Chapter 57 -Final-

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LUKE'S P.O.V

Penso che potrei abituarmi al fatto di svegliarmi accanto a Rikki, la quale sta ancora dormendo, ma questa non è una novità.

"É ora di svegliarsi"
Cantileno a bassa voce, vicino al suo orecchio.

"Sto male. Lasciami dormire"
Risponde secca senza troppi giri di parole.

"Ottima scusa, ma devi comunque svegliarti"
Si gira di scatto, verso di me, iniziando a palparmi la faccia con le mani; mantenendo peró gli occhi chiusi.

Ridacchio leggermente non capendo cosa sta facendo.

"Cosa fai?"

"Sto cercando un interruttore"

"Un interruttore?"
Le domando perplesso, afferrandole i polsi.
Non appena faccio ció apre lentamente gli occhi.

"Per spegnerti"
Questa ragazza ne ha una per ogni giorno. E poi, di prima mattina è ancora piú simpatica del solito.

Mi giro dalla parte opposta; fingendomi offeso. Se si diverte così tanto a prendermi in giro allora posso cercare di divertirmi anche io, no?

Sento il leggero piumone muoversi, e poco dopo Rikki è letteralmente sdraiata sopra di me.

Mi muovo leggermente sperando che possa decidere di tornare a sdraiarsi come prima; ma deve esserci una legge che dice che nulla puó andare secondo i miei piani. Infatti, muovendomi, faccio in modo che Rikki cada al mio fianco, esattamente a pochi centimetri da me.

Mi lascia un bacio sulla guancia; per poi sorridermi.

"E pensi di farti perdonare solo un bacio sulla guancia?"

"Per cosa dovrei farmi perdonare?"
Chiede, iniziando a giocherellare con i miei capelli.

"Poi dovrei essere io lo stronzo?"

"No, tu sei uno stronzo e anche bastardo perchè mi piace aggiungerlo. C'è differenza"

Perchè mi sono innamorato di una ragazza che non fa altro che darmi dello stronzo? Perchè non potevo innamorarmi di una ragazza dolce e tranquilla?

Notando il mio silenzio, mi lascia un'altro bacio sulla guancia.

"Sto scherzando"
Pronuncia queste parole talmente lievemente che sembra fin impossibile sentirla.

Mi avvicino a lei, per lasciarle un bacio sulle labbra, ma appoggia le mani sul mio petto; respingendomi.

La guardo stranito, facendola sorridere.

"Hai l'alito che puzza"
Esclama ridacchiando.
Come se fosse un gesto automatico, provo a vedere se è effettivamente così; ma vengo fermato da lei.

"Luke, sto scherzando. Semplicemente non voglio che tu stia male"

"Non devo ascoltare tutto quello che dici"
Dico cercando di imitare un minimo la sua voce, ricordando ció che mi ha detto ieri sera, prima di posizionarmi sopra di lei e baciarla.
Sorride nel bacio; probabilmente pensando al fatto che sono un cretino.
Lentamente inverte le posizioni; facendo in modo che io mi trovi sotto al suo corpo.
Le passo le mani sulle braccia, sui fianchi, fino ad arrivare all'inizio delle cosce; mentre le continua a giocherellare con i miei capelli.
Solo quando ci stacchiamo, guardandoci negli occhi, mi accorgo di quanto sia strana ma allo stesso tempo eccitante la nostra relazione.

"Dovresti avere piú spesso la febbre"
Sussurro a pochi centimetri dal suo viso; sentendo il suo respiro sul mio collo.

"Idiota"
Dice scuotendo la testa per poi sorridermi appena e darmi un piccolo pugno sul torace.

Stubborn -Luke Hemmings-Where stories live. Discover now