"Fare sesso con il sottoscritto"

Stubborn -Luke Hemmings-Where stories live. Discover now