Chapter 20 -Come with me-

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Quella ragazza finirà male prima o poi. Quando meno se lo aspetta potrebbe capitargli qualcosa di brutto, e se state pensando che io possa essere l'ideatore di tutto, avete centrato il bersaglio.

Senza pensarci un secondo in piú, mi affretto a raggiungerla.

Non appena mi ritrovo a meno di un metro di distanza da lei le afferro il polso facendola girare di scatto.

"Quale parola nella frase: Non ho intenzione di aiutarti. Non capisci?"

"Non mi devi aiutare, devi solo seguirmi"

"E cosa ti fa pensare che io abbia voglia di seguirti?"

Roteo gli occhi al cielo, sbuffando.

Ma possibile che sia così testarda quanto orgogliosa? Madonna santissima, prima o poi la decapito.

"Rikki, ti prego, non ho voglia di discutere. Seguimi e basta"

Potró essere io rincretinito e mezzo addormentato; ma sono sicurissimo che ha accennato un sorriso. É già qualcosa giusto?

"Dove andiamo?"

"Da Amanda e Daniel"

"Ciao, vado a mangiare"

Si gira nuovamente per cercare di raggiungere effettivamente la mensa.

E io che pensavo di averla convinta!

Se non vuole venire lei la porto io.

La prendo ancora una volta per il polso, trascinandola dietro di me.

"Mollami immediatamente"

"Non ci penso nemmeno morto"

"Ti faccio morire io se non mi molli all'istante"

Non so dire quanti metri abbiamo fatto, forse tre; peccato che la bambolina abbia voglia di giocare e così ha impuntato i piedi.

"Bimba non ci metto tanto ad alzarti di peso"

"Chiamami un'altra volta bimba e potresti diventare uno struzzo da quanto sotto terra ti faccio arrivare"

Anche se era una minaccia non posso fare a meno di ridacchiare.

La sento sbuffare e cercare di incrociare le braccia al petto.

"Se non mi molli mi metto ad urlare"

Penso che riuscire ad addestrare un dinosauro sarebbe piú semplice che convincere questa ragazza a fare qualcosa.

"Dobbiamo andare da Amanda e Daniel"

"E perchè mai?"

"Rettifica della punizione"

"E ti aspetti che io ci venga? Se mi avessi detto che ci regalavano delle caramelle ci avrei anche pensato; ma con questo..."

"Ci regalano delle caramelle"

Il suo sguardo fulmineo mi mette veramente inquietudine. Non capisco come mai mi faccia quest'effetto.

I suoi occhi, le sue labbra, il suo corpo, i suoi sorrisi, le sue battute cretine, i suoi scherzi. Lei. Lei mi sta facendo impazzire. Nel vero senso della parola.

"Hemmings lasciami andare o giuro che urlo"

Ancora?

Roteo gli occhi al cielo; ma prima che possa risponderle inizia ad urlare seriamente.

So che con le parole non mi ascolterebbe mai; così mi affretto ad avvicinarmi a lei e mettergli una mano sulla bocca.

Siamo a meno di cinque centimetri di distanza. I nostri corpi si stanno sfiorando per la seconda volta in due giorni e il mio cuore, per la seconda volta, va per i cazzi suoi.

Solo ora, peró, mi accorgo che è piú bassa di me di una decina di centimetri buoni; ma nonostante questo i suoi occhi sono direttamente puntati sui miei.

Maledetti. Maledetti quegli occhi. Maledetto quel verde. Maledetta lei. Mi sta stregando.

Non so da quanto siamo fermi così; ma nessuno dei due osa parlare. Questa é una cosa strana, veramente strana.

Lentamente le tolgo la mano dalla bocca e le lascio il polso. Non è successo nulla; eppure sono leggermente scosso. Non riesco a reggere la vicinanza al suo corpo, ai suoi occhi e a lei. No. Ditemi che questo è solo un sogno; non puó piacermi seriamente questa ragazza. É testarda, stronza, bastarda, meschina, approfittatrice, bellissima, solare.. Okay, non ci riesco. Forse mi piace.

Solo adesso mi accorgo che sta andando dalla parte opposta della mensa; mentre io sono ancora fermo come un cretino.

"Dove stai andando?"

Le urlo per farmi sentire.

"Tu che dici genio? Forse da Amanda e Daniel?"

Mi urla di rimando girandosi e facendo alcuni passi all'indietro per potermi guardare quando parla.

Velocemente mi affretto a raggiungerla.

Non ci credo.

Mi ha ascoltato seriamente sta volta.

"Mi è passata la fame"

Che cosa?

"Non ti sto dando ascolto, questo è del tutto fuori discussione"

Mi fa paura. Come ha fatto?

"Sei piú prevedibile di quanto pensi"

Ora mi spaventa sul serio.

Potró sembrare attonito e tutto quello che volete; ma per me lei è un robot.

Mi passo una mano fra i capelli, cercando di sistemarli, ma ricordo troppo tardi il bellissimo scherzo delle due stronzette; così mi ritrovo anche la mano ricoperta di miele.

"Perchè vi ho conosciute?"

Borbotto, irritato.

"Perchè era destino"

Crede nel destino. Non avrei mai detto che ci credesse seriamente; non la facevo una ragazza che potesse credere in cose di cui non è sicura.

"Non mi piace questo destino"

"A me si"

Dice per poi prendere un pó di miele con il dito e succhiarlo.

Oh avanti, stiamo scherzando?

Fa apposta?

Non faccio nemmeno tempo a reagire che mi accorgo che siamo arrivati davanti all'ufficio di Amanda e Daniel.

Senza esitazioni sia io che Rikki entriamo, pronti a conoscere la nostra nuova punizione.

-Piccolo Spazio per voi-

Stavo pensando di aggiornare alla mezzanotte; ma ci ho ripensato perchè non sto tanto bene.
ANYWAYS, HAPPY NEW YEAR BEAUTIFUL GIRLS! 

Voglio che sta sera vi divertiate, ridiate tanto e che passiate una serata magnifica perchè sta per iniziare il 2015!Nuovo anno, nuovo inizio, nuovo pentamestre (AMMAZZATEMI ADESSO), nuovi capitoli. Cosa vorreste che accadesse ai nostri protagonisti? Ora sto parlando troppo. Mi raccomando: DIVERTITEVI STA SERA (anche per me). Penso che fareste davvero piacere a _LoveLikeWar_ e a Thereasonofmylife se passaste dalle loro storie!

Ps. Scusate per errori e spero vi sia piaciuto questo capitolo (Io mi sono divertita a scriverlo, anche se non so perchè)


Stubborn -Luke Hemmings-Where stories live. Discover now