Chapter 58 -Imagination-

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Ormai il tempo passa senza nemmeno che riesca davvero a rendermene conto. É come se tutto continuasse il suo regolare continuo degli eventi, mentre io sono immobilizzata da qualcosa o qualcuno. Tutto sembra scorrere con una velocità che si puó solo immaginare. Non avrei mai pensato di dire che il venerdì sarebbe arrivato così velocemente; eppure sono proprio in questa situazione. Sono cambiate molte cose da quando sono arrivata e ho la strana sensazione che nulla ha una fine. Sono sempre stata dell'idea che ci vuole anche solo un secondo perchè tutto cambi, ma provarlo sulla mia pelle non è paragonabile all'immaginarlo.

Immaginare.

Si riferisce tutto a cose che non viviamo ma che ricreiamo con la mente. Non mi sarei mai immaginata che tutto potesse svolgersi in questo modo. É tutto così surreale.

"Sembri persa nei tuoi pensieri"
Esclama Ashton al mio fianco, imboccando l'ennesima stradina a destra. Spero solo sappia dove stiamo andando.

Domani è il compleanno di Skylar e secondo lui io sarei stata un'ottima candidata ad accompagnarlo a prendere il regalo in città. Il problema è che io non mi sono mai offerta. Chissà come, qui, anche se non centro assolutamente nulla vengo sempre, inspiegabilmente, coinvolta. Non poteva chiedere ad Amanda? Tanto alla fine non fa molto al Camp.

Ho provato ad usare la scusa che non mi sentivo ancora molto bene; ma ormai è palese che non è così. Sono guarita quasi subito grazie ai milioni di medicine e ad alcune ore di sonno in piú.

"Lo ero, e tu mi hai distratto"

Affermo con tono deciso, puntandogli un dito contro.

"E a cosa stavi pensando?"

"Perchè devo dirti tutto?"

"Perchè mi vuoi bene"

Esclama con un tono di voce estremamente dolce. Non si puó dire di no a questo ragazzo quando fa così.
Sbuffo rumorosamente prima di girarmi verso il finestrino.

"Al tempo"

"Che ha il tempo che non va? C'è il sole"

A questa sua frase, mi giro verso di lui, guardandolo con un'espressione mista fra il sorpreso e lo stupito, alzando le mani.

"Cosa?"

"Intendevo il tempo che passa, non il tempo atmosferico"

"Dovevi specificare"

Ribatte lui, iniziando a picchiettare sul volante prima di imboccare una strada a sinistra. Spero solo di arrivare sana e salva nel misterioso posto nel quale ci stiamo dirigendo. Qui sembra quasi di essere capitati in un labirinto.

"E quindi?"

Mi chiede, guardandomi un attimo prima di riportare lo sguardo sulla strada.

"E quindi?"

Ripeto stranita, non capendo dove voglia arrivare.

"Sei sempre così vaga"

Sbuffa lui continuando a tamburellare le dita sul volante a ritmo della lieve canzone di sottofondo alla radio.

"Non hai mai avuto la sensazione che tutto vada avanti troppo velocemente per goderti ogni singolo momento?"

Dico continuando a guardare fuori dal finestrino e voltandomi solo quando smetto di sentire la melodia creata dalle sue dita.

"Sempre"

Sussurra, probabilmente piú a sè stesso che a me, sorridendo lievemente.

Stubborn -Luke Hemmings-Where stories live. Discover now