Chapter 11 -Old Story-

21.3K 1K 263
                                    

Una volta sistemate tutte le nostre cose; ed aver scoperto che hanno spostato Alaska nel mio Team, poichè non tornavano alcuni conti riguardanti tutti i ragazzi partecipanti, ci avviamo verso la mensa. Non appena entriamo all'interno della struttura, ovviamente più grande delle altre, mi accordo effettivamente di quanti ragazzi ci sono. Nel primo pomeriggio, non mi sembrava ci fossero così tante persone, anche se è pur sempre un numero contenuto, ma ora è molto più evidente e lampante. I brusii continui si espandono velocemente in qualsiasi luogo della stanza e questo mi fa chiedere ancora maggiormente quale sia il numero esatto dei ragazzi che passeranno tutta l'estate qui.

Mi guardo un'attimo intorno, alla ricerca di Ashton e degli altri; ma riesco ad inquadrarli solo qualche secondo dopo in un tavolo vicino alla finestra, dalla parte opposta dell'entrata.

"Dove stai andando?"

"Taci e seguimi"

Rispondo velocemente ad Alaska prima che possa seguirmi mentre mi avvio verso il piccolo tavolo circolare, dove sono seduti i ragazzi. Se fossi stata al suo posto, sicuramente non mi sarei mossa prima di conoscere esattamente tutti i dettagli; ma alla fine tutti hanno qualcosa che li caratterizza.

"Ehi"

Esclamo facendo un cenno di saluto anche con la mano, non appena arriviamo.

"Ehi rossa"

Risponde Ashton, facendomi fare una piccola smorfia per il nomignolo con il quale mi ha chiamato. Non posso negare che non sia così pessimo, ma se c'è una cosa che non riesco a sopportare è quando le persone mi chiamano in mille modi diversi, ignorando palesemente il mio vero e attuale nome.

"Io direi stronza"

Alzo gli occhi al cielo, facendo finta di non sentire il commento di Luke, per poi iniziare le presentazioni generali.

"Ragazzi, a parte il cretino, non penso conosciate Alaska. É la mia compagna di stanza ed inoltre l'hanno appena messa nel nostro Team, Ashton!"

"Fantastico, ben venuta nella squadra vincente"

Ribatte subito dopo il diretto interessato, facendomi sorridere per la sua allegria e spontaneità. Per quello che posso dire, penso che Ashton sia un ragazzo davvero solare, non troppo impiccione ne troppo fastidioso; semplicemente se stesso in tutto e per tutto. Lui ed Alaska si battono un cinque mentre lei rivolge un sorriso abbastanza timido, salutando con la mano gli altri ragazzi.

Ridacchio leggermente, pensando a quanto sia assurdo il carattere di questa ragazza e quanto possa cambiare velocemente. Da timida a sfacciata, da audace a silenziosa. Essere come lei, a volte, potrebbe davvero aiutarmi a non attirare tutti questi casini su di me.

"Dov'è Calum?"

Alla mia semplice domanda, il suo timido sorrido si trasforma in una linea piatta senza espressione; mentre i suoi occhi diventano sempre più ampi, quasi come se fosse sorpresa da quello che ho detto. Ho come l'impressione di essermi persa davvero molte cose e, soprattutto, di non riuscire a scoprirle tutte.

"Calum Hood?"

Borbotta, con voce tremante, facendomi seriamente pensare che sia successo ben più di quanto ognuno di noi possa mai immaginare.

"In persona, chi mi cerca?"

Risponde il diretto interessato, spuntando alle nostre spalle con un bicchiere di succo in mano e facendoci girare di scatto.

"Alaska?"

Sussurra, abbastanza stupito dalla sua presenza, assumendo un'espressione molto simile a quella della mora qualche secondo fa. Si scambiano alcune occhiate che nessuno di noi sembra capire a parte Luke, il quale sembra quasi preoccupato da questa situazione.

Stubborn -Luke Hemmings-Where stories live. Discover now